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venerdì, Aprile 19, 2024

La guerra dei Trenini di Barano “Sequestrati a Sorrento”

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I sorrentini attaccano: “appare palese il pregiudizio arrecato dalla P.A. alla Torquato Tasso scarl, il quale è frutto di superficialità amministrativa difficilmente giustificabile alla luce di quanto argomentato». Da Barano rispondono: “Gli atti sono tutti in regola. Ridateci i trenini”

 

Dal Comune sono certi: “Ci hanno provato”. E’ questa la reazione degli amministratori di Barano che si vedono “sequestrati” in quel di Sorrento i due famosi trenini mai entrati in funzione. L’obiettivo mai realizzato era quello di ridurre il traffico veicolare. L’investimento tedesco di prima qualità però, non è mai entrato in funzione nonostante il tentativo di istituire più volte una linea dedicata con i Maronti, ma il fallimento dei trenini è uno di quelli storici. Poi, il lampo di genio e Paolino riesce, finalmente, a farli rendere e con una gara li fitta alla Cooperativa Torquato Tasso (azienda che era pronta ad istituire un servizio pubblico di linea alternativo alla Eav Bus sulla nostra isola negli anni scorsi) che porta i trenini in quel si Sorrento.

Un fitto pari a 6.000 euro l’anno che, però, sembra scrivere una nuova pagina nera.

Con l’atto prodotto dall’avvocato Ippolito Matrone, infatti, la Torquato Tasso rivendica dei danni subiti e, di fatto, “sequestra” i trenini fino al soddisfo del danno.

«In nome e per conto della Torquato Tasso scarl,  -scrive Martone – ai fini del presente atto, presso codesto studio legale, Vi significo quanto segue:

Premesso che l’amministrazione comunale di Barano d’Ischia indiceva una gara per la concessione del servizio di trasporto pubblico con trenino turistico su gomma per una durata di anni 5; che la mia assistita risultava aggiudicataria dell’appalto in parola: non a caso l’amministrazione comunale emetteva formale provvedimento di aggiudicazione con determina n°16 prot.n°117 del 13/05/2013; che, ciò nonostante, la S.V. non provvedeva alla formale stipula di rituale contratto di appalto; che tale agere pregiudicava in maniera evidente la mia assistita, la quale aveva: I) approntato rituale progetto di trasporto; II) ritirato e trasportato presso la propria sede operativa i trenini che versavano in uno stato di totale abbandono; III) effettuato le necessarie opere di manutenzione, svolto la idonea revisione, stipulato le polizze assicurative e quant’altro necessario per la messa in esercizio dei trenini de quibus;»

Fin qui si è navigato nel sereno. Ma Matrone alza i toni: «CONSIDERATO che all’uopo va rilevato l’avvenuto adempimento del contratto di locazione da parte della mia assistita, giusta bonifici in Vs. possesso, i quali risultano agli atti della S.V.; che, dalla ricostruzione della vicenda in esame, appare palese il pregiudizio arrecato dalla P.A. alla Torquato Tasso scarl, il quale è frutto di superficialità amministrativa difficilmente giustificabile alla luce di quanto argomentato; che le condotte della P.A. sono palesemente foriere di autonoma azione di risarcimento sia per danno emergente sia per lucro cessante, che ci si riserva di esercitare nei modi e nei termini di legge; che a ciò vanno aggiunte le spese di custodia dei trenini in esame (vs Pec del 13/09/2013). Tutto ciò premesso e considerato, la Torquato Tasso scarl, invita e diffida il comune di Barano d’Ischia, in persona del l.r.p.t., a provvedere al risarcimento di tutti i danni subiti e subendi da parte della mia assistita entro e non oltre 7 giorni dalla ricezione della presente. Con riferimento alla richiesta dei trenini in esame, la mia assistita intende esercitare, come in effetti esercita, il diritto di ritenzione dei medesimi sino al pagamento di quanto dovuto e al rilascio della concessione del servizio di trasporto pubblico da parte della P.A., avendo la Torquato Tasso scarl perfettamente adempiuto al contratto di locazione stipulato tra le parti, ed essendo intenzionata ad iniziare l’appalto ritualmente aggiudicato. Con l’avvertenza che, diversamente, si adiranno le vie legali»

La risposta è già pronta e la reazione di Via Corrado Buono non è per nulla conciliante. Stando alle prime indiscrezioni, infatti, sembra che li atti non sia per nulla come prospettato dalla cooperativa sorrentina, ma che vadano in una direzione del tutto diverso. Staremo a vedere chi colpirà per primo.

1 COMMENT

  1. Vediamo un po amici baranesi. La Vostra amministrazione ha speso circa 300 milla euro per due trenini e li ha noleggiati per 6000 euro a l’anno. I vostri soldi vi saranno restituiti tutti fra 50 anni. Un ottimo affare non c’e che dire ma poi parliamo delle stesse menti che hanno fatto le strische blu sui marciapiedi dei maronti!

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