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venerdì, Aprile 19, 2024

La TARI, il papà dell’assessore la deve pagare comoda-comoda

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Pasquale Di Meglio, congiunto dell’assessore Antonio Di Meglio è oggetto di accertamenti per 18 mila euro relativi alla tari 2011/12/13. Dopo una serie di mancate costituzioni dell’ente locale, il “detto Polito” soccombe innanzi alla commissione tributaria. Ora arriva il dilazionamento light con gli sgravi anche su tariffe e pregresso. La fuga dal voto di “detto Polito“ si fa pesare.
Mercoledì 3 maggio è stata depositata al Comune di Lacco Ameno una richiesta di rateizzo comoda comoda per la famiglia “Di Meglio-Polito” che deve essere accolta.
All’ufficio tributi si sono trovati politici ed ex politici e qualche cittadino. La scintilla con toni e vene polemiche è stata inevitabile. I poveri cristi pagano e i politici di spicco no! E’ questo l’assunto di una norma squallida e non scritta che, si perde ormai nella notte dei tempi.
La domanda è per conto di Pasquale Di Meglio e di Giovanni De Siano. Il primo papà ed il secondo zio dell’assessore Antonio. Presenzia per tutti nelle stanze municipali, il parente illustre Agostino Polito.
La richiesta è per andare a definire il pregresso della TARI, l’esborso delle somme dovute per il ruolo ed anche le tariffe stesse.
La proposta è una transazione con il comune nonostante le sentenze della Commissione Tributaria a sfavore, nonostante i contribuenti politici risultino soccombenti. La proposta prevederà per di più anche la rideterminazione delle spese legali dei vari ricorsi presentati che i “Polito“ avrebbero dovuto pagare e per i quali il comune non si è imposto.
Il rateizzo prevederà anche nel caso Polito-Di Meglio-De Siano la rideterminazione anche del quantum dall’anno della sentenza sino al 2016.
Il tutto, ancora una volta, nonostante un regolamento comunale che preveda l’accoglimento per contribuenti effettivamente in condizioni di difficoltà economica.
Tornerà ora Antonio Di Meglio-detto Polito a votare in Giunta ed in Consiglio?
Il grimaldello per l’accoglimento della richiesta di comode rate è il possibile ricorso in cassazione e forse la minicrisi politica. Della serie l’ente locale, ben veicolato dalla politica, concede un forfait sulle tasse ai “Polito” e loro non ricorrono in cassazione e tornano a sedere tra i banchi del palazzo municipale. Un assenza prolungata rivelatrice di molte realtà.
Un rateizzo a forfait, compreso di spese legali e tariffe, da accogliersi oltre i regolamenti e le linee guida dello stesso settore tributi. Oltre le dilazioni che per regolamento dovrebbero essere solo in favore di chi ne ha effettivamente bisogno (figuriamoci per chi ha addirittura perso con sentenza i ricorsi per pagare di meno).
AAA SCONTO SULLA TARI CERCASI IN CAMBIO DI VOTI IN GIUNTA E CONSIGLIO? LA STORIA
Una commistioni di ruoli e responsabilità che non possono essere sottaciute.
Con n. 2 DEL 18.06.2015 Antonio Di Meglio detto Polito fu nominato tra i componenti della Giunta Comunale. Tutto ciò accertato il possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità alla carica delle persone da nominare in base a quanto disposto dal Capo II del Titolo III della Parte I del D.Lgs 267/2000. Al consigliere Antonio Di Meglio è andata la delega a “commercio” ed “Estetica Cittadina”.
Ebbene suo padre, Pasquale Di Meglio è, appunto, oggetto di accertamenti tributari (18mila€ Tari 2011/2012/2013? per l’attività di bed&breakfast a lui intestata.
Il Di Meglio padre propone avverso gli accertamenti una normale serie di ricorsi alla commissione tributaria per l’annullamento degli stessi.  Il comune, allora “gestito“ da Oscar Rumolo con la “collaborazione“ della dottoressa Giovanna Cerni, non si costituisce eppure i Di Meglio perdono comunque il ricorso innanzi alla commissione provinciale che rigetta l’istanza. Al rigetto fa seguito l’appello targato 2016 E siamo in epoca Giacomo Pascale, innanzi alla commissione regionale. Perso anche quello! La cosa ovviamente fa il paio con chi i ricorsi e le mancate costituzioni, vedi per la Scarl di Perrella, ha giustamente scatenato malumori politici. Cosi si spiegherebbe l’improvvisata fuga dal palazzo, i mancati voti in giunta ed in consiglio dell’assessore.  Pascale comprensibilmente tenta, con le rate sulla TARI, di ricucire lo strappo. A Lacco per rimanere in sella si fa questo ed altro.

