fbpx
venerdì, Marzo 29, 2024

Ischia, veleni al palazzo di giustizia

Gli ultimi articoli

Lettera al vetriolo contro tre avvocati. Sottoscritta dall’avv. Antoniadis che l’ha disconosciuta. Una manina anonima cerca di mettere in ginocchio l’ufficio del Giudice di Pace scrivendo al consiglio dell’Ordine

Polemica  | Una manina alquanto birichina si è messa all’opera e armato di computer ha confezionato una letterina molto piena di accuse indirizzata al consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli. In cui si accusavano tre avvocati del Foro di Ischia di essere particolarmente padroni della cancelleria del Giudice di Pace. Di avere una particolare padronanza e un’agibilità nel poter visionare i fascicoli che ad altri era preclusa. Una manina per dire al governo dell’avvocatura partenopea che quanto accadeva ad Ischia era fuori controllo e che alcuni avvocati non si comportavano correttamente. Danneggiando invece gli altri colleghi che erano più rispettosi delle procedure ed attendevano che le loro richieste venissero esaudite dagli addetti alla cancelleria. Un’accusa grave, che ha scatenato un vero e proprio vespaio di polemiche, perché quella missiva portava la firma dell’avv. Antoniadis. Una firma apocrifa che è stata disconosciuta immediatamente e senza indugio dallo stesso Antoniadis, che si è detto sconcertato, incredulo nel chiamarlo in causa per un episodio di cui lui non era a conoscenza.

Chi ha confezionato la lettera anonima ha studiato nei minimi particolari come provocare il casino in tribunale e attirare l’attenzione degli organi istituzionali di Napoli per mettere sotto la lente d’ingrandimento il Giudice di Pace. Chi ha scritto quella lettera è certamente un addetto ai lavori che con ogni probabilità bazzica la sezione distaccata di Ischia e che si sente emarginato, non riuscendo ad essere al passo con i colleghi? Presentando un esposto in modo anonimo incolpando l’avv. Antoniadis, ma con uno scopo ben preciso. Evitare eventuali denunce per calunnia e finire nel registro degli indagati.

Immediata la reazione dell’avvocatura che opera presso gli uffici del Giudice di Pace, che si sono astenuti nello svolgere quelle attività che avevano come unico scopo dare una mano a coloro che lavorano in cancelleria e che non possono fronteggiare da soli le migliaia di fascicoli, e chiedendo che in tutte le udienze vi sia la presenza del cancelliere per confezionare i verbali e le ordinanze del giudice. I veleni alla sezione distaccata di Ischia continuano incessantemente a piovere su una struttura giudiziaria che va avanti con grossissime difficoltà e che rischia di arenarsi senza un supporto dei dipendenti, che non arriveranno mai per carenze di personale e per mancanza di mezzi.

 

 

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos