venerdì, Luglio 11, 2025

Impopolarità e cittadinanza | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 22 giugno 2025



Ho dei cari amici di Bacoli (o “Bacoland”, come amano dire loro), con i quali ho trascorso l’ultimo fine settimana. E durante la cena, ho ascoltato un messaggio audio di una loro amica-cliente, disperata per le scelte capotiche del sindaco Josi Gerardo Della Ragione nei confronti degli stabilimenti balneari della zona, in merito alla disputa parcheggi poi risoltasi a favore del Comune di Bacoli in sede di giustizia amministrativa. Non a caso, è di un paio di giorni fa il post social a dir poco trionfante del primo cittadino, che nel cantare vittoria a squarciagola ricordava, in sintesi: qui comando io, questa è la strada e non si arretra di un passo. Allineatevi, piuttosto!
Della Ragione non mi è simpatico, sia ben chiaro. Non sopporto i suoi capelli lunghi sempre apparentemente sporchi, unti, poco curati e legati a coda; e non condivido molte delle sue idee e, soprattutto, dei comportamenti che lo hanno reso popolare come pochi e pronto per un salto di qualità verso chissà quali altri incarichi politici. Ogni suo post riscuote un numero di condivisioni e interazioni da far invidia ai migliori influencer e, restando nel settore, a politici di ben più alto rango, essendo molto ma molto attento alla comunicazione retorica su cui ha fondato la sua immagine di sindaco fuori dagli schemi. Ciononostante, non riconoscergli di averci saputo fare, al punto da essere riconfermato a furor di popolo, significherebbe entrare a far parte di una schiera di ipocriti a cui non sono mai appartenuto. E c’è un’unica cosa che proprio non si può discutergli: da quando è cominciato il suo secondo mandato, molto più che nel primo, Della Ragione è stato in grado di adottare provvedimenti sempre più impopolari, mettendosi contro una miriade di elettori, ma continuando imperterrito a perseguire ogni suo obiettivo. Detto in soldoni, cosa volete che se ne freghi quel Josi lì, più di quanto non se ne sia mai fregato, di chi lo contesta negli ultimi anni in cui potrà fare il sindaco di Bacoli per poi candidarsi chissà dove, rispetto alla possibilità di passare alla storia come uomo del fare a schiena dritta e coerente con il suo programma?
Ecco, vedete, anche la qualità dell’impopolarità è un valore da tener presente quando si approda ad un ruolo elettivo così importante. Perché c’è chi, come il sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino, è stato in grado nella sua totale immobilità di rendersi ugualmente impopolare pur non avendo scontentato nessuno, se non buona parte della sua stessa maggioranza bulgara che comunque lo sostiene. E la differenza con Della Ragione sta nel fatto che a Enzo, nel secondo mandato piuttosto che nel primo, anziché adottare quei provvedimenti impopolari ma da tempo improcrastinabili per il paese, è bastato invece mantenere il cosiddetto carro lungo la discesa, ovvero non fare nulla se non quanto caro al suo elettorato diretto da eterno consigliere comunale e ai pochi ancora vicini della sua amministrazione, approfittando che chi gli sta contro all’interno non ha il fegato di avversarlo e costituire finalmente un’opposizione consiliare, mentre dall’esterno si vive nel terrore di parlargli contro per evitare chissà quale ritorsione. Alle elezioni di Ischia mancano poco meno di due anni e -statene tranquilli- tutti aspetteranno l’ultimo momento per decidere con quale candidato sindaco schierarsi, anche se dovesse esserci solo quel Gianluca Trani dal facile salto della quaglia e che rappresenterebbe la totale prosecuzione di questo sistema distruttivo e balordo che ci sta portando alla rovina totale.La differenza sta proprio nel modo diverso di passare alla storia dopo due mandati: il decisionismo sfrenato di Josi Della Ragione, o la semplice strisciata di bava stile Trilussa di Enzo Ferrandino. Ma nondimeno nel caratterizzarsi come cittadinanza attiva o popolo-bue. Basta accontentarsi. E decidersi.

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