Una giornata all’insegna dell’inclusione, del mare e della solidarietà si è svolta ieri l’altro sull’isola, dove un gruppo di sette persone ipovedenti, giovani e meno giovani, provenienti dall’Istituto Colosimo di Napoli, ha potuto vivere un’esperienza unica a contatto con il mondo marino.
Ad accompagnarli, tre istruttori specializzati HSA (Handicapped Scuba Association), che si dedicano alla formazione subacquea di persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive.
L’iniziativa è stata promossa nel pieno spirito delle linee guida della Lega Navale Italiana, che incoraggia da sempre la diffusione della cultura del mare, con una particolare attenzione verso chi, per ragioni fisiche o sociali, ha meno opportunità di viverlo.
A rendere possibile la giornata è stata la sinergia tra diverse realtà locali, unite dal desiderio comune di abbattere ogni barriera.
Fondamentale il contributo di Gianni Sardi, proprietario del Lido Conchiglia, che ha messo a disposizione il pontile per facilitare l’accesso alla spiaggia e ha offerto gratuitamente lettini e ombrelloni, assicurando comfort e ospitalità. Presenti anche il consigliere comunale Carmine Sabia, del corpo dei Vigili del Fuoco – sommozzatori, e Lisa Costagliola, da sempre vicina alle attività sociali e inclusive promosse sul territorio.




Guidati con professionalità e passione dagli istruttori, i partecipanti hanno potuto avvicinarsi al mondo della subacquea e del mare in totale sicurezza, vivendo momenti di emozione, scoperta e libertà.
A conclusione della mattinata, tutti insieme hanno condiviso un momento conviviale a base di pizza e Coca-Cola, suggellando un’esperienza ricca di sorrisi e nuove connessioni.
“Il mare deve essere un’esperienza per tutti, senza distinzioni,” ha commentato Corrado Bianco della sezione locale della Lega Navale – “Giornate come questa ci ricordano quanto sia importante creare spazi accessibili, accoglienti e aperti alla diversità in tutte le sue forme.”
Queste iniziative non sono semplici eventi straordinari, ma rappresentano ciò che dovrebbe essere la normalità in una società realmente inclusiva e civile. Offrire la possibilità a ogni persona, indipendentemente dalle proprie condizioni, di vivere esperienze di bellezza, avventura e socialità è un dovere morale e culturale, prima ancora che istituzionale. Il valore di una comunità si misura anche – e soprattutto – dalla sua capacità di non lasciare indietro nessuno, di accogliere le fragilità come parte integrante della ricchezza collettiva. È da qui che nasce un vivere civile autentico: dalla concretezza dei piccoli gesti, dalla disponibilità a collaborare, dal rispetto per ogni singola persona.
Un messaggio forte, che la Lega Navale Italiana continua a promuovere con azioni concrete, capaci di trasformare una semplice giornata in spiaggia in un esempio virtuoso di inclusione, partecipazione e umanità condivisa.









