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giovedì, Aprile 18, 2024

LA GUERRA DEL LICEO. Comune contro Città Metropolitana per la sede di Lacco Ameno: scontro a suon di PEC per l’uso della struttura scolastica

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Ida Trofa | Sede “Ex Liceo“ a Lacco Ameno. E’ guerra senza esclusioni di PEC a Lacco Ameno. Il cespite di proprietà del comune di Lacco Ameno e in uso alla città Metropolitana di Napoli per scopi didattici, resta da anni al centro di una querelle di sfruttamento edilizio che, in queste ore, ha finito per coinvolgere anche il nuovo Commissario Prefettizio Ida Carbone ed il commissario per la ricostruzione Carlo Schilardi. Una guerra di competenze e sfruttamento che ha scritto lunghissime e sterili pagine di burocrazia italiota e malgoverno.
Nell’ultimo carteggio la sintesi di un conflitto che rischia di avere una sola vittima: la popolazione scolastica.
Altro che baci, abbracci, accordi politici sotto banco e foto ricordo di passata memoria. La questione dell’immobile di via Provinciale Fango è più aperta che mai e di certo non potrà risolversi a breve, Leggiamo insieme il contenuto dei passaggi amministrativi tra Città Metropolitana e comune di Lacco Ameno.

Diffida alla immediata cessazione dei comportamenti volti ad ostacolare e privare la C.M.N. della della disponibilità dell’immobile
Con diffida all’immediata cessazione di comportamenti volti ad ostacolate e privare la città metropolitana della disponibilità dell’immobile l’ente provinciale solleva la questione con l’Area Amministrativa Edilizia Istituzionale, Mobilità e Viabilità Direzione Amministrativa Scuole e Programmazione Scolastica ed ovviamente al Commissario Straordinario del Comune di Lacco Ameno VIA PEC ed ai vari responsabili lacchesi con il Prefetto di Napoli UTG Napoli, il Procuratore Generale della Repubblica Presso il Tribunale di Napoli con il MIUR, il sindaco Metropolitano ed i suoi apparati.

Paola Costa: Le richieste del Commissario sono pretestuose!
I toni sono perentori in un documento articolato e minuzioso di 3 pagine i funzionari metropolitani si scagliano contro il comune di Lacco Ameno per quanto concerne l’uso della struttura di via Provinciale Fango quale sede del Liceo Statale di Ischia. La diffida è resa con tanto di Riserva di adozione delle misure a tutela del bene. Ecco quanto scritto all’atto di diffida firmato dal Dirigente Paola Costa.

“Con Nota prot. 0005594/2020 dell’11.06.2020 acquisita dalla CMN al RU 61126 di pari data, e trasmessa allo scrivente ufficio in data 14.06.2020, il Commissario Straordinario p.t. del Comune di Lacco Ameno, in indirizzo, ribadendo l’intento di voler entrare nel possesso dell’immobile di Via Prov.le Fango di Lacco Ameno, adibito a sede scolastica di istruzione secondaria superiore, viste vane le richieste via via avanzate alla Città Metropolitana di Napoli di consegna delle chiavi del cespite, ha impartito ai Responsabili dell’Ufficio Patrimonio ed al Coordinatore del Servizio Ricostruzione del suddetto comune, l’ordine di sostituzione delle chiavi delle serrature dei cancelli e degli ingressi all’immobile in esame, giustificandone la necessità in ragione della vetustà e di non meglio precisati malfunzionamenti che ne avrebbero reso necessari gli interventi in esame. Orbene, attesa la palese pretestuosità della disposizione di servizio in esame, volta, evidentemente a privare la C.M.N., ad ogni costo, e con abuso del diritto e della funzione, del possesso dell’immobile in questione, con la presente, richiamato integralmente il contenuto della precedente Nota di diffida RU 61499 del 12.06.2020, con la quale sono state ampiamente esposte le ragioni che depongono per la chiara illegittimità e pretestuosità delle richieste avanzate dal Commissario Straordinario p.t., si diffidano i destinatari tutti in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza e ragione dall’astenersi da qualsiasi condotta volta a privare la Città Metropolitana di Napoli del possesso legittimo, e correntemente esercitato in maniera visibile, pubblica e ininterrotta, dell’immobile in questione, destinato e adibito a sede scolastica di istruzione secondaria superiore in virtù della L. 23/96 e s.m.il, che ha disciplinato, per l’appunto le competenze degli Enti Locali per le istituzioni scolastiche dei territori di riferimento, ripartendone le competenze e i rispettivi costi tra Comune e Provincia (ora Città Metropolitana per effetto della L. 56/2014) in ragione delle rispettive competenze in materia di istruzione scolastica di primo e di secondo grado.
Va da sé che, diversamente opinando, non troverebbe giustificazione alcuna nemmeno il rispristino dello stato dei luoghi e gli interventi di manutenzione straordinaria effettuati nel corso degli anni, e, da ultimo, per effetto dell’ordinanza dei VVFF del gennaio c.a., a seguito della quale è stata eliminata ogni situazione di pericolo a tutela della privata e pubblica incolumità, oltreché per la corretta conservazione del bene, utilizzando risorse economiche della CMN“.

