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giovedì, Aprile 25, 2024

Ischia, ecco “Largo Domenico Di Meglio”

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Una bellissima mattinata baciata dal sole ha fatto da sfondo ad uno dei momenti, forse, più sentiti di questa prima parte dell’anno: l’intitolazione del nuovo largo realizzato tra via Quercia e la SS270 a Domenico Di Meglio.

Due i momenti che hanno portato allo svelamento delle targhe in ceramica: l’incontro istituzionale presso la sala del consiglio comunale di Ischia e l’appuntamento presso il largo, un posto che è particolarmente gradito dalla famiglia perchè, al di là della vicinanza alla casa materna di Domenico, l’amministrazione ha deciso di creare proprio lì uno spazio per bambini e un prato che dà il benvenuto, con fiori e scritta, a chi arriva sulla nostra isola e nel comune di Ischia.

“E ciò è un po’ il simbolo della linea giornalistica ed editoriale di Domenico Di Meglio – spiega Gaetano Di Meglio – idee che avevano portato alla creazione di un movimento mai concretizzatosi ma che è rimasto liquido nella nostra società, del “turismo siamo noi”. In questi giorni ho riletto molti editoriali degli ultimi anni e, se non vi erano fatti di cronaca, gli stessi erano incentrati sul turismo e sull’evoluzione del giornalismo locale. Giornalismo locale perchè a servizio della comunità.”

E’ così che è stato dato il via al dibattito, in una sala gremita di amici di Domenico e non solo. Al tavolo dei relatori, assieme al nostro direttore, Gaetano Di Meglio, il sindaco Giosi Ferrandino, il vicesindaco Enzo Ferrandino, l’assessore Rosanna Ambrosino, Antonio Pinto (socio e amico da sempre di Domenico, ndr) e Mimmo Falco (amico di Domenico e componente dell’Ordine dei Giornalisti, ndr).

“Sono contento di avere Mimmo Falco qui questa mattina, grande amico di Domenico e non solo – ha continuato Gaetano Di Meglio – e di poter condividere con i presenti alcuni tratti del giornalismo e del concetto di informazione che sono alla base della linea editoriale seguita da Domenico.”

Il concetto del “locale” accostato a quello del “giornalismo”, infatti, è difficile da spiegare, ma racchiude in sé un unicum. “Sulla targa che è stata apposta in strada – sottolinea – vi è scritto Maestro di giornalismo locale, perchè aggiungere questa parola cambia, davvero, tutte le dinamiche.”

Giosi Ferrandino, nel suo saluto istituzionale, ha illustrato l’importanza dell’intitolazione e l’iter che ha portato alla realizzazione della stessa.

“E’ bello vedere qui presenti tanti amici e tanti giornalisti, proprio a testimoniare la valenza e il bellissimo ricordo che si conserva della figura, molto importante, di Domenico Di Meglio – ha dichiarato il sindaco Giosi Ferrandino – questo è uno degli ultimi atti del mio sindacato e sono molto felice di esser riuscito a portare a termine un iter voluto dall’intera amministrazione e che ha fatto sì che il nome di Domenico Di Meglio resti scolpito sul nostro territorio. Il luogo, oltre ad essere simbolico per la famiglia e noi tutti, fa anche parte dei tanti e positivi interventi effettuati lungo le strade ischitane e che ha portato al decongestionamento di alcuni tratti cittadini. Domenico Di Meglio ha segnato la storia non solo del giornalismo dell’isola di Ischia, ma ha influenzato la vita sociale e politica del nostro comune. Certo, spesso è stato scomodo, ma lo faceva perchè amava troppo la sua terra, era da pungolo per l’attività politico-amministrativa e per la società tutta.”

Conosciuto in tutta Italia, Domenico Di Meglio veniva preso ad esempio dalla categoria e le sue

“Oggi abbiamo riconosciuto un merito ad una persona che ha fatto tanto per tutti e ha fatto crescere la nostra comunità.”

Molto intenso, poi, l’intervento di Mimmo Falco, volto e firma molto importante del mondo del giornalismo nazionale, amico di Domenico prima ancora che collega.

“Oggi voglio condividere con voi alcuni ricordi e alcune considerazioni – dichiara con non poca emozione – riguardo la vita di Domenico. Ha vissuto con passione ed amore la professione, come nessun altro al mondo. Mimmo è morto all’improvviso ma con la gioia di sapere di rappresentare il giornalismo, quello vero. Per lui esistevano tre concetti, la libertà, la verità e la legalità, concetti che ha sempre messo in pratica, facendolo considerare da tutti non solo un giornalista locale, ma un giornalista vero. Quando conobbi Domenico, io ero un giovane e, come lui, volevamo cambiare il paese per migliorarlo. Mi propose, tanti anni fa, di fare un giornale sportivo e iniziammo l’avventura dello Sport Isolano, che facevamo col ciclostile e tanta passione. Da settimanale, passò a quotidiano grazie a chi credeva in lui e la sua redazione divenne un luogo speciale, un fenomeno editoriale meraviglioso nato nelle nostre terre. C’era la speranza dei giovani di andare avanti in una professione che oggi viene mortificata da vari elementi. Domenico credeva nei valori della professione e dell’amicizia, quella vera, senza interessi e sotterfugi. Perchè, ora questa cosa deve essere sottolineata? Perchè Ischia ha una forte anima nella comunità, che mantiene la civiltà degli essere umani. Intitolare una piazza ad un collega giornalista è un atto di grande sfida perché chi ci lascia non muore mai, come Domenico, cui restano i suoi scritti e le sue azioni; non è una formalità, ma è un fatto di cuore e di coscienza. Domenico parlava con il linguaggio del popolo e sintetizzava cuore e mente, mettendoli insieme, non lasciava mai nessuno indietro. Io sono molto orgoglioso di avere nel mio curriculum la collaborazione con Il Golfo e di essere entrato nell’ordine con Lo Sport Isolano.”

