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giovedì, Aprile 25, 2024

IL FURTO DELL’ASL. I nostri 9 milioni di euro possono salvare il Rizzoli

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L’ASL si ingrassa con i soldi che fruttano le nostre terme per pagare altre spese, per sostenere altre “sanità” e, oltre a non offrire nulla, ci lascia con le braghe calate davanti ai serissimi problemi della nostra sanità.

Da anni, parliamo che servono danari freschi per dotare di personale specializzato il Rizzoli – come priorità – e chi deve, si nasconde dietro la crisi e dietro i tagli. Oggi, con un comunicato ufficiale, abbiamo la prova che l’ASL ci ruba. Veniamo derubati, da anni, un furto legalizzato al quale dobbiamo reagire. A questo punto anche con la violenza. Basta comprensione, basta domande e tanto altro: ora dobbiamo pretendere, con forza (e se serve anche con violenza sociale e civile) che questi soldi, i nostri soldi, siano investiti sulla nostra isola.

Mesi fa, quando – unico e solo – criticavo la scelta di D’Amore di istituire l’unità dipartimentale del Termalismo, con a capo Nello Carraturo, mi chiedevo anche che fine facevano i danari delle terme. E il provento di tale voce quale capitolo di bilancio andava a coprire.

Ora lo sappiamo: l’ASL si ruba i proventi delle nostre terme per pagare i suoi sperperi in terra ferma, per coprire i buchi di bilanci che creano cattive gestioni sanitarie altrove e a noi ci lascia senza infermieri, senza anestesisti e blocca le nostre operazioni. VERGOGNA, LADRI!

 

«Valgono oltre 9 milioni di Euro l’anno – ecco cosa scrive l’ASL nel suo comunicato – i trasferimenti che le altre regioni italiane pagano alla Campania per prestazioni sanitarie termali che i propri cittadini effettuano nelle strutture di Ischia. Tale valore si incrementa fino a 17 milioni di euro se si considerano anche le prestazioni sanitarie effettuate al di fuori della convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale. Con l’obiettivo di far crescere ulteriormente questa voce attiva del bilancio della sanità regionale, l’ASL Napoli 2 Nord e l’Associazione Termalisti dell’isola di Ischia hanno organizzato la “settimana del benessere”, coinvolgendo 40 medici di famiglia provenienti da Piemonte, Veneto, Lombardia e Puglia. “L’isola di Ischia è uno dei più straordinari sistemi turistico-termali esistenti al mondo. – Dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord –  Crediamo che la valorizzazione di questo patrimonio possa favorire anche l’assistenza sanitaria pubblica, incrementando il virtuoso flusso di migrazione di cittadini di altre regioni che scelgono la Campania per sottoporsi a terapie sanitarie. Per fare questo, però, occorre realizzare una corretta informazione ai medici di famiglia circa i vantaggi terapeutici delle cure termali di Ischia; occorre diffondere la consapevolezza che fangoterapia, aerosolterapia e bagni terapeutici sono una “medicina” al pari di tutte le altre.”»

Una marchetta istituzionale, senza nessun risvolto serio per il paese, la solita occasione per atteggiarsi a manager della sanità e scroccare qualche giorno di vacanza ad Ischia pagato che non ha nessuna utilità.

« L’organizzazione delle giornate ha previsto l’alternanza di relazioni scientifiche di docenti delle Università di Napoli e di sanitari dell’ASL Napoli 2 Nord, con momenti di conoscenza diretta del funzionamento del sistema termale dell’isola di Ischia. Dice Nello Carraturo, medico del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 2 Nord,  Responsabile per l’assistenza termale: “Le acque e i fanghi dell’isola di Ischia garantiscono capacità terapeutiche nella cura di diverse casi quali: allergie respiratorie, patologie reumatiche, traumi ortopedici, malattie dermatologiche, problemi otorinolaringoiatrici. Insieme all’Associazione Termalisti dell’isola di Ischia abbiamo avviato da tempo un cammino per supportare tali evidenze con studi scientifici documentati. Dobbiamo ora promuovere presso la comunità medica gli ottimi risultati riscontrati dai ricercatori, così da accreditare ulteriormente l’efficacia del farmaco Ischia. Questa conoscenza è opportuno che venga condivisa sia dagli operatori che da quanti scelgono la nostra isola come luogo di cura. Tali informazioni, “le istruzioni” per utilizzare con efficacia le cure termali isolane e i controlli di qualità effettuati sui fanghi termali sono riassunti nel mio libro ‘la fangoterapia ad Ischia’” Nei sei Comuni dell’isola sono presenti circa 104 fonti termali e 70 centri termali accreditati col Sistema Sanitario Nazionale. Nel solo 2016 i centri termali convenzionati di Ischia hanno erogato 1.170.000 prestazioni sanitarie.»

Nove milioni di euro l’anno che possono arrivare a 17 e noi non vediamo un centesimo. Teniamo un ospedale ridotto ad una pezza! Manca tutto. I professionisti scappano, i medici non ci vogliono lavorare almeno che non abbiano in mente di fregare lo stato con manovre al limite della legge e loro, quelli dell’ASL, si atteggiano con i nostri 9 milioni di euro. Che fine fanno? Come  vengono investiti? Cosa fa l’ASL per il settore termale? Un beato nulla!

Organizziamo la battaglia: con questi 9 milioni di euro l’anno possiamo salvare il nostro ospedale. Basta essere presi in giro e derubati di una ricchezza tutta nostra.

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