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venerdì, Marzo 29, 2024

La DIA dell’assessore: Casamicciola dove si vede e dove si ceca…

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Nel novembre 2014, a pochi mesi dall’insediamento del nuovo Governo Castagna si rendeva protagonista di una emblematica vicenda, una vicenda che di fatto caratterizzerà l’intero percorso amministrativo: abusi e permessi a costruire per gli appartenenti al cerchio magico (ovviamente la ditta esecutrice dei lavori deve essere una cosa di famiglia politica) e abbattimenti, denunce anonime e pressioni per chi non si adegua.
Così, mentre il Comune accende i mutui per abbattere i manufatti dei cittadini senza sponsor, al contrario gli assessori e gli adepti dell’Amministrazione Castagna godono di particolari benefici. Così, mentre mezza Casamicciola si appresta ad affrontare il dramma degli abbattimenti e tanti cittadini inermi hanno già abbattuto, nel nome dell’assessore alle politiche sociali Anna Lucia Miragliuolo (le cui dimissioni presentate al sindaco non sono mai state revocate) Castagna fa “revocare” le ordinanze a carico della di lei sorella Maria, compagna di un esimio membro della Consulta sulla tutela del territorio (pianificazione), Gloria Antonio e fratello del factotum e delegato del sindaco Leonardo Miragliuolo. Complimenti! Le opere riguardano una struttura realizzata, tra Via D’Aloisio e Via Cuccufriddù a Piazza Maio, su di un terreno dell’ex assessore foriano Nicola Monti gravato tra l’altro da una procedura di esproprio per la realizzazione di una via di collegamento tra le strade suddette (vero Parisio Iacono?). Fatto sta che, grazie ad una DIA presentata, all’epoca del Sindaco D’Ambrosio, sulla base di una autocertificazione (falsi presupposti), li dove c’era un pollaio è stata eretta una bella casetta allo stato grezzo. Casetta il cui completamento, lo stesso comune, poco tempo dopo, dovette bloccare attese le irregolarità rilevate. In tal senso furono emesse a carico della signora Maria Miragliuolo le ordinanze n°25 del 3 marzo 2008 e la n°7 del 5 febbraio 2009 per il ripristino dello stato dei luoghi.
A firmare il provvedimento di revoca di quelle ordinanze fu l’ingegnere Gaetano Grasso, sulla base di una semplice comunicazione, mentre la gente piange lacrime amare senza ottenere neppure attenzione. Ha firmato Grasso per revocare le ordinanze n° 25 e n°7, ma certo la mente e l’ordine partito dall’alto. Ora firma suo genero Enzo D’Andrea per consentire un ulteriore abuso.
Ora, trattandosi di gestire la cosa in proprio con l’assessore al governo, benchè impossibilitato a governare per motivi personali, i suoi parenti hanno ben pensato di speculare nel nome del politico tenuto ancora in carica. E l’esimio esponente della consulta, Gloria, che dovrebbe tutelare il territorio casamicciolese, a dirigere l’orchestra a consentire l’intrallazzo. Quest’ultimo (come si evince dai verbali di consiglio comunale e dalle denunce del consigliere Luigi Mennella) opera e lavora stabilmente negli uffici comunali a contatto con dati sensibili e poi con lo spauracchio di denunce anonime e minacce tenta di portare in porto i suoi affari. Le minacce anonime non ci spaventano per di più quando prive di fondamenta.
E’ un fatto risaputo che si abbatte la casa della povera gente senza santi in paradiso, mentre si consenta ai politici e governanti di speculare edificando, costruendo senza problemi per fare affari. Tutti ricordano l’affaire Toccaneto a Barano. Ebbene i soggetti coinvolti sono i medesimi eppure quanto accade oggi a Casamicciola è scandaloso.
Il sindaco Castagna dovrebbe vergognarsi, dovrebbero farlo anche Ignazio Barbieri e l’assessore Silvitelli il cui agire consente tali condotte.
La vicenda in questione presenta molti lati oscuri al punto da trarre in inganno persino la giustizia penale che nel 2008 su perizie e prove artatmente ricostruite ritenne le opere conformi salvo poi ritrattare il tutto giungendo con il tecnico comunale ad un nuovo stop alle opere.
Adesso si rivede il tutto per evitare forse crisi di governo o forse perché il voto e l’elezione in consiglio comunale serve sopratutto a questo?

Adesso Enzo D’Andrea Capo del’UTC addirittura su di un’opera gravata da abbattimento concede una DIA
DIA prot. n° 7979 del 28.07.2016 per “Lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione ad un fabbricato e realizzazione di un parcheggio pertinenziale interrato sito alla via D’Aloisio snc riportato in mappa al foglio n° 11 p.lle 451 e 468” ai sensi della Legge 122/1989 e ss. mm. ed ii.. DITTA: MIRAGLIUOLO MARIA. PAGAMENTO COSTO DI COSTRUZIONE E ONERI DI URBANIZZAZIONE.

