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venerdì, Marzo 29, 2024

La piscina comunale e il Rispoli | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 23 maggio 2023

Devo dare atto all’amico Ottorino Mattera, col quale ho piacevolmente chiacchierato per una decina di minuti ieri mattina, di aver perfettamente ragione sullo strano silenzio della nostra Comunità sulla prolungata chiusura della piscina comunale, scaturita come molti ricorderanno da una laconica comunicazione del funzionario di settore a cui non è stato dato più alcun seguito, né sulle motivazioni reali né sui tempi di possibile riapertura. “Quando me ne occupavo io da amministratore pubblico -diceva Ottorino- la piscina era regolarmente fruibile e venivo comunque attaccato un giorno sì e un giorno pure senza meglio specificato motivo. Oggi che nessuno ci può andare e non si sa neppure lontanamente quando ci si potrà tornare, sembra che tutto vada bene a tutti, stampa compresa.” 

Non me la sento di dar torto ad Ottorino, che oggi come me è fuori dall’agone della politica locale per precisa scelta personale e senza che nessuno possa mai dirgli, proprio come a me, che gli occorresse la politica per campare o lavorare. Il “sistema” dell’amministrazione di Enzo Ferrandino è di gran lunga peggiore di quello instaurato, a suo tempo, nel decennio di Giosi, quello che sta già tramando per tornare a Ischia alla prima occasione utile, in barba a Gianluca Trani e allo stesso Enzo.

Un sistema, quello targato Ferrandino, che perde facilmente il controllo del vapore, se si considera che non solo la piscina comunale è stata nuovamente resa indisponibile per l’incompetenza di chi avrebbe dovuto provvedere a manutenerla con regolarità. Lo stesso campo sportivo “Rispoli” è stato lasciato alla mercé di un altro insostenibile conflitto d’interessi interno all’amministrazione, ma che gioco forza ha portato all’esasperazione anche l’ottimo custode Peppe Manzi, al punto da costringerlo ad “autopensionarsi” per non “esaurirsi”. 

Non oso immaginare il danno erariale provocato da una possibile vertenza lavorativa di Peppe al Comune quanti “morti” conterebbe su al palazzo di Via Iasolino. E le gravi mancanze di rispetto verso un uomo mite, laborioso e disponibile come lui, la renderebbero assolutamente necessaria.

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