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venerdì, Aprile 19, 2024

Il sottosegretario alla Giustizia incontra gli avvocati isolani

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Uffici giudiziari. Al faccia a faccia sono intervenuti anche i rappresentanti delle sezioni distaccate di Lipari ed Elba. All’incontro hanno partecipato anche i parlamentati Giosi Ferrandino e Lello Topo, il presidente dell’Associazione Isole Minori nonché sindaco di Forio Francesco Del Deo

Il sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, on. Andrea De Giorgis, ha ricevuto una folta delegazione di rappresentanti delle Associazioni Forensi dell’isola d’Ischia, dell’Elba e di Lipari, accompagnati da alcuni amministratori locali e soprattutto da parlamentari e alcuni consiglieri del Consiglio nazionale forense. Il massimo organismo dell’avvocatura italiana che si è impegnata in prima persona a rendere praticabile la stabilizzazione delle tre sezioni distaccate delle tre isole, che oggi continuano a funzionare per una proroga concessa dall’attuale guardasigilli Bonafede che ha come scadenza il 1 gennaio del 2022.

Il sottosegretario di Stato ha ascoltato attentamente quali sono le richieste delle avvocature e quali sono le problematiche che hanno bisogno di una soluzione in tempi brevi per consentire il corretto funzionamento degli uffici giudiziari, che pur essendo in attività non riescono oggi a soddisfare per intero le aspettative delle popolazioni delle tre isole. Mancando soprattutto personale di cancelleria e oggi si appalesa anche la necessità di garantire la presenza di giudici togati nelle sezioni distaccate. E’ impegno da parte del governo di trovare in tempi rapidi una soluzione, affrontando anche in questa legislatura l’approvazione di una legge che garantisca stabilità a questi uffici giudiziari e a territori che soffrono da anni le carenze a causa della insularità.

All’incontro sono stati presenti l’eurodeputato Giosi Ferrandino e il deputato nazionale Lello Topo, nonché l’immancabile presenza del presidente dell’Ancim (l’Associazione che raggruppa le isole minori), nonché sindaco di Forio, Francesco Del Deo, accompagnato dal vice sindaco di Lipari avv. Gaetano Orto e dai consiglieri nazionali forensi Francesco Caia, Giovanni Arena e Piero Melani Graverini per i rispettivi territori della Campania, Sicilia e Toscana.

Per l’avvocatura ischitana hanno partecipato alla discussione con il sottosegretario il presidente dell’Assoforense Gianpaolo Buono, i consiglieri del direttivo Francesco Cellammare e Alessandra Castellano, nonché l’avv. Gino Di Meglio e per i giovani avvocati ischitani Paolo Scarano. Per l’avvocatura elbana gli avvocati Anna Rosa Fontana, Chiara Piombino e Giorgio Retali. Per l’avvocatura eoliana l’avv. Gaetano Orto, che oltre ad essere uno stimato professionista della classe forense, è anche vicesindaco di Lipari, e l’avv. Alessandro Imbruglia.

INTERPELLO STRAORDINARIO

Tutti i presenti hanno preso la parola e illustrato le problematiche che assillano i tre uffici giudiziari, che sono gli unici rimasti aperti dopo la “rivoluzione” del governo Monti. Una scelta di proseguire nelle attività giudiziarie proprio per le difficoltà di collegamento con la terraferma e quindi con i tribunali del distretto. Tutti hanno sottolineato che questi uffici giudiziari soffrono di una mancanza ormai cronica di personale e la causa va tutta ascritta all’attuale provvisorietà degli uffici e che il distacco di personale da altri uffici provoca un rigetto proprio in considerazione della precarietà a cui ormai si assiste da diversi anni senza alcuna soluzione. E questa situazione coinvolge anche i magistrati, in quanto non si è mai compreso per quale motivo non si è cercato di incentivare il trasferimento sulle isole per garantire un servizio primario sancito dalla Costituzione. Il tutto passa quindi per una stabilizzazione sancita da una legge approvata dai due rami del Parlamento e questa deve essere accompagnata dalla indizione di un interpello straordinario nazionale per invogliare il trasferimento sulle isole di dipendenti di cancelleria operanti nel resto d’Italia. Gli interlocutori del sottosegretario hanno anche spiegato che questo tipo di operazione non comporterà alcun costo aggiuntivo per le casse sanguinanti dello Stato, in quanto si è già cristallizzato un carico di spese che ricade principalmente sui cittadini delle tre isole e quindi sulle Pubbliche Amministrazioni locali, che hanno già dato dimostrazione di aver investito denaro per far sì che questi uffici giudiziari continuino ad operare in strutture efficienti. La soluzione per rendere realmente un ufficio degno di questo nome passa innanzitutto nel coprire le piante organiche che negli anni si sono assottigliate per il pensionamento di diversi dipendenti di cancelleria o perché sono stati trasferiti in altri uffici senza essere mai rimpiazzati. E’ stato chiesto al sottosegretario De Giorgis di prendere in considerazione che nel prossimo scorrimento della graduatoria per gli ulteriori 400 assistenti giudiziari che verranno assunti, alcuni di questi siano trasferiti d’ufficio nelle sezioni distaccate di Ischia, Elba e Lipari. E tutto deve essere collegato, comunque, con un provvedimento legislativo urgente che vada a modificare l’attuale provvisorietà delle sezioni distaccate rendendole anche sedi disagiate per invogliare i dipendenti del Ministero a trasferirsi sulle isole, come è riportato tra l’altro dalla proposta di legge approntata dal Consiglio nazionale forense che sarà consegnata il prossimo 16 dicembre direttamente nelle mani del guardasigilli Bonafede. Nella speranza che si risolva una volta per tutte questo atavico problema degli uffici giudiziari isolani.

Il presidente nazionale degli avvocati, Mascherin, ha già avuto un primo approccio con il ministro della Giustizia, che tra l’altro è anche un noto avvocato fiorentino seppur di origine siciliana, che ha mostrato interesse sui disagi che si stanno sempre più accumulando nelle uniche tre sezioni distaccate rimaste aperte nel nostro Paese. Dichiarando che vi sono le condizioni affinché il ministero che regge possa scendere in campo in prima persona per fare propria la proposta di legge del rappresentante nazionale dell’avvocatura, che in collaborazione con l’Associazione delle isole minori sta tentando di risolvere una volta per tutte un problema che ormai si trascina da troppi anni senza trovare una giusta soluzione.

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