A margine della presentazione del portale vistiischia, il prof. Joseph Ejarque ha commentato la partenza del primo step del piano di riposizionamento turistico del comune di Ischia.
Professore, commentiamo questo primo passo pubblico della DMO. Il sindaco di Ischia ha interpretato il “portale” come una infrastruttura necessaria per il turismo: il mondo cambia, si evolve e bisogna avere un punto di atterraggio da dove ripartire. Mi sembra che queste siano le linee per iniziare a ragionare
“Si. Oggi il portale visitischia.info è operativo. È una pagina attraverso cui i turisti, che raggiungeremo con diverse attività di comunicazione e promozione, potranno approfondire e conoscere. Il portale non è il punto di arrivo e neanche il punto di partenza, ma è uno strumento in più. Dobbiamo ragionare che oggi i turisti li raggiungi con un lavoro continuativo, costante e anche strutturato e tecnico”.
Il lavoro che ha portato alla realizzazione del sito è basato su uno studio. Oggi che ci avviamo verso una nuova dimensione delle dinamiche del turismo, qual è il livello di upgrade dello strumento che oggi avete presentato?
“Quello che noi tentiamo di presentare è l’esperienza che il turista avrà. Oggi non serve vendere o comunicare il territorio, la destinazione, ma bisogna andare a raccontare l’esperienza che il territorio darà al turista. Nel nostro caso, l’aspetto di base è che dobbiamo andare a posizionarci nel mercato, soprattutto europeo, come isola del benessere mediterraneo che è il DNA di Ischia. Questo è quello che i turisti cercano: viaggiare per stare bene, per conoscere e rilassarsi. Tutti elementi che formano parte Ischia e, soprattutto, il carattere ischitano ragione per la quale c’è una rete di operatori che si caratterizza per uno spiccato senso dell’accoglienza dell’isola, in modo tale da raccontare e vendere l’esperienza che i turisti potranno avere se i turisti sceglieranno Ischia come destinazione “.

È un progetto con una timeline lunga, di tre anni e viviamo in una società che si aggiorna ogni sei mesi. In questi tre anni c’è bisogno di attenzione e puntualità.
“Questo è un progetto ampio perché risponde ai tre anni sui quali noi abbiamo determinato un piano strategico. Non è solo il problema del rilancio turistico di Ischia, del sito web o dell’app, ma è molto più complesso. Il primo mattoncino evidente è il sito. I primi risultati dovremo cominciare a vederli la prossima stagione.
Quello che è importante è che noi non dobbiamo ricostruire, ma riorganizzare la proposta turistica complessiva di Ischia e abbiamo 2/3 anni di tempo per farlo e per poterci adeguare, sapendo che, come hai detto, nulla è definitivo e dobbiamo stare attenti ai cambiamenti. Questo è il lavoro che dovrà svolgere DMO: è una parola strana, ma non è altro che un gruppo di lavoro che deve operare, comunicare e ragionare con gli operatori per avere una proposta concreta, tangibile per questo territorio. Questo è quello che dobbiamo fare immediatamente e che già stiamo facendo per portare i primi risultati già nella prossima stagione”.