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giovedì, Aprile 25, 2024

Isola & cantieri: è SOS Strade. Sono “finite” le navi per l’asfalto

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Ida Trofa | In questi giorni, mesi, in cui la nostra isola sta vivendo un profondo disagio per la incredibile mole di cantieri in corso su tutto l’anello stradale isolano, un altro problema si pone pi cogente che mai. Il rifacimento del manto stradale dopo i lavori e soprattutto il reperimento delle materie prime per l’attuazione di tali opere. Ovvero i conglomerati bituminosi. Ebbene in queste ore che ci separano dall’avvio ufficiale della stagione estiva, un altro dramma si consuma sulle vie del mare: l’impossibilità di far arrivare sull’isola, con mezzi idonei ed in maniera celere e puntuale l’asfalto, il conglomerato bituminoso necessario. Sia per i lavori della metanizzazione e fibra ottica (CPL Concordia-Telecom) che per le opere in corso sul fronte mare.

Per questo rischiamo di vivere una estate, quella 2021, all’insegna delel buche sulla strada è principalmente sulla SS 270 Ischia Casamicciola e le altre strade isolane interessate dai lavori. Perché? Perché la ditta incaricata e vincitrice dell’appalto non riesce a raggiungere l’isola. Non ci sono, o non vogliono esserci, è tutto da stabilire, navi traghetto idonee o in servizio, in grado di garantire il trasporto quotidiano di detti materiali. Un trasporto bastante per consultare in questa condizione climatica le pere di posa e messa in opera dei nuovi manti stradali. Inoltrate diverse richieste alle varie compagnie di navigazione, dalla Traspemar alla Medmar, a quanto pare, rilevano gli addetti ai lavori, nessuno ha saputo fidare risposte esaustive in termini di servizio. Tutto resta nell’ambito dei se e dei ma.
Parliamo di lavori importantissimi sulle vie principali dell’Isola, oltre che in termini di immagine, per una realtà con velleità di sviluppo turistico, anche in termini di sicurezza. Non si contano più gli incidenti registrati a causa delle tracce,dei rattoppi e delle sconnessioni che insistono nelle zone oggetto dei lavori de quo.

Come si può garantire la viabilità su queste strade? Come si può viaggiare e lavorare in queste condizioni. Tutte domande a cui bisognerebbe dare risposte. Come bisognerebbe darle al territorio che sta patendo disagi e problemi enormi proprio per la massiccia mole di cantieri e la pesante invasività degli stessi. Un problema serio nell’ottica generale di un’isola che punta a ripartire nonostante il COVID-19.
Attualmente con il regime di opere in corso serve l’arrivo di 1 o 2 camion al giorno carichi di conglomerato bituminoso, già lavorato e pronto per la messa n opera.Si tratta di tre assi con una tara a pari di sponda di 25 m cubi. Insomma è chiara la mole di materiale occorrente.

Tra qualche settimana, per i lavori sulla SS 270, parliamo solo delle attività tra Ischia e Casamicciola Terme, occorrerebbero dai 3 ai 4 camion al giorno. Una missione quasi impossibile se pensiamo che ad oggi risulta un impresa far giungere un solo camion dalla terraferma sull’isola.Parliamo di materiali già lavorati, sensibili alle escursioni termiche delle temperature che non possono restare a deposito o esposte per un tempo eccessivo e che di certo non possono restare in banchina in attesa che giunga un nave o un mezzo per trasportarle dal continente alle isole. Materiali che abbisognano di essere impiegati in tempi brevi. Insomma una questione perniciosa che meriterebbe la giusta attenzione delle autorità. Come deve essere trasportato l’asfalto per rimettere in sicurezza le strade di ischia dopo i cantieri?
L’auspico è che chi di dovere ci risponda al più presto.
Qualche anno fa ci fu lo stesso problema.La questione del trasporto del conglomerato bituminoso fu addirittura oggetto di un provvedimento a firma del comandante della Capitaneria di Porto Antonio Basile. Le autorità marittime dovettero intervenire per dirimere la questione che rischiava di paralizzare il settore.

I conglomerati bituminosi devono viaggiare con navi da trasporto speciali, battenti bandiera rossa, oppure possono viaggiare con navi di linea?
Stando alla normativa recente il conglomerato non è una merce pericolosa, però ci sono delle eccezioni sulle temperature. Ovvero se è già pronto per la stesura ad alte temperature si rilevano dei rischi riportati nella scheda di sicurezza.
Questo è quanto rilevato dalla Capitaneria di Porto di Napoli nel merito del Trasporto Marittimo da e per le isole di prodotti denominati “Conglomerato Bituminoso a Freddo”, “Conglomerato bituminoso a Caldo”.
“Dopo una approfondita disamina della normativa vigente sul trasporto marittimo di merci pericolose, sentito il parere del chimico del porto, si può affermare che i prodotti identificati con il nome commerciale di “conglomerato bituminoso a freddo o a caldo”, non sono classificabili come merce pericolosa sia per l’A.D.R. né
tantomeno per l’IMDG Code. Ciò posto occorre evidenziare che da una disamina della scheda di sicurezza, il prodotto viene identificato come “conglomerato bituminoso”. Tuttavia la scheda omette di identificare i rischi relativi al trasporto marittimo del carico in parola, imponendo di consultare il produttore ovvero il trasportatore“.

Cosi scrive l’autorità marittima.“ Pertanto, in assenza di una specifica relazione tecnica, a cura i del produttore (a cui spetta l’onere della corretta classificazione della
merce), che integri nel senso appena specificato la scheda di sicurezza — con particolare attenzione alla temperatura di trasporto del prodotto — non si potrà procedere all’imbarco“. Insomma il quadro che regolamenta il settore è chiaro. Come sono chiari i problemi dei collegamenti nel golfo di napoli. Ancor di più è noto il dramma dei trasporti speciali. Resta l’incognita di lasciare l’isola con strade dissetate e senza asfalto. E no possiamo consetirlo. Qualcuno faccia in modo che i conglomerati e le merci speciali raggiungano l’isola.

1 COMMENT

  1. Quest’isola ha gli amministratori che si merita, riusciamo ad andare sulla luna e su marte, ma non riusciamo a trasportare dei camion da Pozzuoli o Napoli a Ischia.

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