 

LA GESTIONE “AMICA” DELLE TASSE…
Abbiamo già avuto modo di parlare dalle pagine di questo quotidiano degli sgravi previsti e delle tariffe ad hoc per i B&B a Lacco Ameno. Un atto dovuto, una cosa logica se non fosse per un particolare affatto irrilevante. A Lacco Ameno, spiccano, forse sono gli unici, per gestione del genere alloggi con colazione due personaggi politici come Agostino Polito e Giacomo Pascale. Il sindaco Pascale non lo ha negato neppure in consiglio comunale. Il primo assurto alle cronache per le varie ingiunzioni di pagamento in merito al suo lussuosissimo stabile.
Entrambi attraverso i buoni auspici proprio di Pascale hanno ottenuto una sostanziosa e sostanziale riduzione delle tariffe ai B& B.
E’ il caso ad esempio dell’Arcadia case e Vacanze di Pascale Maria, sorella del Sindaco Giacomo con una capacità ricettiva di 10 posti letto morosa dal 2009 fino al 2016 con una somma annua dovuta di 1100 euro per un totale di 8800 euro. Non risultano ricorsi. All’appello di primo grado, invece, il ricorso per gli accertamenti TARSU 2011-2012-2013 a carico di Giovanni De Siano con la sua casa Vacanze Anna di via Pannella. Quest’ultima con una ricettività di 16 posti letto. C’è anche una TARI 2014 non pagata, si parla di circa 2000 euro annui. Al lettore il computo totale
Persino la casa Vacanze Loreta di Di Meglio Pasquale, dunque sempre dei congiunti dell’assessore Antonio Di Meglio detto Polito, che con una ricettività ancora di 16 posti letto non ha pagato la tassa sui rifiuti del 2011-2012-2013-2014 per un importo annuo che va sui 3800 euro. Nella circostanza si rinnova il ricorso alla commissione tributaria per appellarsi alle cartelle. Il giudizio è ancora in primo grado. Insomma se la cantano e se la suonano mentre dichiarano azioni e finalità di pubblico interesse. Dopo le mancate costituzioni arrivano dunque i rateizzi su misura.

 

 

9 COMMENTS

  1. e come al solito il comune di lacco ameno si distingue per l’ormai onnipresente A CHI FIGL E A CHI FIGLIASTR

  2. Ci sarebbero tante cose da dire. Ma, mi appello al V° Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America; qualcuno o qualcosa potrebbe dire “ma quì siamo in Italia” allora mi appello all’Art.66 Comma 1° C.P.P.

  3. Ma andate a vedere altre persone oppure avete paura di fare nomi e cognomi? Mi sa Che non vi farebbero piu scrivere. Ce ne di marcio sui comuni vedi Ischia (cpl) vedi barano e forio. Non abbiate paura fuori gli attributi date le informazioni su ogni singolo individuo sui comuni. Non ci resta che aspettare

  4. Questo episodio come tanti atti simili mi fanno ancora di più convincere che l’unica soluzione a tutti i problemi è il comune unico. È inaccettabile che intere famiglie comandano sui nostri comuni…troppi interessi ….e queste persone fanno pure gli assessori? …sindaco Pascale dove sei?

    • sindaco pascale? HO LETTO BENE, ma se questi fanno zufnielli insieme da piu’ di 15 anni e tu chiami pulcnell p tstimon

    • Il comune unico è una soluzione? Ma perché negli altri comuni che si fa? La soluzione è che tutti i cittadini di comune accordo non devono pagare la spazzatura fino a quando questi signori che usano la politica per i loro interessi personali non pagano fino a l’ultimo centesimo..

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