La Città Metropolitana pronta a denunciare il comune per esercizio arbitrario di ragioni non riconosciute dalla legge che abusano di funzioni e scopi in nome di diritti inesistenti e di facoltà non consentite.
La dottoressa Costa non ha dubbi, qualsiasi altra azione intimata ed ordinata dal comune sarà denunciata come reato all’Autorità di Polizia Giudiziaria per esercizio arbitrario di ragioni non riconosciute dalla legge che abusano di funzioni e scopi in nome di diritti inesistenti e di facoltà non consentite. La guerra è ormai dichiarata e la Costa invita vivamente il commissario prefettizio Ida Carbone a revocare ad horas le sue disposizioni, le stesse impartite agli uffici comunali. “Per quanto sopra, ribadendo ancora una volta che, nel caso di specie, non ricorrono i presupposti da parte del Comune di Lacco Ameno, per entrare nel possesso di un immobile che, allo stato degli atti, è adibito a destinazione scolastica superiore e che, pertanto, non può rientrare in alcun modo nella disponibilità del suddetto Ente, si invita vivamente il Commissario Straordinario p.t. a revocare ad horas la disposizione di servizio impartita ai responsabili degli uffici comunali Servizio Patrimonio e Ricostruzione, sopra indicati, con avvertimento che, laddove, nelle more del presente riscontro fossero state già sostituite senza autorizzazione alcuna le serrature degli ingressi e dei cancelli dell’edificio, Questo Ufficio, Suo malgrado sarà costretto ad informare l’Autorità giudiziaria civile e penale, e quella Prefettizia, per i gravissimi fatti preannunziati che, lungi dall’essere forieri della corretta applicazione della legge a tutela degli interessi della collettività, finiscono, di fatto, col rappresentare un chiaro esempio di esercizio arbitrario di ragioni che, oltre a non essere riconosciute dalla legge, ne abusano completamente la funzione e lo scopo in nome di diritti inesistenti e di facoltà non consentite. E ciò a discapito dell’immagine pubblica che, proprio per la correttezza delle istituzioni coinvolte, dovrebbe rappresentare un baluardo di legittimità e di corretta applicazione delle norme, a tutela, ovviamente, degli interessi pubblici comuni“. La nota dellaCittà Metropolitana è chiarissima.

