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venerdì, Marzo 29, 2024

L’eterno ri-voto | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 2 dicembre 2021

Giovanni Sorrentino è un politico di lungo corso, un uomo del popolo “vecchio stampo”, uno che ha fatto del contatto amicale quotidiano con la gente il segreto di tanta stima, tanti voti e tante -quasi ininterrotte- elezioni al Comune di Ischia. E come tale, ha giustamente espresso soddisfazione per l’approvazione di una delibera di Giunta che dà il via alla progettazione di centocinquantasei nuovi loculi al cimitero di San Domenico, ringraziando con la sua proverbiale correttezza istituzionale il sindaco (non la Giunta) e il personale dell’Ufficio Tecnico Comunale.

Centocinquantasei famiglie, pertanto, dovrebbero -potenzialmente- risultare beneficiarie dell’assegnazione di una sistemazione perpetua per i propri cari prima della prossima tornata elettorale primaverile. O, forse, questi loculi saranno dedicati all’eliminazione delle tantissime, indegne sepolture eseguite negli anni lungo i viali del cimitero e che lasciano gridare vendetta anche al più sopito dei sensi di dignità di un paese civile? Vedremo presto.

E qui vengo a riproporre, ancora una volta, il problema di una pianificazione seria dell’occupazione cimiteriale passata, attuale e futura! Proprio Giovanni, nel corso dell’amministrazione Brandi in cui era Presidente del Consiglio Comunale, propose poco prima della sfiducia che ne interruppe ingratamente il cammino un utile progetto di informatizzazione, affinché non fosse solo la memoria storica dei custodi e quella -di parte- delle famiglie a classificare adeguatamente l’ubicazione dei defunti e la legittimità di ciascuna sistemazione. Ma oggi, ahimè, la necessità va ben oltre il solito contentino per pochi eletti-votanti, con una soluzione arcaica e insufficiente ormai ad affrontare il degrado in cui versa il nostro cimitero e richiede una regolamentazione che tenga conto di uno spazio e di un sistema che gioco forza continueranno a fare acqua da ogni parte.

I defunti di Ischia attendono una soluzione seria. Anche se non votano più.

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