sabato, Novembre 15, 2025

La corrida dell’edilizia privata: un “toro”per Enzo e Massimo

Nuova amministrazione in vista: fuori i “nemici interni” e dentro il gruppo Mazzella, pronto a capitalizzare per il futuro. Intanto il Settore 6 passa nelle mani di Massimo Trofa, con l’accoppiata tra il dirigente ex art. 110 e il ritorno di Franco Fermo al paesaggio. Una manovra che trasforma l’urbanistica nel vero campo di battaglia della politica ischitana

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La tensione politica che attraversa il Comune di Ischia in questi giorni si concentra tutta attorno a due partite strettamente collegate: la definizione del Settore 6, quello dell’edilizia privata, e il disegno della nuova giunta comunale. Due mosse che, insieme, ridisegnano l’intera geografia del potere locale, aprendo la strada a una nuova amministrazione guidata sempre da Enzo Ferrandino, ma profondamente riequilibrata nei suoi assetti interni.

Il sindaco sembra determinato a epurare i “nemici interni”, a cominciare dalla vicesindaco Ida De Maio e da Gigi Mollo, ormai più avversario di piazza che alleato di maggioranza. Ma la quadratura del cerchio passa inevitabilmente anche dal contenimento delle ambizioni del gruppo di Antonio Buono e Luca Montagna, che al momento può contare su due assessori e pretende di non essere ridimensionato.

Con il ritorno di Franco Fermo al paesaggio e la nomina imminente di un dirigente ex art. 110, l’urbanistica di Ischia diventa un’arena politica. L’ingegnere si prepara a vestire i panni del torero, mentre in via Iasolino arriva un “toro” chiamato a reggere urti, demolizioni e pressioni di ogni genere.

In questa ridistribuzione delle caselle, l’ingresso in maggioranza del gruppo di Antonio Mazzella appare ormai come una scelta obbligata: il giovane consigliere, erede della tradizione democristiana di papà Salvatore, è rimasto sinora all’asciutto. Ora è pronto non solo a entrare nel giro che conta, ma anche a indicare un suo assessore, cominciando a costruire la base elettorale dei “Bambiniell” in vista della prossima campagna elettorale.

Se per la nuova giunta ci sarà ancora qualche giorno di attesa, con la possibilità che Ferrandino scelga tre donne da affiancare ad Antonio Buono e Adriano Mattera, sull’edilizia privata non si può più tergiversare. Qui, infatti, il disegno politico è già chiaro: il settore torna nelle mani di Massimo Trofa. L’accoppiata fra il nuovo dirigente nominato con l’articolo 110 e il ritorno di Franco Fermo all’ufficio del paesaggio, che completa l’iter autorizzativo delle pratiche edilizie, consegna al consigliere azzurro un controllo pressoché totale del comparto. Un “en plein” che vale più di un assessorato.

La prospettiva di dominare un ufficio tanto delicato sembra aver allontanato Trofa anche dal suo vecchio riferimento politico, Giosi Ferrandino, oggi sindaco di Casamicciola e grande manovratore delle opposizioni ischitane. I tentativi di Giosi di destabilizzare la maggioranza di Enzo, con le incursioni di Gianluca Trani e i “missilini di carta” orchestrate con i “dipendenti” del Comune di Casamicciola pagati con fondi della Protezione civile, sembrano perdere presa di fronte al bottino edilizio che Trofa si prepara a gestire.

Per comprendere fino in fondo questa svolta bisogna guardare al passato recente. Nel suo secondo mandato, Enzo Ferrandino ha tentato più volte di rinnovare la gestione dell’edilizia privata: prima con Caterina Castagna, poi con Francesco Iacono, infine con Luigi De Angelis. Tutte esperienze finite male, logorate da tensioni interne, pressioni esterne e inchieste giudiziarie. Alla fine, il sindaco ha dovuto tornare all’“usato sicuro” di Franco Fermo, scelta che oltre a garantire esperienza, ha anche rassicurato lo stesso Trofa.

Ma c’è di più. Il ritorno di Fermo all’urbanistica serve anche a regolare vecchi conti. L’ingegnere, finito a processo per la vicenda del parcheggio Siena a Ischia Ponte, aveva pagato le leggerezze dei predecessori nella gestione dei rapporti con la Soprintendenza. Ora, affiancato da un dirigente nominato ad hoc e allineato con le sue direttive, potrà dettare il passo e gestire con maggiore sicurezza il complicato equilibrio tra autorizzazioni e vincoli.

Il nuovo dirigente ex articolo 110, secondo i rumors, dovrà avere spalle larghe, pronte a reggere il peso di demolizioni, pressioni politiche e occhi puntati della Procura. Una figura descritta già come un “toro” da far scendere nell’arena di via Iasolino, pronto a incassare colpi e a proteggere il lavoro del “capo” del paesaggio. Una scelta che, però, non piace a Gianluca Trani, che avrebbe voluto un altro “animale”, forse un profilo più vicino ai suoi desideri.

E così, la corrida dell’edilizia privata non è ancora finita. Perché dietro il sipario delle nomine, si combatte la vera battaglia: quella per il controllo delle leve del consenso a Ischia, dove ogni mattone e ogni permesso valgono più di mille proclami politici.

  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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2 COMMENTS

  1. Josi Ferrandino é l’equivalente (se non il garante) del Renzi nel parlamento italiano… Politico con base ideologica stile WEF “Ricatta e corrompi per il controllo territoriale”

  2. Pensare che la mia bella isola che porto gelosamente nel cuore possa essere amministrata in futuro da un Trani Gianluca (= josi Ferrandino) qualsiasi, mi fa venire l’orticaria…. Brrrrrrr

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