Con gli applausi di tutti i presenti, poi, Mimmo Falco ha consegnato uno splendido riconoscimento al nostro direttore, Gaetano Di Meglio, che conserviamo gelosamente presso la nostra redazione.

“Oggi – ha continuato Mimmo Falco – voglio dare a Gaetano una medaglia dell’Ordine da conservare presso la redazione de Il Dispari, un segno per l’operato di Domenico. Dobbiamo essere orgogliosi di appartenere a questa isola meravigliosa che ha dato tanto da un punto di vista culturale ed economico. Io consegno questo riconoscimento che non è un merito nostro, ma è un merito di Domenico, che ha rappresentato e rappresenterà sempre un punto di riferimento per un giornalismo che non scendeva a compromessi, una figura unica nel suo genere che ha lasciato il suo ricordo a varie generazioni. Gaetano, a te il compito di continuare l’opera di tuo padre, certo Domenico non può e non deve essere imitato, ma le capacità che hai possono portare ad un prosieguo dell’opera di Domenico, sono convinto che Gaetano saprà onorare la figura di suo padre e delle attività che ha messo in essere.”

Un discorso toccante che, in conclusione, ha visto i giovani ancora una volta protagonisti: “Deve esserci la speranza di dare ai giovani la possibilità del lavoro, dobbiamo fare squadra, non essere egoisti. Anche qui a Ischia bisogna avere la speranza di creare nuove attività economiche e legate alla cultura, per risollevare la società.”

Mimmo Falco, che ha anche premiato Peppino Mazzella, con un riconoscimento per la sua lunga militanza nell’Ordine dei Giornalisti, ha tratteggiato alcuni degli aspetti salienti e unici della figura di Domenico Di Meglio risvegliando, nei presenti, emozioni e ricordi.

“Sono stati otto anni molto particolari – ha dichiarato il nostro direttore Gaetano Di Meglio – è cambiata la nostra vita, il mondo dell’informazione è stato stravolto da nuove regole e nuovi strumenti, ma sono rimasti gli stessi problemi. Rileggere gli editoriali di Domenico è come rileggere una cronaca dei giorni nostri. Però Domenico, al di là delle proposte, era uno che, lo ricordo bene perché un po’ mi ha caratterizzato e un po’ ha condizionato le scelte editoriali che abbiamo fatto successivamente, scriveva critiche dirette e forti. E mentre oggi chi fa giornalismo si trova ad una possibilità di risposta su un altro media. Io ho provato ad immaginare mio padre con una pagina Facebook… sarebbe stata un’arma straordinaria.”

Presente, tra il pubblico, anche Rosa Iacono, da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle persone diversamente abili.

La conclusione della mattinata è stata affidata a Gaetano Di Meglio. “La scelta della sala del consiglio comunale non è casuale. Noi come cittadini dobbiamo riappropriarci di questo luogo, Domenico, per tutto ciò che faceva, aveva ampia considerazione per i risvolti della politica, le critiche che faceva erano rivolte all’azione politica, per essere da sprone. Questo luogo perchè, il giornalismo che ha una missione e crede che il giornalismo serva per cambiare le condizioni del paese in cui si vive, deve stare in questa sala e vivere con i protagonisti di questa sala. Perchè il giornalismo senza democrazia non può esistere e se questa è la casa della democrazia, non può non essere anche la casa del giornalismo. Grazie all’amministrazione per averci aperto le porte.”

Al termine del dibattito, poi, tutti si sono spostati in via Quercia, per lo svelamento delle targhe.

“Abbiamo deciso – ha sottolineato Gaetano Di Meglio – di realizzare due targhe, una con l’indicazione grande “Largo Domenico Di Meglio” e una seconda con una sorta di epitaffio per le future generazioni: Largo Domenico Di Meglio, maestro di giornalismo locale e fondatore del quotidiano Il Golfo. Abbiamo scelto solo questa testata perchè credo che l’aver fondato negli anni ’70 il Settimanale sia stato solo un momento di transizione e preparazione al primo quotidiano locale italiano, una realtà unica e negli anni sono stati tanti i giornalisti italiani che si sono recati in redazione per studiare il fenomeno. Per fare il giornale, e questo è un insegnamento che come figlio porterò sempre con me, papà si è dimesso da un posto pubblico, papà lavorava all’Ufficio Tecnico del comune di Serrara Fontana, e impegnò tutta la sua energia e le sue risorse in questa occupazione, vivendo felice e contento.”

Tanti amici e tanti sorrisi per una cerimonia molto sentita ed emozionante; tanti applausi al momento dello svelamento delle targhe che rendono ancor più indelebile il ricordo e gli insegnamenti di Domenico Di Meglio.

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