Ci sono quattro novità nel divieto di sbarco per l’anno 2025 rispetto al 2024 che meritano di essere messe in evidenza.
Partiamo da quella più importante: cambia la vigilanza. Da quest’anno, infatti, la vigilanza del Divieto è affidato “I Comuni territorialmente competenti sono incaricati della esecuzione e della sorveglianza sul rispetto dei divieti stabiliti con il presente decreto, per tutto il periodo considerato” che rinnova l’articolo 5 del divieto stesso che lo scorso anno (e anche quelli precedenti) che prevedeva che “Il Prefetto di Napoli e le Capitanerie di Porto, ognuno per la parte di propria competenza, assicurano l’esecuzione e l’assidua e sistematica sorveglianza sul rispetto dei divieti stabiliti con il presente decreto, per tutto il periodo considerato”. Un cambio importante e che, in una prospettiva diversa e auspicabile, potrebbe portare anche ad un maggiore e più capillare controllo del dispositivo stesso.
L’altra novità che portiamo in evidenza è quella relativa ai turisti che scelgono Lacco Ameno. A quest’ultimi, infatti, è concessa la stessa deroga che viene concessa a chi sceglie Casamicciola. Potranno sbarcare i “Veicoli, nel numero di uno per ciascun nucleo familiare, di persone residenti nel territorio della Regione Campania che dimostrino di soggiornare per almeno quindici giorni in una casa privata, con regolare contratto di affitto, o per sette giorni in un albergo o in un’altra struttura ricettiva gestita in forma imprenditoriale nel comune di Lacco Ameno, alle quali sarà rilasciato apposito contrassegno dalla polizia municipale, limitatamente al periodo dal 18 aprile al 30 giugno 2025 e al periodo dal 1° settembre al 31 ottobre 2025”
L’altra, un po’ più specifica (e in qualche modo anche giusta) è quella relativa agli “autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori intestati ai residenti dell’isola di Procida che devono recarsi sull’isola d’Ischia per effettuare la revisione obbligatoria presso officine autorizzate ai sensi dell’art. 80 cds o per effettuare il tagliando presso le concessionarie autorizzate”. Una deroga un po’ sui generis e che meriterebbe un “soccorso istruttorio”, soprattutto per conoscere quale politico abbia spinto per una cosa così “piccola”.
Last but not least è quella che riguarda il porto di Forio. E’ interessante leggere che potranno sbarcare i “veicoli, appartenenti a soggetti residenti nella Regione Campania, che stazionino con le proprie imbarcazioni di lunghezza minima di mt. 8, all’interno del Porto di Forio, giusto contratto d’ormeggio di durata annuale, ai quali sarà rilasciato apposito contrassegno dalla Polizia municipale”. Della serie quando si parla di unità di visioni e di intenti.
Questo è un esempio così valido come il comune unico farebbe solo del bene a questa isola che tutto ha tranne che ospitalità.
Sarà un’altra stagione immersa nel caos con le pezze in faccia