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martedì, Aprile 23, 2024

La Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga in Italia

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Il nostro Paese ha preso una serie di impegni molto importanti che mirano a portare la connettività a 1 gigabit al secondo su tutto il territorio. Si tratta di un progetto ampio e ambizioso stabilito con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che è scandito dagli obiettivi fissati in Europa da raggiungere entro il 2030. Grazie ad una serie di iniziative, quindi, gli operatori e gli intermediari italiani hanno aderito al progetto per favorire i clienti e offrire loro una connettività rapida a prezzi più accessibili. Chi fosse interessato a cambiare operatore, quindi, non dovrà fare altro che trovare la migliore offerta fibra su siti come Facile.it e valutare le opzioni più convenienti in base alla propria zona di copertura.

Verso la “Gigabit Society”

Il piano della Strategia nazionale per la Banda Ultralarga, noto come “Verso la Gigabit Society” è stato approvato il 25 maggio del 2021 da Comitato Interministeriale per la Transizione digitale. Nel documento firmato sono state definite tutte le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi di cui sopra e, quindi, le iniziative per favorire tale transizione. Tale strategia, in sintesi, mira a potenziare il piano di copertura di tutte le aree del Paese, anche quelle definite come “bianche”, ovvero ancora non raggiunte dall’ADSL.

Una delle misure a sostegno di tale progetto, per esempio, è la concessione del cosiddetto Voucher Mise assieme a cinque nuovi piano di intervento pubblico che copriranno le aree geografiche dove le infrastrutture sono insufficienti o assenti. In altre parole il Governo sta lavorando duramente per estendere le infrastrutture di connessione e per potenziare quelle già esistenti con progetti come Piano Italia 1 Giga e Piano Italia 5G.

Attualmente i progetti messi in atto sono sette

Il primo, il Piano Italia a 1G favorisce l’avvio di cantieri per il potenziamento delle strutture, come il Piano 5G che, invece, riguarda le connettività mobile. A seguire sono stati stanziati fondi per scuole e sanità con i piani Scuole Connesse e Sanità Connessa che, come suggeriscono i nomi, sono finalizzati a ridurre il divario digitale in questi due grandi rami pubblici del Paese.

Infine ci sono i piani che riguardano le isole minori e le aree bianche attivati assieme al Voucher a Sostegno della Domanda con il quale famiglie e imprese beneficiano di sostegni economici per attivare nuovi contratti di connettività ultraveloce.

Un fondo per ridurre il divario digitale

L’obiettivo è quello di fornire connessione ultraveloce a cittadini, imprese e PA perché divenuta essenziale per erogare la maggior parte dei servizi pubblici. Ci riferiamo ad attività come smart working, didattica a distanza, telemedicina e sviluppo d’impresa ma anche a tutto ciò che gravita attorno all’identità digitale del cittadino.

Il PNRR ha destinato 6,7 miliardi di euro ai progetti di Strategia per la Banda Ultralarga, in continuità con il Piano già attivato dal Governo nel 2015. Tale investimento consiste nel 27% delle risorse stanziate per il PNRR coordinate dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.

Ad esso fanno capo tutte le attività di promozione, indirizzo e coordinamento delle attività di attuazione degli impegni dell’Agenda Digitale italiana e, quindi, della Strategia Banda Ultralarga.

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