Adesso inizia un nuovo campionato. Dopo la prestigiosa vittoria con il Catania, l’Ischia Isolaverde può guardare con maggiore fiducia al futuro, forte della cura Di Costanzo e di un gruppo che – nonostante una serie di addii eccellenti – sembra in grado di dare maggiori garanzie rispetto a quello diretto a suo tempo da Leonardo Bitetto. Il dato che salta all’occhio è, certamente, l’inversione di tendenza al Mazzella, con i gialloblu capaci in due gare di racimolare 4 punti e soprattutto di non subire gol davanti al pubblico amico dopo un periodo che definire difficile è dire poco. La rinascita gialloblu, così, si spiega con la prova monumentale di Moracci e Bruno, bravi ad annullare uno degli attacchi più forti della categoria con anticipi d’alta scuola e diligenza tattica. Ma l’Ischia non è solo difesa: da segnalare anche le geometrie di Spezzani e Di Vicino, giocatori che sabato – nonostante una forma fisica non ottimale – hanno messo in mostra colpi che fanno ben sperare per il futuro. E pensare che ai box c’è ancora un certo Manuele Blasi, uno che potrebbe risultare determinante quando ci sarà da lottare su campi difficili. Bene, benissimo anche l’attacco, con Kanoute che continua ad avere un ruolo di protagonista assoluto e che, adesso, può fare affidamento su un Gomes certamente più adatto alle sue caratteristiche rispetto agli ex compagni Fall e Mancino. A plasmare il tutto le mani sapienti di Mister Nello Di Costanzo, bravo a semplificare il gioco dei gialloblu, ad abbandonare la soluzione del trequartista e a mettere in campo un 4-4-2 lineare ed avvolgente, ma anche all’insegna della prudenza. Il credo tattico del tecnico acerrano è chiaro (e vincente, come dimostrano i tanti successi in carriera), adesso probabilmente toccherà alla società mettergli a disposizione un organico più completo: i gialloblu, infatti, sono alla ricerca di un attaccante di riserva e di un’ulteriore alternativa in difesa, alla luce dell’acquisto sfumato di Esposito. Ma, aldilà di nuovi puntelli dalla lista svincolati, la strada intrapresa da Armeno e compagni sembra quella giusta
Guai a fermarsi, adesso. Gli isolani sono adesso attesi da due sfide decisive contro agguerrite concorrenti per la salvezza diretta. Due trasferte consecutive, la prima ad Agrigento contro un Akragas reduce da tre vittorie consecutive, a dimostrazione che la cura Pino Rigoli sta avendo successo. Non sarà un match facile, come non sarà facile – tra due settimane – la sfida con il Melfi in terra lucana. Due sfide delicatissime e decisive: ci vorrà la migliore Ischia, ci vorrà la squadra orgogliosa e sbarazzina vista sabato contro il Catania. Per cullare quel sogno chiamato salvezza diretta.