Per comprendere appieno questo articolo è utile un breve ripasso dell’articolo 143 del Codice di Procedura Civile: “Se non sono conosciuti la residenza, la dimora e il domicilio del destinatario e non vi è il procuratore previsto nell’articolo 77, l’ufficiale giudiziario esegue la notificazione mediante deposito di copia dell’atto nella casa comunale dell’ultima residenza o, se questa è ignota, in quella del luogo di nascita del destinatario. Se non sono noti né il luogo dell’ultima residenza né quello di nascita, l’ufficiale giudiziario consegna una copia dell’atto al pubblico ministero. Nei casi previsti nel presente articolo e nei primi due commi dell’articolo precedente, la notificazione si ha per eseguita nel ventesimo giorno successivo a quello in cui sono compiute le formalità prescritte.”
Nella pratica, quando la Questura o la Polizia di Stato di Ischia – come in questo caso – deve notificare una comunicazione ufficiale, si rivolge al comando della polizia municipale del comune di residenza. I vigili urbani o gli incaricati del servizio di “messo notificatore” provvedono quindi alla notifica dell’atto. Se non riescono a rintracciare il destinatario, pubblicano l’atto all’albo pretorio del comune della presunta residenza.
Questo è, in sintesi, il contesto di cui ci stiamo occupando. Entrando nello specifico, la Questura di Napoli e il Commissariato di Polizia di Ischia stanno tentando di notificare alla signorina Annalisa Iaccarino un documento. Non ne conosciamo ufficialmente la natura, ma possiamo supporre si tratti di una vicenda legata a uno scooter posto sotto sequestro. Tuttavia, in questo caso, la natura dell’atto è un dettaglio secondario.
Ciò che colpisce – ed è imbarazzante – è che il messo notificatore del Comune di Casamicciola non sia riuscito a rintracciare Annalisa Iaccarino, assessore di spicco (e potenzialmente anche vicesindaco effettivo) dello stesso comune. Una circostanza difficilmente credibile, che getta l’intera vicenda nel ridicolo. Ridicolo che diventa ufficiale con la pubblicazione all’albo pretorio non solo di un atto ai limiti della regolarità (per una modalità che pochi comuni utilizzano), ma anche con l’esposizione pubblica di un’amministratrice comunale a una vera e propria figuraccia.
Riuscire a risultare irreperibili per “guadagnare” 20 giorni su una notifica è cosa da poco, ma costituisce una grande figuraccia. Una figuraccia resa ancora più evidente dal fatto che proviene dal proprio albo pretorio.
A dimostrarlo c’è la seguente dicitura: “Notifica ai sensi dell’art. 143 c.p.c. deposito e affissione alla casa comunale dell’ingiunzione di pagamento prot. ordinanza M_IT PR-NAUTG 00030890 del 30.01.2025 area III staff 1 in riferimento protocollo procedimento M_IT PR_NAUTG 00387921 del 28.10.2024. Cronologico 2612025 a carico della sig.ra Iaccarino Annalisa nata a Lacco Ameno (NA) il 03/06/1978 e residente a Casamicciola Terme (NA), via Montecito n. 31”.
Ente notificatore: QUESTURA DI NAPOLI – COMMISSARIATO P.S. ISCHIA.
Siamo certi che la signora Giuseppina Del Grande, incaricata della notifica, abbia operato in buona fede. Tuttavia, il sospetto che le sia stato ordinato di procedere in questo modo è forte. E se così fosse, sarebbe davvero una brutta figura per tutti. Magari, la prossima volta, si potrebbe agire con più concretezza, come fece l’Ufficiale Giudiziario del Tribunale di Ischia, avv. Dario Rizzotto, che attese il sindaco in Consiglio Comunale per notificargli un atto personalmente.
All’addetta Giuseppina Del Grande sarebbe bastato salire le scale del Comune e incontrare di persona Annalisa Iaccarino. E se dovesse ancora avere difficoltà a rintracciarla, potrà sempre recarsi – quando vuole – al Palazzo Reale di Ischia. Lì, pare, la si trovi quasi sempre.