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venerdì, Aprile 19, 2024

“Lacco Ameno e l’inferno delle Case Popolari, aiutateci”

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riceviamo e pubblichiamo | Gentile Direttore, purtroppo, come già avvenuto lo scorso anno, ci vediamo costretti a inviarle una nuova lettera illustrando quanto sta accadendo all’interno delle case popolari di Lacco Ameno.

Dopo la triste notte del sisma, il 21 agosto 2017, durante la quale molte abitazioni hanno riportato danni e lesioni, la situazione invece di migliorare sembra, davvero, assumere contorni quanto mai assurdi e strani ai nostri occhi.

Iniziamo col dire che vi sono appartamenti in cui, nonostante siano stati contrassegnati con la lettera B dai tecnici, non sono stati fatti i minimi lavori di manutenzione e riparazione e, così, in molti soggiornano ancora in altre abitazioni o presso strutture alberghiere, con elevati costi all’intero sistema e stress soprattutto per gli anziani. Senza dimenticare i ritardi nelle erogazioni dei CAS che stanno mettendo a dura prova intere famiglie di Lacco Ameno.

Le case popolari versano in uno stato di abbandono quasi totale che le ha trasformate in una sorta di “terra di nessuno”. Ad esempio il recente episodio della caduta di un cornicione è sintomatico: vi sono tanti punti in cui l’intonaco si è distaccato dal resto dell’edificio creando crepe pericolose, ma nessuno interviene almeno per eliminare il pericolo.

Allo stato di incuria si aggiunga, poi, l’assenza di controlli: spesso vi sono lavori in corso, lavori che, a detta dei più e dei soliti “bene informati” hanno portato alla creazione di nuovi vani, alla divisione di appartamenti modificando, a volte, anche i muri portanti, e allo svuotamento di alcuni scantinati che, così, hanno aumentato la propria altezza (sono stati visti allontanarsi dal luogo furgoni carichi di pietre e terriccio) diventando possibili “nuovi” appartamenti. Modifiche anche strutturali che, se vere, comportano un pericolo per l’intero palazzo e per chi vi risiede.

Una considerazione, infine, va fatta anche riguardo agli appartamenti chiusi, a quelle 8 porte chiuse da anni non si sa per quale motivo. Se gli assegnatari non hanno bisogno di tali appartamenti, per quale motivo non permettono ad altri di potervi accedere e avere un tetto sulla testa?

Caro Direttore, ci scusiamo per la lunghezza di questa nostra lettera, ma davvero siamo stanchi di assistere al declino di Lacco Ameno, i comune che solo pochi anni fa era definito “il salotto d’Europa” e che ora, ci scuserà il termine, è diventato il “ce**o d’Europa”.

Grazie per l’ospitalità,

un gruppo di storici lacchesi

1 COMMENT

  1. Chi scrive forse ha dimenticato una cosa o forse non sa ma le case popolari in questione non solo sono tutto quello elencato ma sono anche per chi non è ha bisogno grande business si filtrano d estate e qualcuno tutto l anno scantinati compreso..

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