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venerdì, Aprile 19, 2024

L’Abramo stralciato. Guerra per la commissione del paesaggio

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“Ignorantia legis non exscusat”. De Siano attacca Dellegrottaglie: “Fatto fuori per condizioni politiche avverse”

Ida Trofa | Divisi in 16 candidati, solo 15 raggiungono l’ammissione alla candidatura finale, 1 viene stralciato “a causa di condizioni politiche avverse”. Imponente il lavoro messo su dal Palazzo del Municpio di Santa Restituta per preparare il terreno e le nomine d’eccezione in seno alla prossima commissione per l’edilizia ed il paesaggio del Fungo. Una parata di norme per tenere fuori lo scomodo è divisivo Abramo Ciro De Siano. Una minaccia ai confini edilizi di Giacomo Pascale, un lamento di disturbo per le previsioni di accordo di Domenico De Siano. L’intervento è stato preventivo. Abramo Ciro non s’ha da stare! Ma l’allegro dottore, con velleità da esperto Costruttore, ha reagito. Il piccolo zar delle trame politico-istituzionali si è manifestato con tutta la sua irruenza agli atti dei pubblici uffici lacchesi con una piccata e puntuale nota indirizzata i principali organai si governativi: “Sto lottando per la legalità ed il rispetto delle norme a Lacco Ameno e per la libera partecipazione dei cittadini, tutti, alla vita del paese” tuona richiamando citazioni bibliche e dettando a mena dito norme e orpelli legislativi l’ex Sindaco, ordinatore di trame per eccellenza, prima che politico Abramo de Siano, al secolo anche Ciro. “Non dimenticherò lo sgarro del solerte funzionario pubblico. Molto presto avranno mie notizie, o forse non ne avrà nessuna” tuona De Siano.

È guerra all’ultimo stralcio
Intanto la guerra della commissione paesaggio, si infiamma e la corsa al seggio di membro incaricato, per accordi e concessioni, destinato anche alla minoranza, si fa più cruenta che mai.
Abramo Ciro De Siano stralciato dal novero dei papabili con un atto d’ufficio dell’Architetto Alessandro Dellegrottaglie, reagisce allo sgarro con una PEC al vetriolo che non presagisce nulla di buono…per gli inquilini del palazzo, ovviamente, ma anche per chi malauguratamente potrà finire in questa contesa che non mancherà di riservare conseguenze, per cosi dire, trasversali.

Tattica e jacuvelle. Abamix prova la finezza fave (arrennute) e ventresca
Una PEC inviata, non può mancarti di evidenziare la sottile finezza del medico “casalacchese“, anche al presidente del Consiglio Comunale, Dante De Luise. Presidente che, Abramix sa bene, normativamente nulla può per entrare nel merito delle procedure dell’avviso pubblico utile alla nomina della futura commissione. Al contrario, un chiama in correità, per così dire, che fa gioco alla jacuvella politica ed elettorale di cui De Siano Abramo Ciro è lo stratega indiscusso. Se non lo Zar di un impero ormai distrutto, sicurante il Messi di Lacco Ameno su un campo di patate e fave (persino arrennute) a cui l’amena cittadina è stata ridotta. In questa disperata ricerca di ventresca buona per intessere il prossimo tavolo elettorale, il tavolo del consiglio comunale imbandito oggi sarà di certo, il terreno fertile ideale per l’ultima cena o querelle che dir si voglia. In tal senso, sottilissimo il richiamo al capogruppo del “neonato” gruppo consiliare Giacinto Calise, isolato, con mestiere dal dottor De Siano come a stigmatizzare il suo (di Giacinto Calise) essere un po’ qui ed un po’ la… Di livello il richiamo ai suoi dell’opposizione con il dualismo Domenico De Siano e Aniello Silvio. Furbacchione!

