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giovedì, Marzo 28, 2024

La settimana “Olimpica” dell’Ischia Judo, fra passione e disciplina

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Non è stata una settimana come le altre quella ultima trascorsa sul tatami dell’Ischia Judo del Maestro Rosario Terranova, che pure ci ha abituato alla costante presenza nei suoi locali di atleti e tecnici di prim’ordine. Infatti, i sette giorni terminati domenica scorsa sono stati caratterizzati dalla visita, quanto mai attiva e ricca di spunti, del Maestro Felice Mariani, prima storica Medaglia di Bronzo del Judo italiano alle Olimpiadi di Montreal nel 1976. Tutto ciò va anche a vantaggio del movimento del Judo sulla nostra isola, che negli ultimi tempi sta vivendo una fase di forte crescita. Ne è l’emblema soprattutto la Ischia Judo, che nelle scorse settimane ha visto anche la partecipazione di alcuni suoi atleti ad allenamenti con la Nazionale Italiana Cadetti – che fra qualche giorno parteciperà alle Olimpiadi Giovanili ed ai Campionati del Mondo in Cile – al Centro Olimpico di Ostia “Roma”.

 

“Io ed il Maestro Felice Mariani – esordisce Rosario Terranova – siamo legati da una lunga amicizia. Io facevo parte dei Gruppi Sportivi della Polizia, sono stato un atleta in campo nazionale ed internazionale e ci siamo conosciuti quando il Maestro era Commissario Tecnico della Nazionale. E’ un grande onore averlo qui. Oggi non è facile trovare una persona che ha preso parte ad 8 edizioni delle Olimpiadi. Parliamo di 8 quadrienni, quindi ben 32 anni. Il Maestro ne ha disputate due da atleta, vincendo un Bronzo ed ottenendo un quarto posto ed altre sei da Commissario Tecnico della Nazionale. Quindi averlo qui è un grane vanto”, afferma il Maestro isolano.

Rosario Terranova spiega anche la presenza di Felice Mariani nel suo atto pratico: “Con il Maestro abbiamo aperto un canale, e lui viene qui da noi una volta al mese a seguire i miei ragazzi. Fra i nostri oltre 50 atleti, ne segue i 15 che sono agonisti, che fanno ovviamente una vita diversa da quella che conducono gli altri. Infatti, fanno due allenamenti al giorno, hanno una alimentazione particolare, oltre al condurre uno stile di vita particolare e ad avere le direttive del Maestro, che una volta al mese ci raggiunge da Roma e li segue dandogli input superiori a quelli che possono avere da me”. Le iniziative del Maestro Rosario non si limitano alla prestigiosa presenza di Mariani: “In questa estate – prosegue Terranova – da giugno a settembre, io ospito atleti di tutta Italia che vengono ad allenarsi con i miei ragazzi, che hanno una ulteriore possibilità di crescita. Parlo di atleti che hanno vinto i Campionati Italiani ed hanno ottenuto una medaglia agli Europei. Infatti, dopo la partenza del Maestro Mariani, è arrivata qui da noi Nicolle D’Isanto, figlia di Bruno D’Isanto, presidente della Fijlkam Campania a cui vanno i miei più vivi ringraziamenti, visto che siamo in piedi anche grazie a lui. Nicolle, già argento europeo lo scorso anno, è qui ad allenarsi con altre ragazze per darci modo di crescere”.

 

LE PAROLE DI MARIANI – Il pluridecorato Maestro che, come detto, è un habitué della nostra isola – della Ischia Judo in particolare – racconta la sua settimana con i ragazzi isolani: “Con i giovani della Ischia Judo abbiamo svolto alcuni allenamenti, nei quali ci siamo soffermati un po’ sulle tecniche di base ed abbiamo svolto dei combattimenti di allenamento. Ci sono dei ragazzi promettenti, sui quali si può lavorare. Obiettivamente, sull’isola – come in tutte le altre isole italiane anche più grandi – ci sono dei problemi a reperire dei partners per allenarsi. Questa è una delle difficoltà del Judo. Quindi i ragazzi sono costretti a muoversi da Ischia e venire a Roma per incontrare un partner e potersi allenare. Quindi cerchiamo di portare qui atleti un po’ più forti per farli crescere a livello tecnico”.

