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Ischia, la fine di Aenaria per un’eruzione o un terremoto? Esperti a confronto

By Redazione Extra

October 18, 2018

Un terremoto? Un’eruzione? Cosa ha sommerso quella piccola Atlantide che è Aenaria, l’antica Ischia d’epoca romana, la cui struttura portuale, ricoperta dalla posidonia, sta venendo fuori nella baia di Cartaromana? La domanda ha contorni affascinanti: tra il 130 e il 150 dopo Cristo un evento di natura geologica, evidentemente legato all’atavica turbolenza dell’isola, ha spazzato via tutto, inducendo la popolazione ad abbandonare il porto. Dove la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Napoli, l’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” e la cooperativa Marina di Sant’Anna, nata dalla passione di un gruppo di pescatori e barcaioli, ha trovato preziosi e monete. “E il forte sospetto è che la gente non abbia fatto in tempo a scappare”, spiega l’archeologa subacquea Alessandra Benini. Per rispondere a una questione millenaria si riuniscono a Ischia esperti di archeologia e geologia per una conferenza di spessore in programma sabato 20 ottobre, a partire dalle 10.30, nella sala multimediale Aenaria di Ischia Ponte e inserita nell’ambito della “Settimana del pianeta terra”.Un dibattito stimolante, che potrebbe aggiungere nuovi tasselli al composito mosaico della storia, affascinante, di un fazzoletto di terra che rappresenta un vero “unicum” e dove ancora oggi colonnine di anidride carbonica, i cosiddetti “vents”, testimoniano il vulcanesimo attivo del sottosuolo di Ischia.I lavori inizieranno alle 10.30 con i saluti istituzionali del sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino. Tra gli interventi in programma: Alessandro Sbrana, ordinario di Geochimica e Vulcanologia presso il Dipartimento di Scienze della Terra della Università di Pisa e docente di Geotermia e Geologia del Vulcanismo, che parlerà dell’evoluzione vulcanologica dell’isola d’Ischia e in particolare del campo orientale vulcanico emerso e sommerso; Alfredo Trocciola, geologo di ENEA – Agenzia nazionale energia, nuove tecnologie e sviluppo economico sostenibile, che si soffermerà sulla Valorizzazione sostenibile dei siti geoarcheologici sommersi; Alessandra Benini, che illustrerà il contributo dell’archeologia subacquea allo studio delle variazioni geomorfologiche della linea di costa: Aenaria e la baia di Cartaromana. Il convegno è aperto a tutti; è prevista anche un’escursione nella baia a bordo di una barca con fondo trasparente (il servizio è ancora attivo per turisti e interessati; info 081 984854). Nel corso della giornata saranno per la prima volta presentati al pubblico gli ultimi reperti, tra i quali una preziosa anfora per il vino di età repubblicana, recuperata negli ultimi giorni nel mare dell’antica Aenaria.

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