Plaudo a Giovanni Lombardi e alla sua famiglia per aver inaugurato il primo veicolo elettrico per il trasporto merci sull’isola d’Ischia. DI certo si tratta di una piccola goccia nell’oceano dei circa settantamila veicoli immatricolati dalle nostre parti, ma se ogni grande percorso parte da un primo passo, i Lombardi hanno prodotto un ottimo esempio che, pian pianino, dovrebbe essere imitato (e gradualmente imposto) su più larga scala.

Riconosco, nel contempo, a Giovan Giuseppe Mazzella “Mizar” il ruolo di antesignano nella trazione ecologica qui da noi, quando negli anni ’90 acquistò una Fiat Panda rendendola totalmente elettrica grazie all’opera di un artigiano. Anche Mizar, a suo tempo, volle lanciare un messaggio ai suoi concittadini e lo fece quando non esistevano i social, le breaking news, l’informazione su larghissima scala in materia di inquinamento atmosferico e neppure Greta Thunberg. Inutile dire che quel “messaggio” cadde nel dimenticatoio assoluto e nessuno ritenne di prenderne esempio, anche perché i costi erano ancora proibitivi.

Condanno, invece, alcuni politici del momento (compreso il sindaco d’Ischia e il mio amico Sindaco di Lacco Ameno) pronti a “tirarsi la posa” in una vetrina in cui non ci azzeccavano assolutamente nulla. E la cosa mi ha dato ancor più fastidio perché se so bene che Giacomo Pascale, insieme a Fulceri Camerini, ha sempre riposto grande attenzione alla possibilità di una mobilità alternativa sull’isola in grado di tutelarne l’ambiente, so anche (e per certo) che nulla è in programma da parte di Ferrandino e compagni in questo settore, se non qualche auto ibrida acquistata per la Polizia Locale. Anzi, in un recente passato, ci sarebbe stata la proposta di rinnovare in parte gli automezzi della ex Ischia Ambiente con compattatori a trazione elettrica di dimensioni contenute, ma da Via Iasolino i “controllori politici” della società monnezzara avrebbero detto niet.

Altro che foto di gruppo!