venerdì, Giugno 20, 2025

Le osservazioni del Comune di Forio al PPR: una lettura tematica

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Nel documento ufficiale trasmesso alla Regione Campania il 30 aprile 2025, il Comune di Forio ha presentato ben 54 osservazioni alla sezione funzionale del Piano Paesaggistico Regionale (PPR) adottato per l’Isola d’Ischia. Le richieste sono state raggruppate per aree di intervento, e mostrano una visione complessa e articolata, attenta a bilanciare le esigenze di tutela con quelle di vivibilità e gestione sostenibile del territorio.

Edifici pubblici e infrastrutture scolastiche
Una parte rilevante delle osservazioni riguarda gli edifici pubblici e scolastici. L’amministrazione chiede che vengano eliminate o riviste le limitazioni paesaggistiche che, se applicate rigidamente, ostacolerebbero interventi necessari di manutenzione, adeguamento o espansione. Tra i casi segnalati figurano l’Asilo di Via San Vito, l’Asilo Aurora in Via Lavitrano, il polo scolastico di Via Giovanni Castellaccio e quello funzionale in Via Lavitrano. Anche edifici chiave per la comunità, come il Palazzo municipale e il Mercato comunale, sono inclusi nell’elenco, insieme ad aree destinate alla sosta pubblica come i parcheggi di Cierco, San Vito, Via Tironi e Piazzale Farmacia. Si tratta di spazi di uso quotidiano che, secondo il Comune, non devono essere vincolati come se fossero beni monumentali.

Aree verdi e zone naturali
Ampio spazio è dedicato alle aree verdi e ambientali, che Forio riconosce come fondamentali per l’equilibrio paesaggistico ma che chiede di poter gestire in modo sostenibile e coerente con la realtà territoriale. Tra queste troviamo i polmoni verdi come Zaro, Mortella, Guardiola, Bosco Campotese e Monte Panza – Pelara – Scannella. Ci sono poi aree a uso misto pubblico e privato, come il Vivaio, i terreni a Marecoco e Cuotto, o le zone agricole di Citara. L’amministrazione segnala anche spazi con valenza paesaggistica rilevante, come i belvederi e l’accesso alla spiaggia di San Francesco, sottolineando l’esigenza di non vincolare rigidamente porzioni di territorio che possono invece essere attrezzate o valorizzate in maniera compatibile con il paesaggio.

Viabilità, accessi e strade
Il Comune manifesta forte preoccupazione per l’inclusione di tratti stradali e infrastrutture viarie all’interno delle aree vincolate. Si tratta di vie essenziali per la mobilità urbana e rurale, come Via Spina Vola, Montecorvo (Via Pietra Brox), Via Monticchio, Via Baiola, Via Pozzi e Marisdeo, Via Zaro e altri tracciati. Forio chiede che questi assi di collegamento vengano esplicitamente esclusi dal vincolo paesaggistico o trattati con norme più flessibili, per permettere interventi di manutenzione e adeguamento indispensabili alla sicurezza e alla fruibilità.

Aree urbanizzate e frazioni
Numerose osservazioni riguardano frazioni e aree già urbanizzate, che il Comune intende tutelare nella loro funzione abitativa e produttiva. Tra queste rientrano Casale, Panza, Capizzo, San Francesco, Monticchio, Soccorso, San Nicola e zone residenziali minori. In queste aree, spesso coinvolte in processi di espansione o riqualificazione, l’amministrazione locale teme che una normativa troppo rigida possa bloccare interventi di adeguamento urbano o impianti di servizio. Lo stesso vale per aree come l’Ex Bottegone o la vasta zona Cavallaro – Polito – Funnina, indicate come contesti da gestire con strumenti urbanistici piuttosto che con vincoli paesaggistici.

Rioni baraccali e nuclei precari
Una delle osservazioni più forti e politicamente significative è quella relativa ai cosiddetti rioni baraccali: De Pretis, Zerbi, Genala, Pescatori, Principessa Margherita, San Severino e Umberto I. Il Comune contesta con decisione l’idea, contenuta nel PPR, di attribuire a questi insediamenti una forma di tutela “monumentale” per il solo fatto che siano stati edificati prima del 1945. Si sottolinea, al contrario, la necessità di riconoscere questi quartieri come realtà da rigenerare e trasformare, offrendo agli abitanti condizioni di vivibilità migliori e non inchiodandoli a un’immagine cristallizzata del passato.

Aree simboliche e nodi urbani
Infine, vi sono osservazioni che riguardano luoghi simbolici e snodi funzionali, come il Piazzale del Soccorso, la punta panoramica di Imperatore, il collegamento tra Zaro e Mezzatorre, e alcuni snodi come Via Palummera o i belvederi di Monticchio. In questi casi, l’amministrazione non nega l’importanza paesaggistica, ma rivendica la necessità di strumenti di gestione più mirati, evitando che vincoli eccessivi rendano impraticabile la fruizione o la valorizzazione controllata del patrimonio territoriale.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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