Cosi pagando poche centinaia di euro con tanto di autorizzazione e la scusa di un finto parcheggio l’abuso è perpetrato.
Nel merito un ruolo determinante è giocato dalla soprintendenza dei beni archeologici di Napoli che, dice, D’Andrea, addirittura in una zona di alto rispetto e vocazione, concederebbe il suo assenso.
Ove mai esistessero queste autorizzazioni, solo accennate e non riportate, il giochino è sempre lo stesso.
Il responsabile del Procedimento in seno alla Soprintendenza e poi il Soprintendente dichiarano le opere assentibili a meno che le stesse non siano ” incidenti su aree, manufatti o parti di essi abusivamente modificati/realizzati e non sanati”. Al comune va il compito di verificare ed ovviamente quel compito da ordini di scuderia deve essere sistematicamente disatteso.
E’ vero ad Ischia siamo tutti abusivi, ma è proprio questo sistema di favori, clientele ed aiutini ai politici,per i politici, a rendere drammatica e grave la nostra condizione di abusivi.
Sarebbe grave se le forze dell’ordine non approfondissero questa vicenda che vede coinvolti assessori in carica ex presidenti del consiglio e attuali membri delle commissioni per la cultura e la pianificazione territoriale. Sarebbe grave perché ci sono centinaia di persone che ancora piangono la propria casa rasa al suolo in nome della legge e della giustizia. In molti casi parliamo di abusi di necessità, qui parliamo di speculazione dalla forte connotazione politica. Ancor di più sarebbe interessante sapere come si è espressa la commissione edilizia integrata! Sciù!

LA DIA DELL’ASSESSORE
Il protocollo interno dell’edilizia Privata è il n.9 del 18 aprile e il n.129 delle determinazioni della segreteria generale. D’Andrea fa sue le istanze della signora Miragliuolo Maria, nella sua qualità di proprietaria dell’immobile riportato in mappa al foglio n°11 p.lle 451 e 468.
La Miragliuolo con nota prot. n° 7979 del 28/07/2016 e successiva integrazione prot. n 10771 del 17.10.2016, trasmetteva D.I.A., ai sensi del D.P.R. 380/01 e ss. mm. ed ii., per “Lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione ad un fabbricato e realizzazione di un parcheggio pertinenziale interrato sito alla via D’Aloisio snc riportato in mappa al foglio n° 11 p.lle 451 e 468 ai sensi della Legge 122/1989 e ss. mm. ed ii.”;

Il progetto è redatto dal geom. Ciro Sasso.
“La Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli con nota del 10.02.2017 prot. 1824, pervenuta al protocollo generale dell’Ente in data 14.031.2017 al n° 2866, ha espresso” – rileva D’Andrea – “ai sensi dell’art. 146 del D. Lgs. 42/2004 e ss. mm. ed ii., parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica per l’esecuzione dei lavori richiesti in D.I.A.”.
Poi richiamati una serie di regolamenti e PTP tanto per far scena burocratica si determina l’aliquota da pagare.
“L’aliquota per la determinazione della quota degli oneri di urbanizzazione per edifici residenziali” , fissata con deliberazione G.C. n° 345 del 31.12.1994, adeguamento ai sensi della L. R. n° 6 del 03.01.1985 in applicazione della L. 10 del 28.01.1977 e sulla scorta della deliberazione del Consiglio Comunale n° 26 del 05.08.2003, con la quale sono stati individuati i valori di costo di esecuzione degli interventi a metro quadrato di superficie lorda di pavimento, per la determinazione del contributo per costo di costruzione per interventi legittimamente eseguiti o da eseguire, da utilizzare per l’applicazione della quota di contributo per costo di costruzione per le destinazioni residenziali e Delibera C.C. n° 4 del 10.02.2003 per applicazione aliquota.
L’architetto Enzo D’Andrea determina in via definitiva l’importo dovuto per oneri di urbanizzazione e per costo di costruzione in: € 984,00 l’importo dovuto per costo di costruzione; € 1.486,47 l’importo dovuto per oneri di urbanizzazione;
Ed ordina alla Sig.ra Miragliuolo di pagare le somme entro il termine di quindici giorni dal ricevimento della autorizzazione D’Andrea Alla DIA pezzottata.
Ovvero come scrive il genero di Gaetano Grasso “al fine della esecuzione dell’intervento previsto nella DIA prot. n° 7979 del 28.07.2016 e successiva integrazione prot. 10771 del 17.10.2016, al pagamento delle importi sopra determinati, per un importo complessivo di € 2.470,47 pena l’applicazione di quanto previsto dall’art. 1 L.R. 19/2001 e dall’art. 2 del Regolamento di Attuazione della L. R. 19/2001”.
In caso di mancato pagamento si darà luogo all’avvio delle procedure di riscossione coattiva con spese in danno del contravventore.
Ma figuratevi a chi importa di riscuotere coattivamente da un assessore, suoi parenti od affini.
“Sono fatti salvi i diritti e gli interessi legittimi di terzi, compresi quelli di natura civilistica e patrimoniale, nonché eventuali competenze di altre autorità e/o altri soggetti diversi da questo Comune” sottolinea il responsabile dell’ufficio tecnico, ma questo è quasi pleonastico cosi come le attestazioni di regolarità che corredano l’atto. La determina D’Andrea è immediatamente esecutiva.

1 COMMENT

  1. Ma di cosa ci meravigliamo a Casamicciola accadono da sempre queste schifezze!! Cambiano gli ingredienti ( solo per quanto riguarda i ruoli ) ma la zuppa è sempre la stessa!!!!! Ormai è chiaro bisogna cambiare dal primo all’ultimo questi ” personaggi ” che si sono stabiliti da troppi anni al Napoleone , solo con gente nuova MA PROPRIO NUOVA il paese potrà risollevarsi da tutto lo scempio e il degrado in cui versa . Altro che pulizie di primavera !!!!!!

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