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Il traffico e i Pilastri |  #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 16 novembre 2023

Il progetto della rotonda “Sant’Anna”, così come battezzata dall’amministrazione comunale di Ischia e i suoi tecnici, rappresenterà l’ennesimo segno sul territorio di quanto approssimativa sia la capacità e, soprattutto, la tendenza a snellire e decongestionare il traffico lungo le nostre arterie principali.

Intendo dire che, al pari della rotonda alla “Honda” (ex Piaggio) di Ischia Porto e di quella al posto dei semafori del Barone alla “Piripissa”, anche questa nuova e costosa opera rappresenterà l’ennesimo pannicello caldo sulla fronte di un malato ormai cronico e agonizzante.

Oggi ho parlato con Gigino P., un amico di vecchia data e con i capelli ormai bianchi residente nella zona tra San Michele e Sant’Antuono, il quale investendomi oltre ogni reale merito di una capacità di influenza sulle decisioni dell’attuale sindaco, mi ha esposto il suo punto di vista sul problema. “Potranno fare tutte le rotonde, gli autovelox e i divieti che vogliono, ma se non si interviene per allargare il passaggio auto attraverso i Pilastri e accanto ad essi, quella zona continuerà ad essere intasata in eterno e, soprattutto, in entrambi i sensi di marcia.

”Gigino ha perfettamente ragione! Tra un esperimento e l’altro, questo potrebbe essere il passo epocale per ottenere un risultato concreto e utile a rendere finalmente scorrevole e meno congestionato il traffico lungo Via Michele Mazzella e Via Vincenzo Di Meglio in entrambe le direzioni. Naturalmente è più che legittimo porsi un quesito: è possibile che nessuno al Comune di Ischia, in tutti questi anni (e includo stavolta anche l’Amministrazione Brandi di cui ho fatto parte) non abbia avuto modo di mettere in pratica un’idea del genere?

Mi viene il dubbio che i rapporti tra il sindaco d’Ischia e quello di Barano, benché negli ultimi tempi siano stati un po’ lacerati dalla questione delle rispettive possibili candidature regionali, rappresentino il reale impedimento a metter mano con concretezza a questo progetto, che gioco forza porrebbe a nudo anche la questione del Rio Corbore e di qualche estensione fuori dal dovuto in aree non esattamente di proprietà privata sotto gli archi. D’altronde, se non si comincia mai, un motivo dovrà pur esserci. E se si cominciasse, anche la disponibilità dei privati interessati verrebbe di fatto messa a dura prova, prima di essere concessa o negata. Enzo, Dionigi, che ne pensate?

7 COMMENTS

  1. Decideranno di non decidere. Negli anni 80 mio padre attualmente 91enne parlo’ con l’allora sindaco Gaudioso senior e gli chiese perche’ non facessero un altra corsia ai Pilastri verso lo Spalatriello perche’ pensava ( giustamente) che sarebbe diventata una zona centrale, cosa che e’ avvenuta.All’epoca c’erano rovi e terreni abbandonati nonche’ qualche sparuto gruppo di zingari che bivaccavano sotto gli archi ed il sindaco rispose a mio padre: ma che ci vuoi prendere da abbasc ai Pilastri? Bene guardiamo adesso che c’e’ sotto ai Pilastri o meglio ancora ” attaccati ai Pilastri”. Adesso viene suggerito di allargare la strada…come no. Questi sindaci come i futuri sindaci decideranno di non decidere.

  2. Dai Pilastri a Buonopane vi è un intero cordone di auto parcheggiate, ci si sfila e le si evitano per pochi centimetri quando va bene, altrimenti si blocca la circolazione. Le auto parcheggiano subito dopo il “pilastro” a che serve allargare forse per consentire un parcheggio in più. Strade strette e trafficate, usate pure come parcheggio dove anche i pedoni non hanno spazio e rischiano la pelle. Lo spazio definito come quello di un isola, quando non regolamentato porta alla saturazione e alla congestione, siamo troppi………..

  3. Il problema del traffico in quella zona nasce dal tappo che si crea in entrata ed in uscita da via Arenella. I mezzi pesanti escono controsenso e si immettono su via michele mazzella. È mai possibile che in una strada larga pochi metri (via arenella) si ritrovano in doppio senso di marcia, incastrandosi tra di loro, mega camion di spazzatura, benzina, ferro, materiali edili ecc..
    Enzo Mazzella voleva fare via Arenella a senso unico (cosa che avrebbe eliminato quel tappo) del pilastri almeno in entrata e uscita). La seconda strada di entrara o uscita sarebbe dovuta essere poco prima di Ambrosino. Ma di questi progetti di allargamento non c è piu’ traccia, cosi’ come non si sa dove siano finiti i milioni di euro che arrivarono per sistemare via arenella dopo la frana di Monte Vezzi.

  4. Ma allargare cosa….ci sono troppi mezzi in circolazione e troppi mezzi extralarge in giro …punto…

  5. Solo chi abita in quella zona può capire il casino che c’è. Non si fa altro che parlare, parlare ma i fatti dove stanno. Ogni tanto c’è il miraggio di un vigile che dopo un po’ svanisce credendo di aver risolto il problema. Ma dove sta l’Ischia di una volta?

  6. La soluzione è semplice , senza distruggere il patrimonio . Liberare l’ arco di sx salendo , L’ arco attuale servirà esclusivamente per salire e per il doppio senso di autobus , quello sx solo per le auto in direzione Porto . Le due confluenze , da e per S. Antuono verranno arretrate ..

  7. Ma parliamoci chiaro, il problema traffico pilastri non verrà mai risolto. Uno dei motivi è principalmente l’apertura della strada che da Fiaiano porta ai Pilastri. Una strada da percorrere poi assurda per le auto. Ma chi è stato quel genio che l’ha fatta aprire? Sarà anche una scorciatoia ma proprio non si può vedere.

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