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Il mezzo calice amaro per Enzo e Mario | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 10 giugno 2023

Considerato l’andazzo con cui stancamente la nostra comunità accoglie certe notizie ancorché importantissime, a molti potrebbe senz’altro scattare la molla del più classico degli “ecchissenefrega” rispetto all’ottenimento da parte di Santaroni e della sua società della sospensiva al TAR che, di fatto, paralizza fino all’udienza di merito l’ordinanza di demolizione che grava sul cantiere del parcheggio della Siena.

E invece, quel che conta, è che con questa decisione del giudice amministrativo si riapre una nuova e forse decisiva pagina nella querelle del cantiere più lento e tormentato, forse secondo solo al centro polifunzionale (brillantemente sbloccato e risolto dall’Amministrazione Brandi di cui il sottoscritto faceva parte), della storia del Comune di Ischia.
Se fino a due giorni fa sembrava l’avvocato e imprenditore romano ad ostentare l’ennesima arrampicata sugli specchi contro Ente e Procura, oggi è proprio Enzo Ferrandino, nella qualità, a dover rivedere le sue strategie d’attacco, trasformandole con tutta probabilità in veri e propri tentativi di mediazione a viso aperto. Perché se è vero che fino a dicembre Santaroni proprio non può aspettare (pare siano irrimediabilmente a rischio i finanziamenti ottenuti) e necessita di completare l’opera in un modo o in un altro, è altrettanto innegabile che oggi un ulteriore chiusura al dialogo da Via Iasolino rappresenterebbe il definitivo e letale boomerang politico e amministrativo per un primo cittadino che di certo non brilla per popolarità e competenza.

Diciamo che un improvviso “volemose bene” non sarebbe esattamente il massimo della vita, ma di certo anche i più ostinati a sottolineare l’inadeguatezza di questo sindaco e della quasi totalità di materiale umano che lo circonda (sia politico che tecnico, s’intende) auspicherebbero, in questa fase, che si trovasse la strada per smetterla di litigare e tracannare un mezzo calice amaro per parte, pur di farla finita e rendere funzionale quel silos di cemento abbellito solo dal piano a verde niente male che “Il Dispari” Vi ha mostrato qualche settimana fa.
E se tutto finirà in gloria, Paolo si farà “recuperare” da Enzo, oppure stavolta è finita davvero?

1 COMMENT

  1. Non entro nel merito della vicenda perché i suoi contorni sono davvero tanto inquietanti da suggerire il “silenzio assoluto” per non ostacolare l’eventuale lavoro investigativo in corso.
    Invece circa l’interrogativo finale che pone e si pone Davide Conte,ho molti elementi per ritenere che se dipendesse solo da Paolo si farebbe recuperare ed anche ulteriormente ridicolizzare,ma nè la testardaggine del sindaco nè il forte appetito politico/professionale dei suoi scagnozzi favoriscono questa prospettiva.

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