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venerdì, Aprile 19, 2024

Juventus un giorno, o Rubentus per sempre

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La Juventus è senza dubbio un club calcistico di prestigio. L’appartenenza della compagine societaria alla famiglia Agnelli le ha consentito, nel corso degli anni, di poter contare su un’indiscutibile solidità economica e su un’organizzazione di altissimo livello, tenendo conto del fatto che non sempre il primo fattore dia per scontato il secondo. Ciò premesso, io stesso sono uno dei tantissimi anti-juventini che esistono ovunque in Italia e, forse, nel mondo. E il perché va ricercato in un’atavica forma di scetticismo verso i reali meriti dei bianconeri, che da sempre non hanno smesso di far parlare e scrivere sul loro conto in relazione a episodi a dir poco dubbi legati al conseguimento di molti risultati utili del loro palmares.

Chiariamo subito una cosa: non sono uno che crede nei luoghi comuni o fonda le sue opinioni su di essi, ma è indiscutibile che la storia del calcio italiano di cui la “vecchia signora” è parte integrante annoveri centinaia di palesi e fondate contestazioni relative a operati arbitrali più che discutibili e che, alla fine, l’hanno sistematicamente favorita.

Quindi la Juventus ha vinto tutti i suoi titoli solo perché favorita dagli arbitri? Assolutamente no. Ma senza voler scivolare sistematicamente sui fin troppo noti fatti ed esiti di Calciopoli che, in ogni caso, fornirebbero un validissimo contributo a questo editoriale, nessuno è in condizioni di poter negare che ancora oggi, mentre la tecnologia VAR ha fatto il suo ingresso nel campionato italiano di serie A proprio per cercare di fugare ogni cattivo pensiero sull’assoluta neutralità e buona fede dei nostri direttori di gara ed essere d’ausilio alle possibili sviste di questi ultimi, continuano a verificarsi episodi che la dicono lunga sulla capacità da parte di qualsiasi sportivo di buona volontà di ritenere “rata e valida” ogni decisione assunta sul campo anche in presenza del chiacchieratissimo sistema di instant review.

Va detto, a onor del vero, che alcune “leggerezze” sono state commesse anche nell’ambito di partite in cui non era impegnata la Juventus, quest’anno. Ma purtroppo per i bianconeri, il retaggio storico che si portano dietro è talmente ricco di sviste a loro favore che, per forza di cose, tutti gli altri sembrano sentirsi titolari di un credito della medesima natura realmente difficile da estinguere. E a tutto ciò si aggiunge l’incapacità di rasserenare le ansie dei loro antagonisti, anche attraverso i comportamenti più che sportivamente discutibili di alcune compagini avversarie (quelle di “Scansopoli”, per intenderci), che attraverso le dichiarazioni di loro tesserati preferiscono tacere o avvalersi della facoltà di non rispondere e, di fatto, alimentano ogni ragionevole dubbio sulla loro buona fede nello schierare in campo –o addirittura convocare- una rosa rimaneggiata rispetto a quella titolare negli scontri diretti con la squadra di una società, nei fatti, “amica”, rispettandola oltre misura finanche nelle trattative di mercato con dirette concorrenti.

Quest’anno più che mai la Juventus è la rivale del “mio” Napoli; un avvincente testa a testa sta caratterizzando già da diverse giornate il campionato che, per la vittoria finale, non consente di andare oltre gli uomini di Sarri e quelli di Allegri, essendoci alle loro spalle un baratro di punti a doppia cifra. Il Ciuccio, con il suo incedere grezzo ma efficace, mantiene costante la sua andatura e la Zebra –senza dubbio animale più elegante ma non per questo più tenace- gli sta col fiato sul collo per non perderne le tracce. Nessuna delle due squadre, finora, pare intenzionata a perdere colpi e quel punticino di distacco sembra voler occupare gelosamente il ruolo da protagonista che sta tenendo col fiato sospeso entrambe le tifoserie a “sole” undici giornate dal termine, con il Napoli a caccia del tanto agognato terzo scudetto dopo un trentennio d’attesa e la Juve tutt’altro che disponibile a rinunciare al suo settimo titolo consecutivo.

Da una parte, confesso che mi piacerebbe vincere sul filo di lana questo scudetto, anche se credo che le coronarie di molti di noi sarebbero messe a dura prova. Sarebbe bellissimo, nonostante ogni fattore arbitrale, riuscire comunque a spuntarla e lasciare alle spalle, a fine campionato, i blasonati nemici calcistici di sempre, i “potenti” che nulla avrebbero potuto difronte alla forza di un gruppo tutt’altro che di pari valore economico ed entità numerica ma, senza timore di smentita, primo assoluto per qualità del collettivo e, soprattutto, del gioco espresso in campo e apprezzato in ogni dove. Che gusto andare a Torino e vincere per la prima volta in quello stadio che personalmente invidio alla Juve ma che non baratterei mai per i ricordi che vanto nel mio vecchio e decrepito San Paolo, ma pensate anche alla possibilità di arrivare testa a testa, fino alla fine, con un super record di punti (senza perdere colpi, il Napoli potrebbe potenzialmente ancora arrivare a quota 102, eguagliando il record della Juve di Antonio Conte del 2014) e dando vita a quell’interminabile serie di festeggiamenti che da Napoli invaderebbe tutti i paesi dove vivono i trentacinque milioni di tifosi azzurri certificati lo scorso anno dalla Nielsen.

Chissà se, un giorno, il tempo e gli eventi riusciranno a lenire questo sentimento di giustificata diffidenza calcistica verso i bianconeri, anche attraverso la capacità di squadre come il Napoli di essere in grado di vincerli con la sola forza del campo, nonostante tutto (luoghi comuni compresi). E chissà se, in un’epoca non troppo lontana, si riuscirà ad eliminare del tutto quei sentimenti di odio che vanno ben oltre il calcio e che, da una parte e dall’altra, danno sfogo ai soliti idioti che non mancano mai. Del resto, sono certo che anche la FIAT e il Vesuvio sarebbero ben lieti di non essere più chiamati in causa così frequentemente.

Nel frattempo, vinca il migliore ma… senza aiutini. Altrimenti… sarà Rubentus per sempre!

 

2 COMMENTS

  1. Certo che se si mette “a parlare” di “rubentus” anche un famigerato fan del caimano ( e quindi totalmente acritico sulle opere anche sportive del suo divo), allora possiamo anche chiudere per stasera la pagina del dispari e dedicarci ad altro. Veramente il mondo sottosopra…

  2. Ad oggi gli AIUTONI ne ha ricevuti molti di più il napoli rispetto alla Juve, poi si sa che il peggior cieco è quello che non vuol vedere. In molti casi conviene dire loro sono aiutati, gli avversari si scansano ecc., solite scuse. La palla è rotonda e gira, guarda ieri sera(Tottenham) una partita quasi persa e in 3 min.è girata nonostante qualche fattore arbitrale.

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