L’Abramo stralciato
L’Abramo stralciato da Dellegrottaglie, intanto, reagisce e mette nero su bianco le illegittimità in tal senso rilevate rivolgendosi al Presidente del Consiglio Comunale, ai capigruppo consiliari Ciro Calise, Domenico De Siano, Giacinto Calise e Silvio Aniello, al Segretario Comunale ed al responsabile del 4° settore arch. Delle Grottaglie.
Abramo De Siano dei 16 candidati che hanno presentato istanza di partecipazione è l’unico medico in lizza e anche l’unico fatto fuori. Sono solo 15 gli ammessi alla selezione finale che si deciderà in seno al civico consesso odierno.
“Venuto a conoscenza che la sua candidatura per la nomina quale componente della C.L.P è stata stralciata dagli elenchi in quanto eletto 2 volte consecutive, considerato per questo incompatibile ai sensi della legge 10/82 della Regione Campania – scrive Abramo rivolgendosi ai sui interlocutori e rilevando senza mezzi termini come l’atto sia – Atto arbitrario , discutibile , discriminatorio chiaramente punitivo nei confronti di un componente scomodo che ha impedito più volte logiche settarie e di cordata comunque vessatorie nei confronti dei cittadini. La sua è stata sempre una funzione di garanzia mai di parte rispetto del principio di legalità. I miei interventi verbalizzati in commissione lo dimostrano”.

I fatti di Abramo: altro che resurrezione di Lazzaro!
“Il responsabile del 4° servizio arch. delle Grottaglie ignorando alcuni passaggi precipitosamente ha provveduto allo stralcio della candidatura del sottoscritto venendo meno ai principi di imparzialità , indipendenza, trasparenza e riservatezza che ogni dipendente della P.A. dovrebbe rispettare . La mia prima nomina avvenuta con delibera di C.C 13/2015 di fatto non è mai avvenuta perché fondata su una norma abrogata dalla legge 01/2011 della Regione Campania. Esattamente quattro anni prima della avvenuta nomina. Altro che Resurrezione di Lazzaro. E’ ritornato in vita una legge abrogata 4 anni prima per effettuare nomine chiaramente illegittime. L’ articolo 41comma 2-3 della legge 16/2004- Regione Campania non era più vigente e quindi aveva perso efficacia, era inapplicabile e inidoneo a disciplinare la fattispecie. Il paradosso che ancora oggi nell’ avviso pubblico prot. 3268/2022 si fa riferimento a questa norma abrogata che in quanto tale potrebbe inficiare l’intero procedimento” dichiara senza mezzi termini lo scafato politico che non lesina accuse e toni perentori avverso gli autori del “malfatto definendoli “sciatti e ninnilli”.

“Tale sciatteria non si è mai vista. Ma pensiamo veramente che l’ordinamento degli enti locale sia una “Pazziella” e che i responsabili dei Servizi, mancando una classe politica che nei controlli l’operato possa fare quello che vuole. Si è a conoscenza che le leggi solo sovraordinate ai regolamenti che quest’ultimi non possono contenere norme contrarie alle disposizioni di legge, che la legge non può disporre che per l’avvenire: non hai effetti retroattivi che le leggi sono abrogate da leggi posteriori per dichiarazione espressa del legislatore, basta leggere sulle disposizioni sulla legge in generale approvate preliminarmente al codice civile con decreto 16 marzo 1942 numero 262. Occorre però ricordare che per interattività della norma abrogata gli effetti sono fatti salvi, ma la nomina con una norma abrogata prima che avvenisse la nomina stessa non è mai avvenuta e come eleggere un Consiglio Comunale con il testo unico della legge Comunale e Provinciale del 1934 e non con il tuel 267/2000 che 1’ ha abrogata successivamente. Ecco perché non ci sono 2 nomine consecutive, ma una sola nomina legittima quella avvenuta nel 2018. Non avrei mai fatto dichiarazioni false o non più veritiere che comportano sanzioni penali prevista dall’art. 76 DPR 445/2000. Ignorantia legis non excusat.

Rispettoso dell’autonomia del consiglio Comunale nel scegliere e successivamente nominare candidati di qualificata esperienza art.148 decreto legislativo 42/2004 per le C.L.P ma innanzitutto per evitare un ulteriore figuraccia che avrebbe ridicolizzato le istituzione”.
Abramo così porge un “doveroso ossequio” il cui tenore, però, agli effetti, appare tutt’altro. To be continued…

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