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Il turismo dopo il coronavirus: chi tornerà ad Ischia? | #4WD

By Redazione Extra

April 03, 2020

Da che mondo è mondo, l’italiano medio è stato sempre in grado di rinunciare a tutto, tranne che al buon cibo e alle ferie. Questi due elementi sono parte integrante del nostro costume, dell’immagine che il mondo ha di tutti noi, al punto che qualsiasi altro sacrificio, a differenza del solo pensiero di fare a meno di loro, apparirebbe tranquillamente sostenibile. Gli stessi tedeschi, di cui ieri il quotidiano “Bild Zeitung” si è reso portavoce con uno sfoggio di piaggeria e qualunquismo senza precedenti verso noi Italiani, ci riconoscono -per l’appunto- la nostra “rilassatezza, bellezza, passione”, rappresentando finanche una loro storica invidia per il nostro modo di vivere e chiudendo poi con uno strappacuore “siamo come fratelli… siete sempre nei nostri pensieri… ci rivedremo presto… in vacanza oppure in pizzeria”.

Non mi soffermo sulla sfacciataggine über alles di cui sopra, ma ne traggo una riflessione: quante reali possibilità ci sono che un tedesco, componente di un popolo ampiamente ringiovanito rispetto alla generazione che affollava Ischia nei bei tempi del nostro turismo, abbia ancora voglia di venire in vacanza da noi dopo l’emergenza coronavirus? E volendo estendere il discorso in linea con l’incipit di questo 4WARD, quanto la passione sfrenata per le vacanze dell’italico-tipo riuscirà a dominare i pur legittimi timori legati alla restaurazione di una serena convivenza con altre centinaia di ospiti dello stesso aliscafo, traghetto, albergo, sala ristorante, reparto o parco termale o spiaggia, senza prima valutare con attenzione i rischi più o meno remoti di un contagio da sconosciuti?

Un dubbio, questo, che per quanto ci riguarda coinvolge non solo i nostri potenziali Ospiti del nord Italia, ma anche quelli del Lazio e della stessa Campania, che per la loro naturale vicinanza (non solo geografica) rappresentano tuttora una delle principali speranze di salvare in corner la stagione 2020 dell’isola d’Ischia.

Pensateci!