Illegittimo il cambio di serrature e e catenacci per approvarli del bene
Alto che feste e festini tra l’ex sindaco Giacomo Pascale ed il consigliere Delegato Domenico Marrazzo, il funzionario Costa smaschera il finto idillio. La Città Metropolitana non molla l’ex Liceo, anzi rilancia e accusa.I funzionari di Piazza Matteotti parlano chiaramente di abusi perpetrati per riappropriarsi del bene.
“Pur prendendo atto della necessità di disporre di ulteriori spazi per la scuola primaria e per quella secondaria del primo e secondo ciclo, per la corretta applicazione delle misure di distanziamento sociale già indicate dai D.P.C.M. governativi, in sede di legislazione di emergenza, e ribadite dal MIUR e dalle Ordinanze Regionali, non appare certamente corretta la “pratica” di dover “sostituire” le serrature dei cancelli e degli ingressi per appropriarsi di un bene che è in possesso legittimo di un altro Ente pubblico, pure tenuto, per la platea scolastica di riferimento, al rispetto delle medesime norme di distanziamento sociale richiamate dal Commissario Straordinario.
Non vi sono, infatti, cause di giustificazione né in sede civile, vieppiù in quella penale, che possano supportare di legittimità, ragionevolezza ed opportunità, uno stato di necessità che, sostanzialmente, è identico per entrambe le Amministrazioni Pubbliche coinvolte e che, in ogni caso, non possono giammai adottare comportamenti e condotte prevaricatorie e con abuso di diritto nei confronti di altri soggetti che hanno i medesimi diritti all’istruzione, oltreché legittimo possesso dell’immobile nel quale l’istruzione stessa viene impartita“.

Dateci le chiavi o vi denunciamo
La dottoressa Paola Costa si è detta pronta a tutto nella sua diffid ed in caso di mancata consegna delle chiavi adirà alle vie legali e e della denuncia. Leggiamo insieme l’attacco finale: “Si resta in attesa, pertanto, di comunicazione di avvenuta revoca della disposizione di servizio impartita dal Commissario straordinario p.t., valendo, la presente e sin d’ora, quale formale diffida e costituzione in mora, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 e ss,. cod. civ., nonché degli artt. 1168 e 1170 cod. civ., per l’immediata cessazione di ogni turbativa nel possesso, e di ogni condotta volta a privare la CMN della libera e completa disponibilità dell’edificio scolastico in questione rimanendo, sin d’ora, riservate tutte le azioni ritenute idonee, anche in sede penale, a tutela del bene immobile legittimamente e pubblicamente posseduto, sia in sede civile che in sede penale, preavvisando che in caso di illegittima occupazione e/o di avvenuta sostituzione delle chiavi delle serrature dei cancelli e degli ingressi dello stabile, non autorizzata dalla scrivente, e alla stessa, a tutt’oggi, non consegnate, si provvederà ad informare la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, competente per territorio, e cui la presente viene contestualmente estesa a fini preventivi, affinché, ravvisati gli estremi di cui agli artt. 610, 633 e 639 c.p. venga concesso il sequestro preventivo dell’intero immobile, ai sensi dell’art 321 c.p.p. a tutela del bene ingiustamente usurpato, e per la restituzione alla CMN, legittimo avente diritto.
La presente viene, altresì, inoltrata alla Direzione Gestione Tecnica Edilizia Scolastica dell’Ente affinché venga effettuato con urgenza idoneo sopralluogo a tutela dell’immobile in questione e per la verifica dello stato dei luoghi dello stesso, avendo cura di relazionare entro strettissimo termine in ordine alla situazione dello stato dei luoghi rinvenuto“.
Insomma ne vedremo delle belle.

