Il Comune d’Ischia ha aggiudicato l’appalto per i lavori di riqualificazione dello stadio “Enzo Mazzella”. Un progetto dal costo di oltre 1 milione e mezzo finanziato con le risorse del Pnrr destinate al potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità e per il quale l’Ente aveva partecipato al relativo bando. I lavori all’impianto sportivo a Fondobosso consisteranno in un «intervento finalizzato al miglioramento delle dotazioni dell’impianto e delle condizioni di fruibilità, attraverso sostituzione dell’attuale manto usurato con uno di ultima generazione in erba sintetica, un nuovo sottofondo del campo da gioco, l’installazione di attrezzature sportive, un nuovo sistema di convogliamento delle acque meteoriche e il ripristino degli spalti».
Il progetto esecutivo redatto dall’ing. Marco Minicucci presenta un importo complessivo di 1.526.083,94 euro, di cui 925.718,34 per i lavori e 921.193,34 soggetti a ribasso. Rup è l’ing. Francesco Fermo, mentre il direttore dei lavori è l’ing. Luigi De Angelis.
Per l’indizione della gara d’appalto il Comune si è avvalso della Città Metropolitana di Napoli quale centrale di committenza. Nel termine previsto del 27 giugno scorso sono pervenute quattro offerte esaminate dalla commissione di gara presieduta dall’arch. Agnese Cianciarelli (prestata dal Comune di Barano) e composta dall’ing. Francesco Iacono e dal geom. Gianluigi De Siano.
Al termine dell’esame delle offerte economiche, è stata proposta l’aggiudicazione all’impresa “Italgreen” con sede nella provincia di Bergamo, che ha offerto un ribasso del 4,40%. Le verifiche sui requisiti si sono concluse positivamente e dunque ora l’arch. Consiglia Baldino, dirigente del Servizio 6 Lavori Pubblici, ha proceduto all’aggiudicazione definitiva ed efficace all’impresa bergamasca per l’importo complessivo di 885.185,83 euro oltre Iva.
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Esopo news
Far passare come “potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità” la sostituzione di un “manto usurato” ad uso di 22 giovanotti in mutandoni in gara nel dare calci ad una sfera di pelle (umana?) per guadagnarsi improponibili ingaggi, ha tutta l’aria della brutale beffa per i pazienti in attesa di “infrastrutture sociali di comunità” atte a consentire un’accelerazione delle loro perenni attese sanitarie,
Le sedie (panche) mancanti anche al pronto soccorso valgono meno dei ripristino degli spalti di un campo di calcio.