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venerdì, Marzo 29, 2024

La comunicazione politica a Ischia | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 28 aprile 2022

Anche la comunicazione politica è cambiata profondamente, influenzata un po’ come tutto il mondo del marketing dall’avvento dei new media e dal profondo radicamento dei social network in gran parte del tessuto sociale del nostro Paese.

Ci accingiamo anche ad Ischia ad assistere a due campagne elettorali rispetto ai cui sentiment ci sarebbe molto ma molto da scrivere, ma che mi auguro di poter analizzare con maggiore compiutezza dopo la presentazione delle liste, ponendo in evidenza innanzitutto il diverso rapporto che i cittadini dei Comuni di Ischia e Barano d’Ischia avranno rispetto al voto e ai candidati.

Certo è che già in occasione delle elezioni di Lacco Ameno abbiamo visto quanto i due aspiranti Sindaci, che non erano certo novizietti di primissimo pelo e, per giunta, tutt’altro che avvezzi ad un utilizzo professionale dei social, abbiano puntato moltissimo proprio su questo genere di canale, affidandosi a persone del settore, traendone qualche vantaggio ma anche qualche magra figura, allorquando risultava chiaro a tutti che un determinato modo di comunicare non era certo farina del loro sacco.

La stessa cosa è capitata (peraltro messa più volte in evidenza dal nostro Direttore che, come me, di comunicazione ne sa qualcosina) con alcuni consiglieri comunali di varie realtà isolane, i quali da tempo si sono improvvisamente proiettati in un presenzialismo mediatico senza precedenti nella loro storia personale, sia analizzandone lo stile e il linguaggio improvvisamente (e inspiegabilmente) forbiti sia tenendo conto della pressoché inesistente presenza degli stessi nel civico consesso quanto a interrogazioni e interventi in pubblico.Eccoci, quindi, a poco più di due settimane dalla pubblicazione ufficiale di candidati in carica e relativi outsider sfidanti, nella quasi certezza che i loro ghost writer faranno da imbonitori verso la cittadinanza dei soliti libri dei sogni che, tradotti ai sensi del TUEL, diventano magicamente “programmi elettorali”. Siete pronti?

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