Avere per collega alle scuole medie di Casamicciola un giovane professore così bello, così colto, con due occhi color del mare e un sorriso dolce, mi insegnò prima di tutto a ridere spesso e a non prendermi mai troppo sul serio. E poi, soprattutto, mi insegnò a trasmettere passione ai ragazzi, prima ancora che nozioni. Pino era nato a Sant’Angelo il 10 gennaio 1949 da Luisa e Antonio Iacono, ultimo figlio di una bella famiglia unita, piena di valori. Crescere in quel piccolo borgo gli regalò la voglia di sapere, di conoscere, di viaggiare.
In estate, Sant’Angelo si popolava di turisti provenienti da ogni parte del mondo: Pino li ascoltava con curiosità, affascinato dai racconti di posti lontani e ricchi di storia. Ma ciò che più lo interessava era il turismo culturale, il desiderio di trasmettere sapere e bellezza. Ogni anno trascorreva un periodo in Inghilterra, da cui tornava con la valigia piena di libri. Non smetteva mai di studiare: leggeva, si aggiornava, imparava.
Il suo cervello era un pozzo senza fondo. Pino era ciò che si definisce “una mente”: colto, intuitivo, brillante. Dopo il liceo classico a Ischia, si laureò all’Università Orientale di Napoli. Fin da piccolo aveva una naturale predisposizione per le lingue straniere, e studiarle gli permise di viaggiare molto, sempre con l’obiettivo di approfondire l’inglese. Alle scuole medie di Casamicciola, tanti studenti si appassionarono alla sua materia anche grazie al suo approccio empatico e innovativo. Le sue lezioni non erano mai pesanti: proponeva metodi pratici, aggiornati, capaci di coinvolgere davvero. Pino fu anche formatore per l’IRRSAE, vinse una borsa di studio in America e fu inviato per sei mesi in Somalia, dove insegnò linguistica e cultura presso le facoltà scientifiche dell’Università Nazionale Somala, su incarico del Ministero degli Affari Somali.
Per lui, viaggiare era quasi un gioco: la curiosità lo spingeva sempre oltre. Ma Pino amava anche la compagnia degli amici. Quante serate passate insieme da giovani professori! Ricordo che ogni gennaio veniva a trovare me e Alfredo e si fermava a cena con noi. Non smetteva mai di sorprendermi con la sua capacità di rendere semplici anche i concetti più complessi. Con lui si rideva, si stava bene. Era un giovane uomo affettuoso, profondamente legato a ogni cosa e persona della sua vita.
Durante tutta la sua carriera insegnò alla Scuola Media IBSEN di Casamicciola, dove io stessa fui chiamata per una supplenza. Lì nacque la nostra amicizia e si formò un gruppo affiatato: a San Ciro, dove Pino e altri colleghi avevano preso in affitto una casa per non fare i pendolari, organizzammo cene, serate di musica e chitarre. Eravamo tanti: Rosanna Limatola, Paola Barattelli, Enrica Capidacqua, Lucio Gallù, Rosa Abate, Ciro L’Angella, Tata De Julis, Tanino Nicotra con la moglie, Lella Baldino con il marito, Rita Iacono… Tutti insegnanti accomunati dalla stessa passione per la scuola. Pino Iacono era per noi un amico speciale.
Affettuoso, generoso, sembrava sempre avere la soluzione giusta. Se ne è andato troppo presto, a maggio del 2001. Nel 2006, amici, colleghi e familiari hanno voluto ricordarlo fondando l’associazione culturale “Pino Iacono”, affinché il suo ricordo continuasse a vivere. Caro Pino, sei stato un amico dolce. Quando ti penso, mi appare prima il tuo bellissimo sorriso, poi i tuoi occhi. Mi sento fiera di averti avuto nella mia vita. E so che, ovunque tu sia, sei sereno e in pace.
Un ringraziamento speciale a Rosanna Limatola e Tonia Boccanfuso per aver collaborato con me.