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giovedì, Aprile 25, 2024

Il rilancio globale di un’isola ancora ricchissima

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Oggi comincia l’estate, anche se il meteo si è deciso ad essere finalmente clemente con la nostra Isola (e non solo) già da oltre un paio di settimane. E, come da copione, sono arrivati anche i primi “tutto esaurito”, con quella qualità di gente che piace tanto a noi ischitani; Ospiti, quelli di questo periodo, che eccezion fatta per qualche sparuto, immancabile “cafardo” della città accanto o delle limitrofe periferie, si distinguono per silenziosità, discrezione e, talvolta, per il loro modo originale di essere “vip”. Tutti, indistintamente, godono affascinati e soddisfatti le bellezze di casa nostra e, in caso di “prima volta”, ne restano totalmente stregati, mai aspettandosi che Ischia sarebbe stata in grado di offrire tante meravigliose opportunità per condire in modo indimenticabile la loro vacanza.

Mi sono occupato gratis et amore dei per un caro amico di promuovergli un piccolo ma graziosissimo appartamento in fitto sul mare, attraverso i canali di rito. Oltre a notare che non appena il bel tempo è tornato a far capolino dalle nostre parti, in pochi giorni i periodi ancora liberi sono stati tutti occupati, mi sono ritrovato con estremo piacere ad avere a che fare con americani, francesi, inglesi, tedeschi, svizzeri, italiani ormai residenti all’estero da molto tempo ma assolutamente legati all’Italia e al Meridione in particolare per le loro ferie; e un po’ da tutti, oltre ad avere i complimenti per la bella abitazione offerta loro (questo dovrebbe essere lo standard di qualità degli alloggi privati, non certo quello di alcune catapecchie all’insegna dell’incuria e del vecchiume totale), ho accettato con piacere anche tante sincere e grate espressioni di lode verso la cortesia e l’ospitalità mia, del loro host effettivo e dell’ischitano in generale. A questo si aggiunge che proprio l’altro giorno, in un noto ristorante ischitano, il titolare mi confermava che molti Ospiti cosiddetti returner avrebbero notato negli ultimi anni un sensibile miglioramento della cortesia dell’operatore ischitano medio verso i turisti, rispetto ad un peggioramento riscontrato invece fino a qualche anno fa.

Chiaro è che quest’ultima riflessione mi ha sorpreso non poco, legato come sono a standard di educazione e disponibilità che, a onor del vero, difficilmente riscontro più qui ad Ischia se non presso le solite e più che note eccellenze locali. Così come sono rimasto tutt’altro che stupito dalla solita tiritera di un po’ tutti i nostri Ospiti pronti ad esprimersi con sincera obiettività sul nostro conto, della serie: “Se solo riusciste a migliorare le condizioni del vostro traffico, sareste veramente il perfetto posto da sogno”.

Fatta eccezione del Sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, al quale so bene che basterebbe molto meno di un appello per lasciargli sottoscrivere un serio progetto di viabilità sostenibile per tutto il territorio isolano, ad oggi e, soprattutto, dopo tanti anni di inutili discussioni e proclami, non ho mai sentito uno straccio di intenzione seria da parte degli altri cinque sindaci della nostra Isola per far fronte a questo ormai annoso e disastroso problema. Avventurarsi già nei mesi di cosiddetta bassa stagione in un giro in auto in orario a scelta lungo i nostri trentatré chilometri di periplo (per non parlare, poi, delle zone centrali delle singole municipalità) significa stravolgersi letteralmente i bioritmi, oltre alla propria agenda quotidiana. Nulla a che vedere, ovviamente, con il casino che ci riguarda da giugno a settembre, quando alle nostre già troppe settantamila auto si aggiungono quelle dei turisti veri (quelli, cioè, che per mera disinformazione non hanno ancora capito quanto inutile sia venire in auto dalle nostre parti) e i “signori” (cioè falsi residenti o proprietari di abitazioni qui sull’Isola che, come i funghi, lasciano spuntare le loro vetture dalle coperture dei posti auto invernali e le aggiungono in circolo, come se non ce ne fossero già abbastanza).

Anche la maggior parte dei tassisti (e in questo caso mi riferisco al solo Comune di Ischia), quelli tutt’altro che ancorati ai vecchi schemi e pronti a rimettersi in discussione nella loro operatività quotidiana, mi hanno manifestato a più riprese che il loro malcontento nei confronti del sindaco Enzo Ferrandino non è solo per la sua mera inaffidabilità nel far finta di ascoltarli per poi lasciare tutto così come sta (o addirittura fare l’esatto contrario rispetto a quanto convenuto), ma principalmente per l’assenza di una visione politica di gestire il territorio nell’ottica di un miglioramento del servizio e, di conseguenza, della vivibilità sia per residenti che turisti. L’unico obiettivo del primo cittadino in carica e dei suoi accoliti, secondo loro (e non ho alcun motivo di non crederci), è quello di tutelare gli interessi dei grandi elettori e, di conseguenza, di coloro i quali li hanno resi tali in barba al vero “bene di tutti”, pur di soddisfare le proprie esigenze squisitamente personali.

Ho motivo di esprimermi ancora una volta sulla necessità già manifestata a più riprese nei miei editoriali di un progetto di rilancio globale del territorio e non solo a vantaggio dei turisti e del turismo; un inderogabile momento di maturità collettiva che non solo potrebbe ancora evitarci il tracollo, ma punterebbe anche a valorizzare tutte quelle enormi potenzialità che ancora in tanti riconoscono alla nostra Isola. Ne gioveremmo tutti, nessuno escluso, ma non prima di esserci resi altrettanto globalmente pronti al cambiamento e, soprattutto, a qualche piccolo e più che sostenibile sacrificio rispetto alle nostre maledette abitudini.

Che ne dite? Qualcuno se ne farà carico? Io ci credo poco!

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