Gianni Vuoso | Il pezzo di Davide Conte, pubblicato su queste colonne, martedì 30 settembre, mi ha proprio illuminato perché mi ha informato su quanto accade davvero nel mondo e sul comportamento proprio ignobile di una stampa asservita ai comunisti, al potere proletario, ai terroristi di ogni latitudine, che nega l’informazione corretta, che non racconta i fatti, che non dedica la giusta attenzione alle manifestazioni a favore di quel buon uomo di Netanyahu e del suo buon governo.
Ma che razza di stampa è mai questa che magari se le inventa pure le manifestazioni pro Palestina pur di fare un torto a quel buon uomo e a tutti quelli che lo sorreggono! Che disonesti questi giornalisti. Che ingrati! E’ ovvio che un Davide Conte si sente autorizzato a pensare che questo tipo di informazione è pericoloso e nasconde “la più grande manipolazione”.
Vorrei tranquillizzare il forzista o neofascista (non so perché chi è onesto dal punto di vista intellettuale, come lui, è alla continua ricerca di una sua identità) e informarlo su una nostra idea: quella di svelare ciò che siamo riusciti a sapere: che l’IA ha capovolto ogni verità “riportata con grande enfasi” dalla stampa manipolata di tutto il mondo. I bambini di Gaza, quelli di cui ci ha parlato la meravigliosa prof.ssa Souzan Fatayer, in realtà non muoiono di fame e non sono denutriti.
Sono bambini che hanno solo tanti vizi perché, abituati a far colazione con la Nutella, non gradiscono le merendine che il buon Netanyahu spedisce a Gaza ogni giorno. Questi bambini! Che stampa è mai questa, si chiede Davide, che non si accorge di quella imponente manifestazione pro Israele tenuta a Londra e vuol far credere che Gaza sia distrutta dalle bombe e non ha l’onestà intellettuale (come quella che ha Davide) di dire invece che il popolo di Gaza ha solo deciso di trasferirsi autonomamente altrove, in attesa di poter aprire un ombrellone e sdraiarsi su una bella spiaggia di Gaza city, come quella promessa da zio Donald. Ma come si fa a scendere in piazza a belare come tante pecore “Palestina libera”.
Dimostrando così di non conoscere la storia e di non saper rispondere alle domande di un professor Conte che interroga quei milioni di giovani e meno giovani che protestano con tanta superficialità. Me lo immagino: lui che chiede al primo che incontra perché si trovi lì in mezzo a tanta gente e si sente rispondere “non so, mi hanno detto che forse è per il Napoli che è già capolista”, o qualche altro che ha spiegato il motivo di quel corteo e di quegli slogan “non so, mi pare che vogliono andare in Palestina liberamente”.
Che ignoranti. Proprio pecore. Ma possibile che Davide non ne abbia trovato uno davvero preparato? Nessuno che abbia saputo dire che in realtà Israele è una nazione democratica che sta investendo miliardi in armi per dare un futuro a quei pezzenti di palestinesi. Povero Davide. Che figura farà con la sua Giorgia quando le dirà che ad Ischia ne sanno ben poco di ciò che sta succedendo laggiù, ma soprattutto che in Italia c’è un governo che, all’ombra di quello di zio Donald, l’americano col cappellino rosso e il ciuffo dorato, sta sprecando miliardi per soddisfare l’appetito dei bambini di Gaza che non si accontentano di niente e chiedono sempre di più. Anzi, ora aspettano quelli della Flotilla che hanno promesso di portare laggiù altre buone cose da mangiare.
ncontentabili! E quelli della Flotilla che pur di farsi un selfie in navigazione su quelle belle navi a vela, stanno creando seri problemi proprio a noi italiani che siamo costretti a spendere tanti miliardi. Proprio figli di papà. Come se non bastassero i soldi che un grande Salvini sta investendo per realizzare quella sua opera faraonica sullo stretto di Messina, o quelli che la Giorgia ha speso in Albania per creare un’area a cinque stelle per ospitare emigranti senza fissa dimora. E’ solo ingratitudine, tutto qui.
No Davide? Ma non te la prendere, le pecore sono fatte così, hai voglia di tosarle, non impareranno mai la lezione. Tu che non beli, che non sei una pecora, devi capire, tollerare ed essere fiero, come un caprone, di star lì ad osservare che il gregge non vada oltre il seminato. Dispiace che tu debba star lì a sentire tante grida che, come tu dici, non temi, perché ciò che ti fa più paura è quello che con un’espressione poetica e, a dir la verità, un po’ criptica, chiami “silenzio della conoscenza e della storia”!
E poi, l’altro giorno tutto quel casino per le strade di tante città d’Italia! Ancora uno sciopero generale solo per un week end, come dice la Giorgia. Tanto, spendere un giorno di paga per tre giorni di riposo vale la pena. Altro che rivoluzione. Pensa, ben due milioni di pecore a belare in tutta Italia, hai visto mai? Che gregge. E’ là che saresti dovuto andare ad interrogare qualcuno, a Roma, a Milano, a Genova, a Torino o altrove in tutto il mondo, per sentirti rispondere “siamo scesi in piazza a prendere un po’ d’aria e fare un bel week end. Alla faccia di Salvini che minaccia minaccia e poi accumula solo figuracce”
Professor Conte ci conosciamo da anni.
Per questo voglio tranquillizzarti e dirti le cose come stanno. Tu che sei solo abbagliato dai mille tailleurs che la tua amica Giorgia sfoggia ogni giorno, devi sapere che il vento sta cambiando, sì perché il vento cambia pure. Ma non come chi cambia casacca solo per gli affari propri. No. Cambia per difendere i diritti di un popolo: per il lavoro, la sanità, la scuola, la casa, stipendi decorosi, il diritto di non dover emigrare, per la pace. Hai mai sentito parlare di queste cose o l’amica col tailleur nuovo non te le ha mai raccontate? O ti sta insegnando solo ad offendere chi lavora onestamente (ti risulta che c’è gente che lavora anche con onestà?…), chi aspira ad un futuro migliore, chi deve accontentarsi di una pensione che non si adegua mai al costo della vita, chi rientra nella lunga lista dei poveri?
Ma come ti permetti di definire gregge chi è sceso in piazza in difesa di un popolo martoriato dai tuoi ignobili amici di Israele, di Italia, d’America insieme a tanti altri? Solo una novella Mussolini in gonnella come la tua amica in tailleur può essere fiera del tuo linguaggio. In realtà, è solo un modo molto basso e squallido di esprimersi, quando non si è in grado di parlare di fatti reali.
Forse l’ho fatta molto lunga ma a volte è necessario spiegare a certi galletti come stanno le cose e che, come ricorda un vecchio detto di casa nostra, “canta capone ca pure Natale vene”!
NDD
La libertà di questa testata trova conferma nella replica di Gianni Vuoso a Davide Conte. Tuttavia, è opportuno chiarirlo subito: questa diatriba si chiuderà con l’eventuale controreplica di Davide, qualora decidesse di intervenire.
gadme












Incredibile…esistono ancora!