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venerdì, Aprile 19, 2024

#iorestoacasa: una guida per rispettare le regole

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Limitare gli spostamenti allo stretto necessario. Modellare i propri stili di vita in base a orari e routine nuove ma necessarie per poter spezzare la catena dei contagi. Rispettare le regolamentazione di “io resto a casa” è semplice e di grandissima importanza.

Nonostante la grande pubblicità fatta e la comunicazione capillare, sono molti però quelli che ancora oggi non rispettano le regole, semplici, dettate dal provvedimento e incorrono in denunce e sanzioni.

Per evitare spiacevoli inconvenienti ecco una piccola guida da tenere ben presente. Innanzitutto compilare il modello di autocertificazione non equivale ad avere una autorizzazione per recarsi dove si vuole.

Sono solo tre, infatti, le motivazioni riconosciute: esigenze lavorative, oggettive necessità e motivazioni di salute.

Al momento del controllo l’operatore rileverà le motivazioni e i dati anagrafici del soggetto e controllerà mediante un database la veridicità di quanto affermato.

Se quanto dichiarato non corrisponde al vero vi sono due denunce: una per la violazione dell’ordinanza di salute pubblica coronavirus (art. 650 C.P. arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a € 206,00) e l’altra per dichiarazioni mendaci (art. 495 C.P. reclusione da 1 a 6 anni).

Ma sia chiaro: fare la spesa solo nel proprio comune è concesso, ma soprattutto per articoli di prima necessità. Fare la spesa ma non fare shopping e può essere presente in strada solo una persona per famiglia. Ciò significa che se ad esempio in auto sono presenti tre persone per andar a fare la spesa, ad un controllo scatta la denuncia. Al massimo, in auto, possono essere presenti due persone (guidatore e un passeggero seduto sul sedile posteriore).

Ultima precisazione: anche chi va a piedi deve portare l’autocertificazione come ha chiaramente affermato Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile Nazionale.

Foto Franco Trani

1 COMMENT

  1. Penso che non sia il momento di fare polemica su determinati provvedimenti ma francamente mi sembra che lo stato esista solo quando deve incassare soldi anche su decreti del presidente del consiglio a dir poco demenziali. “Se si viene sorpresi a fare shopping ” handicappati ma quale shopping se avete chiuso tutti i negozi di abbigliamento, ecc ecc poi vi offendere anche se vi si affibiano determinati vocaboli.
    Se esco 10 volte al giorno dovrei stamparmi 10 autocertificazioni in barba all aspetto ecologico.
    Ma si può affidare la sorte di un paese ad un autocertificazione?
    Mi sa che il cerebroleso di Napoli ha più cervello del nostro presidente del consiglio.

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