Il Comune di Forio deve contrastare l’evasione dell’imposta di soggiorno e garantirne una gestione più funzionale. Dopo l’introduzione nel 2011, già nel 2013 l’Ente si era attivato e di recente, con l’ultima delibera di Giunta di marzo scorso, è stata determinata la misura e aggiornate le modalità di investimento dei proventi.
Come ricorda la responsabile del X Settore competente anche al Servizio Tributi, dott.ssa Francesca Iacono, già dodici anni fa era stato stabilito «che per poter gestire tale nuova imposta, che coinvolgeva, in qualità di soggetti passivi di imposta, circa cento strutture ricettive, occorreva necessariamente dotarsi di un software gestionale». E nel 2022 era stato rinnovato il canone per il triennio 2023/2026.
Sta di fatto che gli adempimenti sono complessi ed è necessario appunto contrastare l’evasione. La dott.ssa Iacono rileva in proposito che «il X Settore è interessato da una forte carenza di personale che rende difficoltoso il normale funzionamento dell’Ufficio; tale carenza ha comportato un accumulo di procedure e/o provvedimenti in materia di entrate comunali tributarie e non tributarie da predisporre a cui l’Ufficio deve necessariamente ottemperare in tempi brevi».
Al contempo appare opportuno «procedere all’implementazione delle misure tecnologiche ed informatiche, affiancando all’attuale gestionale in dotazione all’Ufficio Tributi un Software dedicato all’imposta di soggiorno al fine di potenziare le attività di controllo, monitoraggio e riscossione, migliorando l’efficacia dell’azione amministrativa e contrastando fenomeni di evasione dell’imposta da parte delle strutture ricettive».
In sostanza si deve «integrare un nuovo software dedicato all’imposta di soggiorno a quello attuale, per potenziare le esigenze di un controllo puntuale ed integrato dei dati relativi ai flussi turistici e alle dichiarazioni trasmesse, rendendo necessario l’adozione di una piattaforma tecnologicamente più avanzata che consenta l’incrocio automatico delle informazioni e l’invio di segnalazioni di eventuali anomalie», sempre nell’ottica della lotta all’evasione da parte dei soliti “furbetti”.
Mediante trattativa diretta sul Mepa è stato richiesto un preventivo alla società “Kitesun” di Catania per la fornitura della licenza Software Imposta di soggiorno Pay Tourist per tre anni, per un importo complessivo pari a 20.500 euro oltre Iva così ripartito: 6.000 per il 2025, 7.000 per il 2026 e 7.500 per il 2027. Per una spesa complessiva di 25.010 euro.
La Iacono ha approvato il preventivo e dato via libera all’implementazione della strumentazione in dotazione all’Ufficio Tributi.
Il software Pay Tourist, da rilevare a margine, è quello la cui adozione aveva scatenato qualche polemica nel comune d’Ischia per la gestione dei dati sensibili.