Si apre oggi la 46ª edizione del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo, una delle manifestazioni più prestigiose dedicate all’informazione, che ogni anno trasforma l’isola in crocevia di voci, idee e confronti sul presente e sul futuro dei media. Si comincia nel pomeriggio, alle 17, nella suggestiva cornice dell’Hotel Regina Isabella, con un tema quanto mai attuale: “Comunicare l’emergenza e la ricostruzione”, un confronto tra commissari di Governo, Protezione civile e istituzioni sui casi Ischia, Campi Flegrei, Centro Italia ed Emilia-Romagna.
A seguire, spazio ai grandi scenari internazionali con il panel delle 18.30 dedicato a “Nuovi scenari geopolitici, il ruolo dell’Europa e le relazioni transatlantiche”, che vedrà tra i relatori Anton Troianovski, direttore della sede di Mosca del New York Times e vincitore del Premio Ischia Internazionale 2025, e Laura Greenhalgh di Politico.eu, che si aggiudica quest’anno il Premio Europeo.
In attesa della cerimonia ufficiale di consegna dei riconoscimenti, che si terrà sabato sera, l’Isola accoglie anche altri protagonisti del giornalismo italiano e internazionale: Nina Palmeri de Le Iene è la giornalista dell’anno, La Domenica Sportiva ottiene il premio per il giornalismo sportivo, Barbara Stefanelli del Corriere della Sera riceve il premio per la Comunicazione Sostenibile, mentre un riconoscimento speciale va a Emilio Giannelli e all’Ansa, che celebra 80 anni di informazione.
Non mancano gli sguardi al futuro con il Premio “Opening New Ways of Journalism”, assegnato a Greta Cristini, e quelli alla comunicazione istituzionale, con Paolo Ruffini e Jacopo Gasparetti nominati Comunicatori dell’anno. Un’edizione, quella del 2025, che si annuncia densa di spunti e contenuti, pronta a raccontare – come ogni anno – un mestiere che cambia ma non perde la sua vocazione: cercare, spiegare, connettere.
Il senso di un premio: raccontare il presente, immaginare il futuro
La 46ª edizione del Premio Ischia di Giornalismo si terrà il 20 e 21 giugno a Lacco Ameno, nella suggestiva cornice del Museo di Villa Arbusto. In un mondo attraversato da oltre 56 conflitti armati — il numero più alto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale — il Premio sceglie di mettere al centro della riflessione il ruolo dell’informazione nella comprensione dei nuovi equilibri internazionali.
Le guerre in Ucraina, a Gaza e in Libano impongono uno sguardo lucido e responsabile: da qui il focus tematico di quest’anno, “Nuovi scenari geopolitici, il ruolo dell’Europa e le relazioni transatlantiche”.
Ma il Premio Ischia non è solo celebrazione dell’eccellenza. È, da sempre, un laboratorio vivo di confronto, dove giornalisti italiani e internazionali si interrogano sul futuro del mestiere e sul legame profondo tra informazione, società ed economia. Dibattiti, mostre, incontri, e — da quest’anno — anche una borsa di studio riservata agli studenti delle facoltà italiane di giornalismo e comunicazione, testimoniano la volontà di investire sulle nuove generazioni.
Internazionale, Europeo, Giornalista italiano dell’anno, Giornalismo sportivo: ogni sezione del Premio Ischia racconta una dimensione del nostro tempo. In un’epoca in cui la qualità dell’informazione è più che mai una questione democratica, il Premio si conferma come luogo di pensiero, scambio e impegno civile. Perché raccontare bene il mondo non è mai un gesto neutro: è già un modo per cambiarlo.
I talk del Premio Ischia 2025
Non solo premi: il Premio Ischia Internazionale di Giornalismo 2025 si conferma anche quest’anno un vero spazio di riflessione culturale, con un programma di quattro talk pubblici che esplorano i grandi temi del nostro tempo attraverso il prisma dell’informazione. Tutti gli incontri si svolgeranno nella Sala Carte dell’Hotel Regina Isabella, a Lacco Ameno, con ingresso libero.
Comunicare l’emergenza e la ricostruzione
Venerdì 20 giugno, ore 17.00. Il talk di apertura mette al centro le sfide della comunicazione in situazioni di crisi. Dalla gestione dell’emergenza post-sisma a Ischia alle ricostruzioni nei Campi Flegrei, nel Centro Italia e in Emilia-Romagna, si confronteranno protagonisti istituzionali e tecnici: tra loro Giovanni Legnini, Fabio Ciciliano, Fulvio Maria Soccodato, Gianluca Loffredo, Fabrizio Curcio e Guido Castelli. Le conclusioni saranno affidate a Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania. Modera il direttore editoriale del Gruppo SAE, Luciano Tancredi.
Nuovi scenari geopolitici
Venerdì 20 giugno, ore 18.30. Il secondo appuntamento affronta uno dei temi centrali del Premio: la lettura dei nuovi equilibri mondiali, tra Europa e relazioni transatlantiche. A parlarne saranno Giampiero Massolo, presidente della giuria del Premio Ischia, Anton Troianovski, direttore della sede di Mosca del New York Times e vincitore del Premio Internazionale, e Laura Greenhalgh, Europe’s Managing Editor di Politico.eu e vincitrice del Premio Ischia Europa.
Quando un gol vale più di tre punti
Sabato 21 giugno, ore 17.00. Lo sport come leva di cambiamento sociale è al centro del panel moderato dalla giornalista Gaia Bozza (SkyTg24). Intervengono Simona Rolandi, conduttrice de La Domenica Sportiva, Fabio Tamburini, direttore de Il Sole 24 Ore, e Beniamino Quinteri, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo. Un incontro per ragionare su come il racconto sportivo possa incidere sulla coesione sociale e sul linguaggio collettivo.
Comunicare la geopolitica: l’impatto delle nuove forme di giornalismo
Sabato 21 giugno, ore 18.30. Chiusura con uno sguardo alle nuove frontiere del giornalismo internazionale. Greta Cristini, vincitrice del Premio Unipol Opening New Ways of Journalism, dialoga con Derrick de Kerckhove, accademico e direttore scientifico di Media Duemila, e con Fernando Vacarini, responsabile Media Relations del Gruppo Unipol. Modera Vittorio Verdone, direttore della comunicazione del Gruppo Unipol. Al centro del confronto: come cambia il racconto della geopolitica nell’era dei social, delle piattaforme e dell’engagement attivo.
