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giovedì, Marzo 28, 2024

Legnini: “basta scuse, presentate i progetti” Ricostruzione: ci sono le mappe ma non ancora il piano…

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FRANCESCO FERRANDINO | Ieri pomeriggio il Commissario Straordinario per la Ricostruzione post sisma sull’isola di Ischia, Giovanni Legnini, ha tenuto una nuova conferenza stampa presso gli uffici dello Stabilimento Esercito Italiano, in Piazza Antica Reggia a Ischia. Scopo dell’incontro coi giornalisti è stata l’illustrazione del nuovo avviso pubblico sulle “manifestazioni di interesse ad alienare compendi immobiliari da destinare alla delocalizzazione di parte degli edifici danneggiati dal sisma”. Nel corso dell’incontro è stata illustrata inoltre la nuova planimetria ricognitiva dello stato degli edifici danneggiati dal terremoto del 2017, ricadenti nei tre Comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio.

Il commissario ha tenuto a precisare che tutti i cittadini, a prescindere dalle zone in cui si trovano, possono chiedere il contributo, con le procedure e i principi già annunciati: la zona “rossa” o “arancione” non rappresenta un divieto assoluto, perché in accordo con l’ordinanza 17 del 2022 ciascuno ha diritto di presentare la pratica. E con l’illustrazione della planimetria ricognitiva dello stato degli edifici danneggiati dal sisma, è stato spiegato quale potrà essere il destino di tale pratica.  i tecnici della Struttura commissariale hanno infatti provveduto alla redazione di una planimetria aggiornata recante l’indicazione degli edifici danneggiati dal sisma situati nei tre comuni colpiti, sovrapponendo tutte le informazioni e i dati disponibili costituiti dalla proposta di piano di ricostruzione della Regione Campania, dalle mappe di pericolosità PAI, e dalla zonizzazione post frana ordinanza commissariale n. 4/2022 e n. 10/2023.

Le planimetrie predisposte che sono state illustrate sono rispettivamente: a) la mappatura con aggregati/edifici con evidenziazione delle interferenze con le mappe di pericolosità PAI; b) la mappatura con aggregati/edifici con evidenziazione delle interferenze con le mappe di zonizzazione post-frana; c) la mappatura degli aggregati/edifici, contenente la classificazione degli stessi ai fini della ricostruzione post-sisma, sulla base delle risultanze delle mappe di cui alla lettera a) e b).

La planimetria di cui alla lettera c) reca la classificazione di tutti gli edifici in tre colori. Il “verde” indica gli edifici per cui è possibile presentare l’istanza per la definizione della domanda di condono e l’istanza di concessione del contributo, secondo le procedure definite dall’ordinanza commissariale n. 17/2022; il “rosso” caratterizza gli edifici per i quali, in attesa dell’approvazione del Piano di ricostruzione, in fase di predisposizione da parte della Regione Campania, è necessario valutare caso per caso la procedibilità sia della domanda per la definizione del condono che dell’istanza di contributo; infine il colore “arancione” indica gli edifici per cui è possibile presentare l’istanza per la definizione della domanda di condono, secondo le procedure definite dall’ordinanza commissariale n. 17/2022, mentre è da valutare caso per caso la procedibilità dell’istanza di contributo.

Tali planimetrie costituiscono un aggiornamento e approfondimento di quella predisposta nell’autunno scorso dalla Regione Campania, anche mediante l’integrazione e la sovrapposizione delle aree di pericolosità frana determinata dalla zonizzazione allegata all’ordinanza n. 4/2022 e dalla sua revisione allegata all’ordinanza n. 10/2023. Gli stessi elaborati costituiscono pertanto documenti puramente ricognitivi della condizione attuale degli edifici, in pratica la “foto” della situazione del momento, fatta salva la procedibilità per gli edifici di colore verde e ogni diversa scelta e determinazione che sarà operata con il Piano di ricostruzione ai sensi dell’articolo 24-bis DL 109/2018, integrato con il Piano degli interventi urgenti ex art. 5-ter del DL 186/2022, come convertito, con modificazioni, dalla legge 27 gennaio 2023, n. 9.

