«Le date ipotizzate dal Comitato Regionale Campania per riprendere gli allenamenti e per i recuperi delle partite delle prime giornate sono ottimistiche ma ci faremo trovare pronti». Per grandi linee è il pensiero delle tre società isolane di Eccellenza all’indomani di quanto stabilito dal direttivo del comitato presieduto da Carmine Zigarelli. Quest’ultimo, prima ancora che venissero divulgate le linee guida della Lega Nazionale Dilettanti, aveva contattato personalmente tutti i presidenti delle società campane di Eccellenza per avere un quadro chiaro prima di mettere sul tappeto delle proposte da portare in direttivo. Al termine del quale è stata diffusa una nota che non si presta a interpretazioni: «(…) immaginando la possibilità di poter riprendere le attività appena dopo il termine di efficacia dell’attuale DPCM, si ipotizza la ripresa degli allenamenti a partire dal 4 dicembre, per le due settimane successive. Si ipotizza una ripartenza per il week del 19-20 dicembre prima con i recuperi delle gare non disputate per poi partire con i campionati. Nei successivi Comunicati Ufficiali, e in base alle ulteriori normative governative, saranno resi noti tutti i dettagli della ripresa». Zigarelli dal canto suo ha affermato che «il nostro più grande auspicio per il calcio dilettantistico e giovanile campano è quello di una ripartenza in tempi stretti, ma che sia ben chiaro che tutte le nostre decisioni sono diretta conseguenza dei dispositivi governativi».
ISCHIA
Da sette giorni i calciatori dell’Ischia non si allenano al “Mazzella”, svolgendo nei pressi delle rispettive abitazioni il programma individuale predisposto dallo staff tecnico. «Il presidente Zigarelli una decina di giorni fa chiese il parere dell’Ischia sia per la ripresa degli allenamenti che dell’attività agonistica – ricorda il dg Pino Taglialatela –. Dissi che nel giro di una decina di giorni saremmo stati pronti. Nel frattempo la Campania è diventata zona “rossa” e gli scenari sono cambiati. Speriamo nella riapertura ma tutto dovrà avvenire in sicurezza. Lo Stato sta facendo la sua parte, qualche piccolo sostegno è stato garantito. Bisogna guardare alla ripresa e continuare a prepararci. Nel momento in cui si ripartirà, le due settimane potrebbero essere sufficienti e dal 20 dicembre potremmo anche effettuare i recuperi, per ritrovarci nell’anno nuovo alla pari con il calendario e riprendere dalla quinta giornata».
La data del 4 dicembre sembra ottimistica. «Ho appreso quanto dichiarato da Spadafora. Il ministro dello Sport non ha dato molte speranze, ma spero che la curva del contagio si abbassi per consentire di riprendere. Ripeto, appena ci daranno l’Ok, l’Ischia si farà trovare pronta».
Intanto i gialloblù hanno ripreso ad allenarsi come nella scorsa primavera. «Smart working anche per i nostri ragazzi, monitorati da mister Monti e dal preparatore atletico Di Maio, i quali hanno predisposto un programma ad hoc per ognuno di loro. Abbiamo la fortuna di avere uno staff tecnico folto e all’altezza, tutti sono seguiti in maniera precisa – sottolinea Taglialatela –. Speravamo di rimanere in zona arancione, avevamo trovato un bel metodo di allenamento a gruppetti, poi una volta in zona rossa è cambiato tutto. Speriamo che la data del 4 dicembre non sia solo una ipotesi anche perché significherebbe un abbassamento della forza di questo virus. Abbiamo bisogno di ritornare ad una vita normale, assaporare la bellezza del calcio che non è solo Serie A o professionismo ma anche e soprattutto dilettantismo. In queste categorie si apprezza di più il modo di fare calcio, si fanno sacrifici e c’è tanta passione».
REAL FORIO
«Quando fui contattato dal presidente Zigarelli – dice Luigi Esposito – dissi in maniera chiara che avevamo bisogno di almeno due settimane di preparazione, tenuto conto che la nostra squadra deve recuperare un solo incontro, a differenza di altre (tra queste Ischia e Barano) che devono recuperarne due. Sottolineai che la ripartenza del campionato sarebbe dovuta avvenire soltanto dopo il recupero di tutti gli incontri. E’ necessario che tutti ripartano alla pari. Questa per noi era la soluzione migliore. Riprendere dopo due mesi di stop non è semplice, due settimane di lavoro di nuovo in gruppo è il minimo che si potesse chiedere. Se saranno tre, ancora meglio».
Ma il Real Forio pensa davvero che si possa riprendere la preparazione in gruppo il 4 dicembre? «Mi sembra assai difficile che si possa riprendere per quella data. La salvaguardia dei ragazzi viene prima di tutto. Dobbiamo evitare che il Covid-19 si diffonda nel periodo natalizio. A mio parere, non sarebbe un problema riprendere gli allenamenti a inizio gennaio e ripartire con gli incontri dopo due-tre settimane. Tra marzo e aprile, con un clima migliore, si può anche giocare due volte alla settimana, per chiudere la stagione entro il 30 giugno».
La scorsa settimana scrivemmo che la società aveva chiesto un incontro al sindaco Del Deo. A quanto pare è fondamentale il sostegno da parte dell’amministrazione comunale. «Purtroppo l’incontro è stato rimandato di qualche giorno, la scorsa settimana al comune c’è stata un’emergenza dovuta alla pandemia e il sindaco ha ritenuto opportuno rimandare l’incontro di una settimana», conclude Esposito.
BARANO
Il Barano è la società isolana che più di tutte ha dovuto fronteggiare il problema Covid-19. Per fortuna è tutto alle spalle, ma il presidente Massimo Buono ha impiegato diversi giorni prima di ridare via libera agli allenamenti. Poi lo stop, giunto in seguito all’inserimento della Campania in zona “rossa”. «Quella formulata dal Comitato è solo una ipotesi – spiega il presidente Buono –. In linea di massima, eravamo già al corrente di quello che sarebbe stato deciso. Siamo stati in contatto con il presidente Zigarelli. Speriamo che quanto ipotizzato sia attuabile perché dipendiamo sempre da quanto viene stabilito dall’alto. Il recupero durante le festività delle partite saltate per Covid era stato messo in preventivo. Se sarà così il Barano si farà trovare pronto».
Buono ottimista o pessimista circa la ripresa degli allenamenti il 4 dicembre? «Onestamente la vedo difficile, anche perché l’altro ieri il ministro Spadafora ha detto in maniera chiara che non ci sono i presupposti per una riapertura alla scadenza del termine fissato dal Dpcm. Sarebbe giusto una riapertura la settimana di Natale per riavviare il commercio, anche se non sarà acqua che toglie sete. Per il calcio dilettantistico – prosegue il presidente bianconero – più plausibile una riapertura a gennaio. Fortunatamente il presidente Zigarelli aveva optato per la soluzione dei gironi a 14 squadre proprio in previsione di un eventuale nuovo stop. E’ stata una scelta saggia e giusta».