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martedì, Marzo 19, 2024

Isole covid free: stop al piano di Regione, ASL e Sindaci

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Il prossimo obiettivo, però, è quello di evitare di continuare con la clientela da vaccino e con il mercato dell’inoculazione! La moltiplicazione degli hub e la spicciola clientela locale non possono trovare spazio in questa vicenda. La priorità deve essere chiara: annullare la realizzazione del terzo hub del Negombo e realizzare un unico hub al palazzetto dello sport di Ischia dove concentrare le operazioni di vaccinazione.

Il premier Draghi era stato più che chiaro. In conferenza stampa, rispondendo ai giornalisti aveva annunciato che il Governo avrebbe bloccato ogni tipo di “corsia preferenziale” per la somministrazione dei vaccini. Una iniziativa mirata a limitare il rischio decesso.

Le parole di Draghi erano state precise: “Quello che deve attirare la nostra attenzione é il rischio di decesso. Il rischio di decesso é massimo per coloro che hanno più di 75 anni. Quindi in ordine di priorità bisogna vaccinare quelli che hanno più di 80 anni, poi quelli che hanno più di 70 anni, fino ad arrivare a quelli che hanno 60 anni. Tutto dipende da questo. Ma banalizzando uno dovrebbe dire: smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, smettetela di vaccinare i giovani, i ragazzi… psicologi di 35 anni perché sono operatori sanitari anche loro. Queste platee di operatori sanitari che si allargano in questo modo… Ma con che coscienza un giovane o comunque uno che non é compreso in queste divisioni, salta la lista e si fa vaccinare? Questa é la prima domanda che uno si dovrebbe fare prima di porla al Governo e alle Regioni. Con che coscienza la gente salta la lista, sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte una persona che ha più di 75 anni o una persona fragile. Questo é un primo messaggio che voglio dare.”

E, in linea con questo messaggio, il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 in Italia, il Generale di Corpo d’Armata Francesco Figliuolo, ha emanato la sua direttiva unica: “l’ordinanza ribadisce un concetto: i vaccini saranno somministrati a categorie fragili (ed eventuali caregiver) e poi solo ed esclusivamente per fasce d’età: persone di età superiore agli 80 anni; persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari; − persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni, utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato COVID-19 Vaccine AstraZeneca) come da recente indicazione dell’AIFA”.

Un’ordinanza che spegne i sogni di gloria della ripartenza e soffoca i progetti di quanti già immaginavano di vedersi con la spilla “mi sono vaccinato”.

La necessità di completare la vaccinazione dei più fragili e gli isolani sono più fragili è il messaggio che dobbiamo veicolare e che, già domenica scorsa, abbiamo ampiamente sostenuto e motivato.

Prima di pensare a residenti forti, ad operatori del turismo e ad una vaccinazione massiva è giusto completare le fasce degli over e di quanti sono in prima linea.

Lo stop, però, è stata l’occasione buona per un po’ di speculazione politica! Nessuno si è tirato indietro dal sottolineare, come e quanto, la nuova ordinanza di Figliuolo sia stata una bocciatura per il governatore De Luca che, in dirette social e in tv nazionale, aveva trasformato la necessità di rispondere a disagi territoriali evidenti in occasione di rilancio economico e turistico. Dopo un anno, è bene dircelo, fare la ancora la guerra tra salute ed economia non è mai la soluzione giusta.

BASTA CON LA MOLTIPLICAZIONE DEGLI HUB

Il prossimo obiettivo, però, è quello di evitare di continuare con la clientela da vaccino e con il mercato dell’inoculazione! La moltiplicazione degli hub e la spicciola clientela locale non possono trovare spazio in questa vicenda. La priorità deve essere chiara: annullare la realizzazione del terzo hub del Negombo e realizzare un unico hub al palazzetto dello sport di Ischia dove concentrare le operazioni di vaccinazione.

A Febbraio, per i meno attenti, già abbiamo dato prova di essere una macchina sforna salta fila e di aver preso in giro anziani e deboli in attesa. La vaccinazione del mondo scolastico dove hanno sfilato esperti di PON e altre figure non proprio “scolastiche” hanno fatto pendant con la fila degli operatori termali tra cui hanno fatto capolino figure che non hanno nulla a che fare con le “terme”.

In terra ferma, per restare nell’ambito delle decisioni assunte dall’ASL Napoli 2 Nord è giusto evidenziare che la vaccinazione dei Comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte di Procida prevede solo 3 hub vaccinali. Quello al Santa Maria delle Grazie, quello di Quarto e quello presso la Casina vanvitelliana per Bacoli e Monte di Procida. 3 hub per vaccinare oltre 170 mila persone. Si, avete capito bene, oltre 170 mila persone! Facciamo i seri.

Scorrendo quanto ha deciso il Generale Figliuolo, sembra che sia arrivata anche la parola fine a quanti pensavano, anche ad Ischia, di fare cittadini di serie A e serie B (come si voleva fare con l’hub del Negombo, dove, magari, erano gli albergatori a segnalare gli elenchi): Parallelamente alle suddette categorie è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del COVID-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private. A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato. Le persone, che hanno già ricevuto una prima somministrazione, potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino.

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