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venerdì, Marzo 29, 2024

#Iostoconl’agrario: cresce la protesta

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Dopo la notizia della chiusura, dopo solo un anno di attività, della scuola ad indirizzo agrario dell’Ipasr “V. Telese”, interviene anche Chiara Conti, dirigente scolastico del Circolo Didattico di Forio e consigliere comunale del comune del Torrione.
Lo fa scrivendo una lettera aperta indirizzata ai ragazzi e alle loro famiglie, con contenuti interessanti e dai tanti spunti di riflessione.
“Vorrei che rifletteste per un attimo con me – scrive Chiara Conti – certo siamo nell’era della tecnologia , di Facebook, della comunicazione super veloce, tutto importante e utile.
Ma quando su di un’isola e quindi circondati dal mare, il piatto tipico non é la zuppa di pesce o uno spaghetto a vongole, ma bensì il coniglio, bisogna fare delle riflessioni.
Gli ischitani esperti produttori di vini, contadini tenaci dal viso colorato dal sole, non possono aver dimenticato le loro radici. Non possono dimenticare il pane con il pomodoro delle loro terre. Certo è un lavoro faticoso ma libero, senza padroni, solo il sole, la pioggia e il vento a dettar ritmi e modi.”
Chiara Conti, poi, continua: “Il mondo del lavoro porta i nostri ragazzi migliori lontano. Sogniamo che diventino avvocati, dottori, ingegneri e le nostre radici muoiono. L’Agrario sulla nostra isola era una possibilitá in piú per i nostri ragazzi.
Oggi anche lavorare e curare la terra e le piante può essere (anzi è) un lavoro bellissimo.
Una mia alunna di Panza, iscritta all’Agrario, mi disse: “Ci pensi lavorare all’aria aperta, studiare in laboratorio nuove tecniche per salvare le piante ….dirò a mio padre che farò la dottoressa, altro che zappare. E in fondo mica a tutti piace laurearsi e restare disoccupati.”
Parole molto intese che fanno trapelare cosa davvero significa questo indirizzo di studi per i ragazzi isolani. “L’Agrario era un sogno ….altro che capriccio. Ad un convegno per il suo lancio, al Telese due anni fa, l’imprenditore Andrea D’Ambra ci disse che aveva bisogno di agronomi, i Iacono con la loro “Pietratorcia” ne sottolinearono l’importanza. E’ arduo far comprendere ai genitori che non esiste solo il liceo (classico, scientifico e scienze umane, ndr) ma tante scuole professionali e tecniche che possono dare un futuro ai nostri figli. #iostoconlAgrario! #iononfacciochiacchiere! #combattiamo!”
Senza voler tornare, a tutti i costi, a ragionare sui i se i ma in quanto a sensibilizzazione e promozione dell’indirizzo è necessari tenere alta l’attenzione su questo argomento.
Purtroppo si arriva tardi, anche se tutte le speranze non sono ancora del tutto morte.
«Per l’isola occorre una deroga. L’agrario – commenta ancora la direttrice Conti a margine dell’intervento dell’onorevole Maria Grazia Di Scala – non era un capriccio ma il frutto di un duro e serio lavoro. Mi auguro che tu (si riferisce alla Di Scala, ndr)riesca ad intervenire in Regione e che il Miur conceda una deroga. L’agrario può divenire per i nostri ragazzi uno sbocco lavorativo serio. i genitori e i ragazzi devono saperlo: la terra é stata e sarà la nostra risorsa primaria. Solo tutelandola avremo un futuro».
Nel frattempo la politica inizia a muoversi compulsata dai genitori. Già in giornata dovrebbe essere pronta una lettera sottoscritta dai sindaci dell’isola diretta al Provveditorato, così come qualche genitore ha già sensibilizzato più di un senatore cinque stelle sull’argomento.

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