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sabato, Aprile 20, 2024

Ischia, mancano i gol degli attaccanti

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Solo ed unicamente la salvezza. Non ci sono altri obiettivi possibili per l’Ischia Isolaverde, attesa da una seconda parte di stagione oltremodo complicata. Potrà sembrare banale, ma per conservare la categoria i gialloblu hanno assoluto bisogno delle reti dei suoi attaccanti, che potrebbero certamente fare meglio di quanto fatto vedere in questa prima parte della regular season. C’è bisogno dei gol degli arieti gialloblu anche perché a dirlo è la storia recente dei campionati italiani, all’insegna di squadre costrette a navigare nei bassifondi della classifica che si affidano al bomber di turno per evitare la retrocessione. Per intenderci, i più grandi potrebbero pensare al Dario Hubner a Brescia, i più giovani a Luca Toni a Verona, gli appassionati di Lega Pro potrebbero fare il nome di Salvatore Caturano, che l’anno scorso – a suon di gol – ha dato una grande mano al Melfi di Bitetto, capace addirittura di stazionare nelle zone di metà classifica. Abituato bene dal bomber napoletano attualmente all’Ascoli, il tecnico Leonardo Bitetto avrebbe bisogno come un pane di un Luca Orlando in versione Paganese: no, non ci riferiamo all’unica rete messa a segno in stagione dall’ex Messina, ma della sua annata d’oro in maglia azzurrostellata, nel 2011-12, quando mise a segno più di 20 gol tra campionato, play-off e Coppa Italia. Ed è proprio il classico giocatore in stato di grazia, in grado di metterla dentro con estrema facilità a mancare ad un’Ischia capace di segnare 11 gol, di cui 7 con elementi del reparto offensivo. A guidare questa classifica è Nicola Mancino, autore di tre reti e capace di compensare l’assenza di un bomber classico. Anche qui si capisce la grande importanza del trequartista ex Casertana, apparso sottotono nelle ultime uscite, per quanto – almeno a Monopoli e come successo in altre trasferte – si è fatto apprezzare più in fase di interdizione che di costruzione (non dimentichiamo che in carriera ha anche agito da mezzala). L’impressione, così, è che se non la mette dentro Mancino, le cose si fanno complicate per i gialloblu: se Orlando si fa notare più per prestazioni votate al sacrificio, Kanoute (autore di due reti in stagione) si ritrova adesso in difficoltà tanto sul piano della prestazione nuda e cruda, tanto sul piano realizzativo. Come prevedibile, le squadre avversario hanno iniziato a studiare il gioco dell’Ischia e nello specifico le peculiarità dell’attaccante senegalese: non sorprende più, così, vedere squadre come il Monopoli che chiudono la profondità e spesso e volentieri raddoppiano sull’ex Benevento che così non riesce ad attaccare gli spazi e sfruttare la sua velocità.

L’Ischia, così, si ritrova ad avere assoluto bisogno delle reti dei suoi arieti, ma si ritrova in rosa tre attaccanti che al momento non sembrano dare le stesse garanzie, in termini realizzativi, di gente come Croce e Gambino (Monopoli), Baclet (Martina Franca) e Grandolfo (Fidelis Andria), esempi lampanti di bomber a disposizione di squadre che lottano per non retrocedere. Nella speranza di un Orlando in stile Paganese o di un Mancino più incisivo e meno votato a gare di sacrificio, possibile che il vero bomber dell’Ischia tornerà in gioco a gennaio inoltrato? Ogni riferimento è ad Ameth Fall, vero rimpianto di questa stagione, adesso impegnato nella riabilitazione dopo l’intervento al perone. Lui sì che servirebbe come il pane.

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