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Il malcontento silente che cerca casa | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 16 gennaio 2022

Chi mastica un po’ di politica e non si ferma alle apparenze ha certamente avuto modo di venire a conoscenza delle prime fibrillazioni in quella che, a tutti i costi, vuole essere presentata come la maggioranza bulgara che sosterrebbe Enzo Ferrandino alle prossime elezioni.

Si parla di qualcosa di sensibilmente più forte della scorsa volta! E allora, prima di entrare nel caso in premessa, vogliamo andare a rivolgere uno sguardo a cinque anni fa? Ci vorrà un secondo.
Nelle elezioni che lo videro vittorioso al primo turno, nel 2017, Enzo era sostenuto da ben otto liste. Il WOW degli sprovveduti verrebbe fuori di getto, ma… non è tutto oro quel che luccica: in effetti, di quelle otto liste, non va dimenticato che ce ne furono ben tre che non solo non riuscirono a conquistare il seggio, ma la migliore delle tre (CON ENZO) collezionò appena 152 voti complessivi di preferenza, mentre le altre due rispettivamente 20 (ISCHIA MI PIACE) e 9 (ISCHIA IL GIRASOLE).

Nella stessa tornata elettorale concorse anche il buon Gennaro Savio con il suo PCIML, totalizzando ben 537 voti come candidato Sindaco e 210 voti di preferenza ai candidati, anche lui senza riuscire a conquistare il seggio. E’ un vero peccato che Gennaro non provi finalmente a culminare il suo impegno nel sociale con una meritata elezione…

Dov’è la fibrillazione? E’ molto semplice: ci sono una marea di consiglieri uscenti e di potenziali candidati che hanno cominciato a fare i conti. E in attesa di una possibile alternativa, stanno valutando con molta attenzione le loro reali possibilità di essere eletti. Una valutazione che va in due diverse direzioni: la prima, considera che la lista più votata di Enzo nel 2017 (ISCHIA DEMOCRATICA) ottenne ben tre seggi; delle altre quattro, tre ne ottennero 2 e la quarta 1. Ove mai il numero delle liste utili a conquistare seggi aumentasse così come sbandierato, il numero dei consiglieri ottenuti andrebbe ulteriormente ripartito tra altre contendenti. Questo significa che i soggetti a rischio di non elezione sarebbero molti di più della scorsa volta, tra uscenti e novizi.

La seconda: quanti candidati del 2017 sarebbero disposti ancora una volta a fare da inutili portatori d’acqua per favorire l’elezione, ad esempio, di un Gianluca Trani (che la scorsa volta, a differenza di oggi, non toglieva loro voti essendo candidato sindaco) o il successo di una lista come INSIEME PER ISCHIA, in cui un candidato come Elena Leonessa è rimasta fuori per cinque anni a vantaggio di Paolo Ferrandino e Giovanni Sorrentino, pur avendo ottenuto ben 250 preferenze?

Tutto tace, perché a quanto pare il malcontento è silente, ma cerca casa. Speriamo alzi presto la voce!

1 COMMENT

  1. Non so perchè ci si lamenta. E’ da troppo tempo (e su tutta l’isola) che si va avanti con il “se sono bravi non li vogliamo”. La gente vota sempre gli stessi soggetti, salvo poi dirne peste e corna. E, certamente, i candidati lo sanno bene e agiscono di consequenza. Chi è preparato e davvero varrebbe, neanche si presenta più sapendo già come andrebbe a finire. Quindi, di cosa ci si lamenta? Se non si cambia dalla base, cioè dall’urna, avrete sempre gli stessi personaggi e sempre gli stessi problemi. E l’isola lentamente affonda. Siamo alla deriva e nessuno se ne importa?!

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