Sono state archiviate le accuse nei confronti di tre dipendenti dell’Hotel Villa Svizzera di Lacco Ameno, di proprietà del senatore Domenico De Siano, e dell’avvocato Bruno Larosa, che nel 2014 raccolse le loro dichiarazioni e le allegò agli atti di un ricorso di Silvio Berlusconi alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo.

Il gip Giovanni Vinciguerra ha respinto la richiesta di opposizione all’archiviazione avanzata da Antonio Esposito, il quale presiedeva il collegio della Cassazione che nel 2013 rese definitiva la condanna di Berlusconi a 4 anni per frode fiscale nell’ambito del processo Mediaset. La condanna rese il leader di Fi incandidabile.

Nell’ambito della querelle che ne seguì tra Berlusconi ed Esposito, l’avvocato Larosa, che assisteva l’ex premier, depositò le dichiarazioni dei tre dipendenti dell’hotel, secondo i quali alcuni anni prima, nel corso di un suo soggiorno a Ischia, l’allora giudice aveva usato nei confronti di De Siano e Berlusconi “gravi ed offensive espressioni”, affermando in particolare che, se ne avesse avuto l’occasione, avrebbe colpito duramente entrambi. “Le dichiarazioni dei tre dipendenti dell’albergo ischitano – scrive il gip nell’ordinanza di archiviazione – per quanto tacciabili di inverosimiglianza secondo Esposito, non possono però comunque considerarsi false”.