Domani lo stadio “Bisceglia” di Aversa sarà il teatro non solo di una sfida decisiva per l’Eccellenza campana, ma anche di un significativo gesto istituzionale all’insegna dello sport e del rispetto. Alla finale playoff tra Real Normanna e Real Forio saranno infatti presenti i due sindaci delle città in campo: Francesco Matacena per Aversa e, in particolare, Stani Verde, primo cittadino di Forio, che con la sua iniziativa ha voluto dare un segnale chiaro e inequivocabile.
È stato proprio Verde a prendere l’iniziativa con un messaggio rivolto al collega aversano:
“Caro Sindaco, domani sarò ad Aversa per assistere alla partita di playoff tra il Forio e la Real Normanna. Se anche Lei sarà presente allo stadio, mi farebbe molto piacere conoscerLa di persona e magari approfittare dell’occasione per lanciare insieme un bel messaggio di sportività e gemellaggio ai tifosi”.
Un invito che Matacena ha accolto con entusiasmo, sottolineando l’importanza di riaffermare i valori dello sport soprattutto dopo gli episodi di violenza verificatisi al termine della semifinale Real Normanna–Nola.
“Il suo invito ad essere presenti domani allo stadio per dare un messaggio di sana sportività è quanto mai opportuno – ha scritto il sindaco di Aversa – dopo gli spiacevoli episodi accaduti domenica scorsa, che hanno visto protagonisti in negativo una frangia di tifosi avversari”.
Il riferimento è ai disordini scoppiati a fine gara: un supporter locale aggredito, oggetti lanciati in campo, e un fumogeno che ha danneggiato il manto erboso dello stadio. La Real Normanna ha pubblicamente condannato i fatti, auspicando un clima ben diverso per la finale.
Ed è proprio questo lo spirito con cui Stani Verde si prepara a vivere la sfida: una presenza istituzionale che vuole essere simbolo di dialogo, di responsabilità e di tifo sano. Il sindaco di Forio, con la sua proposta, ha mostrato come le istituzioni possano e debbano farsi portatrici di messaggi positivi, specialmente in contesti in cui il rischio di tensioni è elevato.
La speranza è che l’incontro di domani diventi un esempio da seguire, un’occasione per voltare pagina e dimostrare che il calcio, anche nei dilettanti, può essere davvero una festa di sport e comunità.
