Non posso dar torto a Melania Di Meglio quando scrive su Facebook che “Abbiamo la polemica nel corredo genetico. Ischitano= polemizzatore, polemico.”, rilevando i vari commenti alla trasmissione “Meraviglie” di Alberto Angela in onda martedì sera su Raiuno.
In effetti i rilievi sulla storiografia poco attendibile, effettuati da studiosi nostrani di non sempre documentata competenza, sono parsi inutile lana caprina rispetto all’essenza, alla qualità e all’impagabile return on investment (0€ il costo per noi tutti) del servizio, che ha portato comunque la nostra Isola alla ribalta di quasi tre milioni e mezzo di telespettatori in prima serata.
Tuttavia trovo legittimo che ciascuno di noi possa esprimere, rispettosamente, quelle considerazioni che avrebbero potuto rendere migliore il format a cui abbiamo assistito e che -lo ripeto- resta un graditissimo, inestimabile regalo. Ecco le mie!
Lo dice da sempre il mio amico Abramo De Siano: “Ischia è ISCHIACENTRICA”. E mai come stavolta è il caso di aggiungere anche CASTELLOCENTRICA! Anche ieri sera il Castello Aragonese è emerso prepotentemente quale simbolo dell’intera Isola, rappresentando tutto il territorio nostrano senza che le telecamere della Rai necessitassero effettuare altrove ulteriori riprese. E’ parso altrettanto riduttivo, però, limitare la visione dell’isola d’Ischia alle poche aerial view iniziali e al tour del Castello quando, al pari di Procida, non sarebbe stato né difficile né troppo dispendioso considerare altri scorci di grande effetto, sacrificando magari la lentezza delle troppe citazioni di Vittoria Colonna.
Bellissimo, invece, il ricordo del mio compianto amico Gaetano Altieri da parte di Stefano Bollani, nonostante la sua memoria corta abbia confuso la reale genesi della sinergia tra Ischia e Umbria Jazz e del suo conseguente amore per la nostra Isola di cui è spesso ospite. Del resto, sono in tanti gli “artisti” a seguire il celebre motto: “A chi me da ‘o ppane, je ‘o chiammo pate”.