Il pubblico ministero Alberto Cannavale ha depositato il ricorso alla Suprema Corte di Cassazione, ritenendo illogiche le argomentazioni del riesame che ha annullato la misura cautelare dei domiciliari nei confronti di Giovan Giuseppe Ferrandino e Antonello D’Abundo. Un scelta dettata per difendere l’accusa di concussione che è stata cassata dai giù della libertà. Un ricorso che precede la richiesta di rinvio a giudizio, che potrebbe essere notificata al termine della sospensione feriale. In modo da avere il tempo di discutere con i giudici di legittimità sulla infondatezza delle tesi del riesame che hanno rimesso in libertà i due indagati. Un scelta, quella del sostituto Cannavale, che avevamo già preannunciato alcuni giorni fa. Scelta quasi obbligata per non indebolire una inchiesta che era esplosa con tanto rumore sui media e si è sgonfiata nello spazio di venti giorni. Tutto dipende sulla ammissibilità o meno del ricorso. Con conseguenze sulla fattibilità del processo che si andrà a celebrare.
P.M.