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giovedì, Aprile 25, 2024

La tragedia di Miriam Iapino. Sconforto e dolore a Buonopane

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Il ritrovamento del fratello nella casa "rifugio". Nessuna violenza, si attende l'esame autoptico

Ida Trofa | Tragedia a Buonopane. Comunità sotto shock. Miriam è morta a 26 anni, senza un perché apparente, senza una ragione valida che possa dare senso a ciò che ragione non ha. E’ l’ineluttabile svolgersi degli eventi. E’ la sorte tragica di una vita difficile, di una ragazza intensa e profonda, bellissima, a tratti fragile.
L’unica certezza al momento è che sul corpo non ci sono segni di violenza. Sul luogo delle tragedia sono intervenute le autorità e i mezzi di soccorso. Vano ogni tentativo di strapparla alla morte. I sanitari non hanno potuto che accertarne il decesso, molto probabilmente già avvenuto da tempo e ora si indaga sulle cause del decesso.

Si indaga sulle cause che hanno condotto alla morte Miriam Iapino. Il caso è al vaglio degli inquirenti che hanno disposto l’avvio dell’iter burocratico di rito e disposta l’autopsia. Le indagini muovono a 360 gradi senza che alcuna ipotesi venga tralasciata per chiarire senza ombra di dubbio cosa abbia portato Miriam alla morte.
E’ un giorno terribile per il paese. Una giovane strappata alla vita nel fiore degli anni. E’ il giorno del cordoglio e del dolore. Le parole pesano come macigni.

Il tragico ritrovamento
Miriam, 26 anni di Buonopane è stata ritrovata ormai priva di vita quando erano da poco trascorse le 20.30. A quanto ci è dato apprendere la donna si era allontanata dal proprio domicilio la mattina senza dare notizie di se per lungo tempo. Non era la prima volta che accadeva. Poi, nella prima serata, il tragico rinvenimento che ha scompigliato ogni canovaccio, reso drammatica la fine di una esistenza segnata. La scoperta ad opera del fratello. Stando alla prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo avrebbe ritrovato Miriam già priva di vita sul letto di un appartamento di proprietà della famiglia a pochi passi dalla casa di residenza. Una sorta di rifugio nella zona della parrocchia di San Giovani Battista, dove sovente la 26enne amava trascorrere il suo tempo.

L’uomo, così come i suoi familiari e congiunti, non avendo notizie e incapaci di rintracciare la sorella, avevano avviato le ricerche e il fratello, in particolare, si sarebbe diretto verso l’abitazione in questione nella speranza di ritrovarla e sincerarsi cosi delle sue condizioni. Purtroppo nessun lieto fine a chiudere l’ennesima giornata difficile, nessun ritiro consolatorio al focolare, ma l’agghiacciante scoperta di quel corpo morto, ormai freddo e preda del rigor mortis. Miriam era riversa sul letto, ormai priva di vita. Per lei non c’era null’altro da fare. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 con ben due ambulanze, i Carabinieri, la Polizia e i vigili urbani della locale stazione di Barano. Uno sfilare mesto e composto che si è trascinato fino a notte inoltrata. Quanto dolore e quanta tristezza dinanzi alla nostra impotenza.

Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte di Miriam
Sarà l’autopsia, determinate è fondamentale, a stabilire le cause della morte della 26enne di Barano. Le condizioni del corpo non presentano alcun segno di violenza. Diverse le piste battute. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, eccetto, dunque, la morte violenta. In ogni caso, solo l’esame autoptico, disposto dal magistrato di turno potrà fare chiarezza sulle ultime ore di vita della vittima. I medici non hanno potuto, infatti, praticare alcun tentativo di rianimazione o intervento specifico. Al momento del ritrovamento Miriam Iapino era già deceduta. I sanitari ne hanno constatato il decesso affidando la conduzione delle operazioni alle Forze dell’Ordine. Sul caso procedono i Carabinieri.

Anima fragile e complessa
Classe ‘95, Miriam era molto nota in paese e descritta, da quanti l’hanno amata e conosciuta, come una persona molto intensa e complessa, dai molteplici interessi, ma anche dalle mille fragilità. Nel tempo questo aveva reso necessario l’ausilio di un supporto speciale e dell’aiuto di strutture specializzate. Il suo sorriso si è spento, i suoi occhi profondi hanno smesso di brillare. Incredulità e dolore sono i sentimenti che in queste ore uniscono l’isola tutta che si interroga sulla prematura scomparsa di una ragazza che aveva tutta una vita davanti ancora da vivere. Un destino crudele. Tantissimi gli attestati di solidarietà e di cordoglio.

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