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Il coccodrillo e il piatto freddo

By Redazione Extra

November 29, 2019

In gergo giornalistico, quando si parla di “coccodrillo”, ci si riferisce ad una sorta di articolo commemorativo di una sconfitta, una dipartita o un fallimento annunciato, scritto rigorosamente in anticipo rispetto all’accadimento. L’ispirazione deriva dal famoso modo di dire riferito al famelico rettile di palude, a cui viene attribuita l’abitudine di piangere a mo’ di pentimento dopo aver approfittato della sua preda, dimenticando che tale lacrimazione rappresenti invece una sua consuetudine puramente fisiologica.

Mi è stato riferito che il sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino avrebbe commentato in un’intervista tivù la recente epurazione di due componenti della sua giunta seguendo esattamente la logica del “coccodrillo”. Da novello predatore politico, aduso da sempre a non mantenere gli impegni assunti a fronte di specifiche richieste (vero, Sindaco Peppino Brandi?), Ferrandino sarebbe parso quasi sorpreso dal “casus” giornalistico creatosi dopo la revoca di Roberta Boccanfuso e Luca Spignese, definendolo come un normale avvicendamento e rafforzamento dell’organo esecutivo per poter perseguire sempre meglio gli obiettivi della sua amministrazione (quali?) e tutt’altro che escludendo di potere, in futuro, usufruire ancora in altro modo della preziosa collaborazione dei suoi due ormai ex assessori.

Un “coccodrillo” perfetto, caro Enzo, che ha addirittura previsto la commovente magnanimità di lasciare una porticina aperta ai diretti interessati, pur sapendo di mentire. Peccato che ad Ischia ognuno di noi sia “carta canusciùta” e non possa sfuggire alla verità che prima o poi, sovrana e implacabile, sbugiarda qualsiasi tentativo mirato a mistificarla. Avrai anche puntato a “svuotare il piatto” di Ottorino Mattera e compagni, ma prima o poi quel piatto ti sarà restituito con la pietanza della vendetta. Rigorosamente fredda.