Una settimana è breve, ma può servire anche a tanto se di fronte si ha un mostro sacro dell’arte marziale. Quindi, si può trasferire qualcosa ai ragazzi, nonostante il poco tempo: “Si può sicuramente trasmettere ai ragazzi la motivazione. In genere tutti i Campioni sono visti in un certo modo, quindi un ragazzino che vede un Campione di Judo è più portato ad ascoltarlo. Poi, comunque, subentrano altre cose come la didattica e l’esperienza. Penso di aver potuto e di poter dare a loro la mia esperienza ultra quarantennale di Judo, in cui ho fatto tutto il percorso da atleta fino a diventare Direttore Tecnico della Nazionale. Poi, anche io imparo tanto. Spesso vedo dei movimenti, fatti dai ragazzini cintura bianca, che nemmeno io avevo mai pensato. Nel Judo, dove la tecnica è davvero tanta, non si finisce mai di imparare”.

Comunque, il Judo pare essere ancora una disciplina di nicchia. Al Maestro Mariani l’incombenza di spiegare cosa rappresenta questa arte marziale a tutti i neofiti: “Se dovessi spiegare cosa è il Judo ad una persona che non l’ha mai visto – prosegue Mariani – gli tradurrei letteralmente la parola dal giapponese. Infatti, Judo significa “via della cedevolezza”. Questa è già una frase che la dice lunga, perché vuol dire che non si deve contrastare la forza ma cedere e, allo stesso tempo, sommare la forza dell’avversario alla nostra in modo da farlo cadere o schivare soltanto. Poi, il Judo non è solo una disciplina agonistica, ma è anche una disciplina in cui si insegnano le regole e ciò serve soprattutto in questi tempi in cui imperano bullismo e cyber bullismo. Quindi il Judo insegna a rispettare le regole, basti pensare che quando da piccoli si entra sul tatami la prima cosa che viene insegnata è il saluto, quindi il rispetto del prossimo e dell’avversario. Concluderei con la metafora della caduta. Il Maestro di Judo insegna a cadere per non farsi male. Ma nel Judo la caduta equivale alla sconfitta, quindi il Maestro insegna prima a cadere per poi vincere”.

Si passa ai ricordi più felici della carriera del Maestro. Uno in particolare ci sarebbe, ma non è il solo: “Il mio ricordo più bello, quello a cui sono più legato, è la medaglia olimpica a Montreal nel 1976, che è stata la prima della storia per il Judo italiano. Ma ricordo con favore anche le medaglie d’oro che ho vinto come Direttore Tecnico, parlo degli ori olimpici di Maddaloni e della Quintavalle e di quelle di Giovinazzo”.

 

Ad accompagnare il Maestro Mariani nella sua settimana ischitana c’era l’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi del Comune di Roma, nonché judoka ed allievo dello stesso Maestro, Dott. Daniele Frongia. L’Amministratore spiega cosa vuol dire vivere così a stretto contatto con un mito come Mariani: “Ho fatto Judo fino al 1981, poi mi sono fermato per tantissimo tempo per riprendere pochi mesi fa. Ho ancora moltissimo da imparare e la mia grande fortuna, oltre che onore, è stata quella di incontrare in un evento pubblico sul Judo il Maestro Mariani. Da li sono stato incentivato a fare questo percorso insieme a lui. Devo dire, per esperienza, che se più politici facessero Judo od arti marziali in generale, qualcosa di meglio in Italia ci sarebbe. Abbiamo fatto anche alcuni esperimenti gestiti dal Maestro con alcuni Assessori del Comune di Roma e devo dire che c’è stato un beneficio immediato. Questi incontri sono stati finalizzati alla gestione dello stress con il Judo. Il format è risultato vincente e di grande appeal per i politici romani. Un esperimento secondo me da non lasciare nel cassetto”. L’Assessore chiude con alcuni ringraziamenti: “Mi ha fatto molto piacere incontrare qui il Maestro ed ho grande riconoscenza verso la Asd Ischia Judo, che fa un grandissimo lavoro sia dal punto di vista atletico che da quello sociale. Quindi il Judo si conferma come un volano per gli interventi sul sociale, pensiamo alle famiglie con fragilità. Quindi l’Ischia Judo merita un riconoscimento dall’Amministrazione per tutte le iniziative di cui si rende protagonista”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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