Legnini ha avvertito che la planimetria è stata redatta sulla base dei dati contenuti nell’applicativo “Erikus” utilizzato dal Dipartimento della protezione civile. Quindi se dai dati desunti da tale applicativo non risultassero alcuni edifici danneggiati dal sisma muniti di scheda Aedes, su semplice segnalazione dei cittadini interessati si provvederà ad integrare e aggiornare la planimetria. Inoltre, ciascun cittadino interessato, anche tramite i tecnici di fiducia, in caso di imprecisioni o necessità di approfondimento, potrà richiedere alla struttura commissariale l’eventuale revisione della classificazione citata.

I contenuti di tali elaborati saranno posti dal commissario Legnini alla base dei lavori della Conferenza Speciale dei Servizi, in attesa dell’approvazione del Piano di ricostruzione. Ciò consentirà anche di dare maggiori certezze ai cittadini nel periodo transitorio che si profila. Il commissario ha spiegato inoltre che sul sito istituzionale sismaischia.it si trova già pubblicata la nuova planimetria degli edifici danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017, le mappature degli aggregati e le altre mappe, al link: https://sismaischia.it/2023/03/30/on-line-la-planimetria-degli-edifici-danneggiati-dal-sisma/ e che sono consultabili on line anche Il Decreto n. 1590 del 30.03.2023, l’Avviso pubblico e i relativi allegati all’indirizzo: https://sismaischia.it/sisma-ischia-2017/normativa/atti-e-decreti/decreti-commissario-legnini/ .

Il commissario prefettizio che al momento guida il Comune di Casamicciola, dottoressa Simonetta Calcaterra, ha preannunciato la pubblicazione di un nuovo piano stralcio, dopo l’attuazione del presidio territoriale, che è ormai prossimo a entrare in funzione. Entro giovedì i presidianti avranno concluso la formazione, ma già da oggi il nuovo piano va considerato attivo. In tal modo non ci sarà più necessità delle evacuazioni durante le allerte di medio livello, con la fissazione di un limite corrispondente al livello pluviometrico (38 mm) registrato dal pluviometro installato nella zona alta del paese.

Dati alla mano, Legnini ha spiegato che dei 931 edifici censiti, 622 sono classificati come “verdi”, 204 “arancioni” e 105 “rossi”. Dunque per due terzi degli edifici si può partire con la ricostruzione, dato ribadito successivamente dal sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, il quale lo ha citato per mettere fine a varie illazioni, elogiando l’operato del commissario come grande contributo alla trasparenza. Pascale ha inoltre plaudito all’iniziativa del commissario volto a contenere il consumo di suolo, anche in caso di delocalizzazione. La priorità è individuare i siti alternativi per gli alloggi di chi non può rientrare, poi un piano intercomunale omogeneo tra Lacco e Casamicciola. Il sindaco di Lacco ha infine ancora una volta invitato i cittadini a presentare le istanze, perché la ricostruzione si innesca solo con l’impulso del singolo cittadino.

Legnini ha annunciato anche l’inizio della seconda fase del carotaggio nel porto di Casamicciola, che si concluderà entro quattro giorni. Le carote dovranno essere esaminate in 25 giorni (anziché i 45 inizialmente richiesti dai laboratori), per sapere entro aprile se il dragaggio potrà iniziare da maggio come auspicato. Dunque, nessun ritardo sul cronoprogramma.

Tra le varie risposte date ai giornalisti, Legnini ha fatto capire che anche il cinquantennale problema del degrado del complesso immobiliare del Pio Monte della Misericordia potrebbe essere risolto nell’ambito dell’azione di ricostruzione; tuttavia il commissario ha precisato che, anche se c’è in corso un confronto da alcuni mesi che sembra essere a buon punto, un qualsiasi annuncio sulla questione è da rimandare a cose fatte, non prima, vista anche la situazione pregressa con l’accordo tra Comune e Pio Monte.

Per le delocalizzazioni, alcune (poche) saranno obbligatorie, mentre il commissario è favorevole a riconoscere anche la facoltà di scelta al cittadino, ad esempio nel caso di abitazioni legittime, ben costruite, ma in zone pericolose. In questi casi, bisognerà calcolare i costi e i benefici per la messa in sicurezza del territorio circostante, ai fini della scelta di ricostruire in loco o erogare un contributo per soluzioni alternative.

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