Il commissario Prefettizio Ida Carbone ordina la presa dell’Immobile e dice basta alle inutili attese
Ad attirare le ire metropolitane un ordine di servizio perentorio e chiaro della dottoressa Ida Carbone che non ammette più attese o perdite di tempi. Il commissario prefettizio dal canto suo, infatti, perorando le giuste istanze del comune da Lei amministrato ha scritto a tutti, persino al Sindaco della Città Metropolitana di Napoli Dott. Luigi De Magistris, aI Consigliere delegato all’Edilizio scolastica e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare della Città Metropolitana di Napoli Avv. Domenico Marrazzo ed Commissario Straordinario per la Ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 21.8.2017 Dott. Carlo Schilardi.
La PEC della Dottoressa Ida Carbone è lapalissiana e reca i contenuti del “ 1° piano stralcio di ripristino degli edifici scolastici a seguito del sisma del 21.8.2017 – ordinanza del Commissario Straordinario per la ricostruzione n.6 del 10.5.2019 – avvenuta acquisizione della disponibilità dell’intero edificio scolastico sito alla via Provinciale Lacco Fango di proprietà comunale da destinare alle esigenze delle scuole dell’I.C. Vincenzo Mennella di Lacco Ameno — disposizione di servizio“.
Ecco quanto contenuto nel documento :“Con precedenti note prott. com. nn. 1529 e 1535 dell’11.2.2020, 2379 del 4.3.2020 e 5119 del 29.5.2020 codesta Città Metropolitana è stata informata della urgente necessità di destinare l’intero edificio di via Provinciale Lacco-Fango di proprietà comunale alle esigenze delle scuole dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Mennella” di Lacco Ameno a partire dall’a.s. 2020-2021, in considerazione dell’imminente realizzazione di opere di adeguamento-miglioramento antisismico dei quattro plessi scolastici sul proprio territorio, in esecuzione dell’ordinanza del Commissario Straordinario per la ricostruzione n. 6 del 10.5.2019, di approvazione del relativo Piano. A tal proposito, si ricorda che con ordinanza commissariale n. 1 del 22.11.2020, su segnalazione dei Vigili del Fuoco, si è resa inevitabile la chiusura “ad horas” della porzione dell’edificio di via Provinciale Fango concessa sino a quel momento in uso gratuito alla Città Metropolitana di Napoli per la temporanea allocazione delle classi del Liceo Statale di Ischia, che da allora sono state tutte definitivamente trasferite in altre sedi. Considerato che il predetto Liceo non ha più utilizzato l’edificio scolastico di via Provinciale Fango nemmeno dopo la revoca della chiusura, disposta con successiva ordinanza n. 2 del 4.3.2020, anche perché le attività didattiche sono state sospese a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, con la predetta nota n. 5119/2020 è stato anche comunicato a codesta Città Metropolitana che il Comune di Lacco Ameno avrebbe continuato a rimanere nella piena disponibilità dell’intera struttura scolastica di via Prov.le Lacco Fango ed è stato assegnato il termine del 10 giugno 2020 per la riconsegna delle chiavi e il recupero di eventuali suppellettili, concordando le modalità con l’UTC; ma l’invito del Comune non è stato riscontrato nei termini fissati.

In vista dell’imminente inizio dell’anno scolastico 2020-2021, da avviare nel rispetto delle prescrizioni per contenere il rischio di contagio da Covid-19 nonché della normativa di cui al “Decreto scuola” di recentissima approvazione, diviene sempre più pressante l’urgenza di dover tempestivamente effettuare i necessari interventi manutentivi e di adeguamento alle misure di distanziamento sociale di tutte le aule del plesso de quo per garantire il ritorno a scuola in sicurezza degli studenti dell’I. C. “Vincenzo Mennella”, per i quali non si dispone di altri spazi da destinare allo svolgimento delle lezioni a partire dal prossimo settembre, dovendo attuare il piano di ricostruzione delle scuole comunali. Pertanto, si dispone che i Responsabili del V e del VII Settore, unitamente a personale del Comando Vigili comunale, effettuino un sopralluogo ad horas presso l’edificio di via Provinciale Fango individuando tutte le opere da realizzare entro l’inizio del prossimo anno scolastico ed attuando con immediatezza tutte le consequenziali procedure per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori. Si dispone altresì la sostituzione delle serrature dei cancelli e degli ingressi della suindicata struttura scolastica in luogo di quelle attualmente presenti, usurate dal tempo e malfunzionanti“.

Cosi ha scritto e cosi ha fatto il Commissario Straordinario Dott.ssa Ida Carbone attirandosi le sire e le diffide della Città Metropolitana!
Come andrà a finire ? Lo scorporeremo solo vivendo questa incredibile vicenda che orami si trascina da anni. Solo negli ultimi tre anni con colpi di scena a e contraddizioni che appare persino impossibile descrivere a parole.

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