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venerdì, Marzo 29, 2024

Ischia, che sorpresa: spunta una sula piedirossi, è la prima volta in Italia

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Il monitoraggio ornitologico dell’area marina protetta Regno di Nettuno con Ardea “cattura” una specie pantropicale mai rilevata nel nostro Paese: un passaggio “accidentale” per il mare Mediterraneo?

Un esemplare di una specie mai osservata prima in Italia è stata fotografata nel mare di Ischia, a pochi metri da punta Imperatore, sul versante sud-occidentale dell’isola. Si tratta di una sula piedirossi (Sula sula il nome scientifico), specie pantropicale molto rara nel Mediterraneo.

Prima dell’osservazione di questi giorni, era stata vista appena 13 volte in Europa, di cui otto in Spagna, una in Portogallo, due in Francia e una nel Regno Unito. L’avvistamento è avvenuto nell’ambito del monitoraggio ornitologico che l’area marina protetta Regno di Nettuno, che abbraccia le isole di Ischia e Procida, ha stipulato con l’associazione ARDEA. Durante l’uscita di monitoraggio, cui hanno preso parte l’ornitologo Marcello Giannotti, la biologa marina Laura Tamburello, il fotografo Michelangelo Ambrosino e il naturalista Davide Zeccolella, sono stati censiti anche 70 gabbiani corsi, specie particolarmente protetta tipica del Mediterraneo, alcuni dei quali presentavano anelli identificativi con codici che hanno permesso agli esperti di individuare la provenienza.

La presenza della sula piedirossi sarebbe del tutto accidentale e, comunque, non direttamente riconducibile al climate change. L’identificazione della specie è stata confermata dal Ottavio Janni, membro della COI (Commissione Ornitologica Italiana), nata nel 1981 con lo scopo di omologare le specie rare ed accidentali.

“La presenza di una specie nuova è una notizia rilevante – sottolinea il direttore del Regno di Nettuno, Antonino Miccio – e conferma l’importanza di un monitoraggio costante sulla biodiversità del nostro mare, in grado di fornire elementi scientifici e, soprattutto, di raccontare al grande pubblico la straordinaria varietà degli organismi che popolano il golfo di Napoli, favorendone una sempre maggiore tutela”.

“L’avifauna marina per molti aspetti è ancora avvolta dal mistero e  la difficoltà di rilevare dati in mare aperto e di standardizzare i censimenti, di documentare i comportamenti sotto la superfice rendono la collaborazione fra l’area marina protetta e la nostra associazione ornitologica un sodalizio prezioso”, spiega il presidente di Ardea Rosario Balestrieri. “Osservare l’avifauna marina – aggiunge – è importante, non soltanto per rilevare specie rare o accidentali o altri aspetti eccezionale ma per comprendere numerosi questioni importanti per la sostenibile gestione dell’area e la tutela delle specie”.  

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